Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] iˈkːe tːu ˈvːɔi] «dimmi che cosa vuoi») e in sostituzione dell’ital. «ciò», «quello che» ([fai iˈkːe tːu ˈvːɔi] «fai Dal momento che, a livello popolare, il toscano appare, soprattutto nella sua facies centrale, un italiano storpiato e parlato male, l ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] tra gli anziani.
Dal punto di vista geografico, l’uso degli allocutivi è molto variegato. Nell’italianopopolare di un’ampia area dell’Italia centrale (Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo), soprattutto nel contado, si usa quasi soltanto il tu. A un ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] cristiano, ecc., sono invece di registro popolare.
Alcuni nomi generali operano come complementatori, cioè di una volta’.
Nomi supporto esistono, tra le lingue romanze, solo in italiano e in francese (coup de foudre «colpo di fulmine», coup de coeur ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] nelle forme di frase relativa documentate nell’➔ italianopopolare e in generale colloquiale (➔ colloquiale, lingua), principale, che accomuna l’ablativo assoluto latino e il participio assoluto italiano. In (57), ad es., il soggetto del gerundio (il ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] stanno tra il 5% e il 10%, mentre nelle località più popolose possono toccare anche il 15% o il 20% (Delille 1989; donne dal 30 al 45% (Toscani 1993).
Con i censimenti dell’Italia unita, a partire dal 1861, abbiamo finalmente dati per tutte le città ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] vocale iniziale della parola seguente. Nell’ortografia dell’italiano, il segno grafico che indica la caduta porti (Dante, Inf. XIX, 34)
ed anche in opere recenti di carattere popolare:
(8) Dunque tu se’ proprio il mi’ caro Pinocchio (Carlo Collodi, ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] , come il poema cavalleresco. Il genere, di origine popolare, aveva già intrapreso con ➔ Matteo Maria Boiardo il nel cammino verso quel toscano letterario che era sulla via di diventare italiano. Il poema, come si sa, nasce in continuazione della « ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] degli italofoni in Svizzera: soltanto il 6,5% della popolazione è infatti risultata di lingua madre italiana, mentre nel 1980 incremento del numero di coloro che studiano l’italiano nel mondo: l’italiano si colloca infatti al quarto posto tra le ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] ). Diventava del resto difficile proporre modelli di fronte allo scivolamento di certe scritture scolastiche verso l’italianopopolare (Bruni 1984), sintomo di un apprendimento linguistico ancora distante dai suoi obiettivi, mentre nella didattica ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] le forme diffuse nei dialetti meridionali, ma anche nel toscano popolare, come ho a scrivere, aggiu a fare, ecc., che & Wiberg, Eva (2002), Contesti d’uso ed il Futuro in italiano lingua prima e lingua seconda, in L’infinito & oltre. Omaggio a ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...