I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] meno ‹u›, poiché ‹v› rappresentava sia la vocale sia la consonante. In italiano, la distinzione ‹uv› fu proposta per la prima volta nel Cinquecento da ➔ , Gino (1939), Pro e contro la j, «Lingua nostra» 1, pp. 29-32.
Maraschio, Nicoletta (1994), ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] Da Ponte, Carlo Goldoni (il librettista più prolifico dell’epoca) e dell’italiano come lingua di cultura europea. Non soltanto i nostri musicisti (Niccolò Jommelli, Tommaso Traetta, Antonio Salieri, Baldassarre Galuppi, Giovanni Paisiello, Domenico ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] televisione si è registrato, a poco a poco, il trionfo dell’italiano dell’uso medio. È peraltro indubbio il ruolo attuale della televisione italiana nell’apprendimento della nostra lingua da parte di molti immigrati.
Non poche sono le espressioni d ...
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La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] , si ricorre sempre più spesso al dialetto e all’➔italiano regionale: una pizzeria fa sentire ’n goppa ’o Vallauri, Edoardo (1995), Tratti linguistici della persuasione in pubblicità, «Lingua nostra» 2-3, pp. 41-51.
Rossi, Fabio (2009), Emozioni ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] », dunque anche all’abuso di termini troppo locali (Calvino 1980: 121). Il saggio L’italiano: una lingua tra le altre lingue sottolinea nella nostra lingua la duttilità, utile nelle traduzioni da altri idiomi, ma anche la sua intraducibilità, per ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] se biasimevole o lodevole. Pronunziazion della favella d’Italia. […] Dolcezza virile d’essa. Conformità della lingua italiana e latina. […] Paragone della lingua francese colla nostra. Obbligazione della prima alla seconda.
L’argomentazione tiene ...
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I complimenti sono atti linguistici con cui il parlante esprime ammirazione ed elogio nei confronti del destinatario, valutandone positivamente l’aspetto fisico, il carattere, il talento, gli oggetti posseduti, [...] in copertina fotografie di top model, considerate nelle nostra cultura modelli di bellezza femminile.
Soddisfacendo il bisogno farli equivarrebbe a violare le regole della cortesia. In Italia sono di prammatica i complimenti alla mamma per il figlio ...
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Le comunità serbocroate molisane (o slavomolisane), tutelate dalla legge 482/1999 come minoranza linguistica (➔ minoranze linguistiche; ➔ legislazione linguistica), risiedono in tre comuni della provincia [...] chiamate semplicemente na-našu («nella nostra [lingua]») o naš jezik («la nostra lingua»), ma oggi le definiscono parte al contatto con le varietà romanze (dialetti molisani e italiano). Il lessico è il livello con maggior numero di interferenze ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] sua (Novellino 815, 13)
(17) Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era p. 35)
(25) libri che lei non se ne fa niente (Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore, p. 124)
L’ampliamento ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] neuter, cioè, in latino, «né l’uno né l’altro», né maschile né femminile.
La tradizione grammaticale dell’italiano non riconosce alla nostra lingua un genere neutro. In effetti, il sistema a tre valori del latino classico ha dato luogo perlopiù ...
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italo
ìtalo agg. [dal lat. Itălus]. – Sinon. letter. e poet. di italico (dell’Italia antica) e di italiano: in un tempio accolte Serbi l’itale glorie (Foscolo); Itala gente da le molte vite (Carducci). Raro come sost.: Italo ardito, a che...
nuovo italiano
loc. s.le m. Immigrato di seconda generazione e, più in generale, cittadino con passaporto straniero che risiede stabilmente in Italia. ♦ [...] i nuovi italiani usano sul lavoro e nella vita sociale le loro lingue, mescolate...