Il principio di laicità dello Stato è una diretta conseguenza dell’affermazione del costituzionalismo liberale e si collega strettamente a una tutela più forte della libertà di religione. La laicità dello [...] cattolica dopo la conquista di Roma da parte del Regno d’Italia nel 1870, definita da Jemolo «la più bella opera sul piano legislativo della generazione risorgimentale». Tale impianto è stato poi però sostanzialmente modificato durante il periodo ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] della legittimità del potere politico. Il nazionalismo risorgimentale, coniugando l'idea di n. con l de l'état-nation, éd. N. Burgi, Paris 1994.
Nazione e nazionalità in Italia. Dall'alba del secolo ai nostri giorni, a cura di G. Spadolini, Roma ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] del re, Venezia 6 gennaio 1867. Sulle associazioni dei veterani cf. il saggio di Marco Fincardi, I reduci risorgimentali veneti e friulani, "Italia Contemporanea", 52, 2001, nr. 222, pp. 65-91.
132. A.S.V., Gabinetto di Prefettura (1866-1871), b ...
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L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] , 2, pp. 21-55.
G.L. Fruci, Il sacramento dell’unità nazionale. Linguaggi, iconografia e pratiche dei plebisciti risorgimentali (1848-1870), in Storia d’Italia. Annali, 22, Il Risorgimento, a cura di A.M. Banti e P. Ginsborg, Einaudi, Torino 2007, pp ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] del Gesù. Ma la Compagnia, per la farraginosità della legislazione sedimentata nel periodo risorgimentale, non era esclusa in tutte le regioni d’Italia e quindi poté lentamente riformarsi, con piccoli gruppi di religiosi che abitavano in residenze ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] prime, acute analisi del fenomeno burocratico italiano.
Si potrebbe continuare a lungo, specialmente elencando i prefetti della prima generazione, tratti tutti, o quasi, dalle file del patriottismo risorgimentale. Personalità di rilievo, capaci di ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] , 2, pp. 21-55.
G.L. Fruci, Il sacramento dell’unità nazionale. Linguaggi, iconografia e pratiche dei plebisciti risorgimentali (1848-1870), in Storia d’Italia. Annali, 22, Il Risorgimento, a cura di A.M. Banti e P. Ginsborg, Einaudi, Torino 2007, pp ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] ’amministrazione dello Stato e infine la sconfitta dell’illusione risorgimentale che bastasse smantellare le strutture esterne di questo Stato per cancellarne la presenza in Italia; l’aprirsi delle lacerazioni religiose, ideali e politiche perduranti ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] liberale definitivamente recepita al tempo dell’unificazione dalla maggioranza della classe politica risorgimentale. Da questa la costituzione, identificata nell’Italia riunificata nello Statuto albertino da tutti ormai accettato, era considerata la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] in concomitanza cronologica con l’affermarsi del movimento risorgimentale, ma verosimilmente in forza di esso, per 28, pp. 175-292.
A. Cavanna, Miti e destini del Code Napoléon in Italia, «Europa e diritto privato», 2001, 1, pp. 85-129.
U. Petronio, ...
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sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...
maanchismo
(ma-anchismo), s. m. (iron.) Il tener conto di qualcosa e del suo esatto contrario. ◆ A [Federico] De Roberto non interessava certo raccontare col suo romanzo [«I Viceré»] un caso di «ma-anchismo» ante litteram, di un voltagabbana...