Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] e di aridità creativa" (B. Croce, Storia dell'età barocca in Italia, 19574, p. 505), specie se si tiene conto che il concetto che lo pervadono, si intravedono già le lontane origini della nostra sensibilità di uomini del 21° secolo. Ne sono conferma ...
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Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] del loro prestigio culturale in alternativa sia al monolinguismo toscaneggiante proprio della nostra tradizione letteraria, sia all'italiano standardizzato della comunicazione quotidiana, influenzata dalla pubblicità e dalla televisione. Un risultato ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] Si potrà dunque scrivere la sua storia dall'Antichità ai nostri giorni, tracciare la sua evoluzione, i suoi progressi, G. Prezzolini, scrittore di mediocre livello con le sue a. L'italiano inutile (1953) e Diario 1900-1941 (1978) e le biografie Vita ...
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Omosessuale, letteratura
Tommaso Girtosio
Quella di l. o. o gay (i due termini verranno qui usati, semplificando, come sinonimi) è una discussa categoria trasversale che congiunge l'Atene di Platone [...] sul terreno scivoloso (ma comunque troppo poco percorso nel nostro Paese) del rapporto tra vita e opera; eppure sembra chiaro che la caratterizzazione culturale dell'omosessualità nell'Italia unita non potrà essere compresa a fondo senza leggere Gli ...
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ZRINYI, Miklós (Nicola), conte
Giulio de Miskolczy
Poeta, statista e capitano ungherese. Nato il 1° maggio 1620 nella fortezza di Ozali da Giorgio, bano della Croazia (1598-1626), e da Maddalena Széchy, [...] dove divenne ferventissimo cattolico, e nel 1636 si recò in Italia, soggiornando a Roma, dove papa Urbano VIII gli offrì un 1915; G. Horváth, Barokk irodalmunkban (Il gusto barocco nella nostra letteratura), in Napkelet (Oriente), 1924; E. Várady, La ...
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Scrittore e giornalista, nato a Roma il 28 settembre 1899, morto a Lariano il 4 gennaio 1977; collaboratore della Tribuna, dell'Idea Nazionale, del Corriere italiano, del Travaso delle idee, della Gazzetta [...] radici in un ben individuabile settore della nostra tradizione letteraria. Creatore delle celebri "tragedie C. un esemplare prodotto di un tipo di letteratura non consueto in Italia.
Bibl.: A. Gargiulo, in Letteratura italiana del Novecento, Firenze ...
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SARAMAGO, José (App. V, iv, p. 630)
Luigi Maria Cesaretti Salvi
Scrittore portoghese. Nel 1998 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura, il primo assegnato a uno scrittore di lingua portoghese. [...] del 1998; Discursos de Estocolmo (1999). In Italia, alle numerose traduzioni esistenti si sono aggiunte mese, 1998, 10, p. 10; L. Stegagno Picchio, I libri della nostra inquietudine, saggio introduttivo a J. Saramago, Romanzi e racconti, a cura di ...
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Scrittore, nato il 2 gennaio 1920 in Bielorussia; fu condotto a soli tre anni negli Stati Uniti. Vi prese la cittadinanza nel 1928. Ha compiuto tutti i suoi studi universitari e postuniversitari (ebbe [...] di Boston. A. è molto noto, negli Stati Uniti come in Italia, come autore di libri di fantascienza, che egli stesso ebbe a narrativa che tratta di una società fittizia che differisce dalla nostra solo per la natura e lo sviluppo del suo progresso ...
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MALLEA, Eduardo
Ruggero Jacobbi
Scrittore argentino, nato a Bahia Blanca il 14 agosto 1903. Iniziò la sua carriera come giornalista e divenne, giovanissimo, direttore della sezione letteraria della [...] in Europa, nel 1928 e nel 1934 (in quest'ultimo viaggio tenne conferenze anche in Italia, dove entrò in cordiali rapporti con la nostra giovane letteratura), contribuirono a rendere ancora più ricca e profonda la sua tematica psicologica e sociale ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] (ed. parziale, in Legazioni. Commissarie, cit.); Discorso intorno alla nostra lingua, a cura di P. Trovato, Padova 1982; Clizia, a M. a Giuliano e a Lorenzo de’ Medici, in Arch. stor. italiano, CLVI (1998), pp. 73‑96; E. Cutinelli‑Rendina, Chiesa ...
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italo
ìtalo agg. [dal lat. Itălus]. – Sinon. letter. e poet. di italico (dell’Italia antica) e di italiano: in un tempio accolte Serbi l’itale glorie (Foscolo); Itala gente da le molte vite (Carducci). Raro come sost.: Italo ardito, a che...
nuovo italiano
loc. s.le m. Immigrato di seconda generazione e, più in generale, cittadino con passaporto straniero che risiede stabilmente in Italia. ♦ [...] i nuovi italiani usano sul lavoro e nella vita sociale le loro lingue, mescolate...