GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] essere stato segretario del re. Due soli documenti testimoniano il lavoro del G. in segreteria: il primo è la ricevuta del pp. 240 s., 253; P. Renucci, L'umanesimo napoletano, in Storia d'Italia (Einaudi), II, 2, Torino 1974, p. 1266 n. 3; D. Boillet ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] per l'altro incombette lo spettro del "giacobinismo". Il G. lavorò con furia alla sua storia di Sicilia: lesse e rilesse i sostenere principalmente in Italia; onde nacque e fu poi propagato quel moto, che sconvolse in prima la stessa Italia, e in ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] un codice per l'umanista e questi, insoddisfatto del lavoro, se ne lagna scherzosamente. Tracce di scambi eruditi tra G. P. Marchi, Due corrispondenti veronesi di Ciriaco d'Ancona, in Italia medioev. e umanistica, XI (1968), pp. 317-29; Ippolito e ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] , accanto al fratello Ottone e con la speranza di potersi presto staccare da un lavoro che pure detestava.
Il suo animo era, infatti, sempre teso verso il ritorno in Italia, e Brăila era per lui sempre più come Recanati per G. Leopardi, alla cui ...
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GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] lui sminuzzata e trasformata in un materiale su cui lavorare liberamente, senza la preoccupazione di dover nascondere l' nella Stampa del 10 agosto, G. Bellonci nel Giornale d'Italia dell'11 agosto, P. Pancrazi nella Gazzetta veneta del 12 ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] dignitario di Elisabetta, cui si era inutilmente rivolto anche in passato.
Già noto nel 1575, il lavoro dell'esule italiano verrà largamente utilizzato e spesso letteralmente tradotto da John Florio nella parte grammaticale annessa ai suoi Firste ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] Affari Esteri, richiese che la laurea fosse conferita a un altro italiano, Gino Funaioli. La facoltà di Gottinga non si piegò, ma Fondo Giorgio Pasquali dell’Accademia della Crusca a Firenze (lavora al loro ordinamento D. De Martino): in massima parte ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] a Roma e qui partecipò, dietro le quinte, ai lavori del conclave che dovevano portare al papato il Medici. L "Calandria" de B. D. da Bibbiena, in Les écrivains et le pouvoir en Italie à l'epoque de la Renaissance, a cura di A. Rochon, II, Paris 1974 ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] Barbarano). Andò a Costanza nel 1414 e prese parte ai lavori del concilio come primo notaio papale. Dopo la fuga 248, 256; L. Pastine, A. L. umanista vicentino, in Rivista d'Italia, XVIII (1915), pp. 831-879; R. Sabbadini, Antonio da Romagno e ...
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MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] ufficiale della monarchia oltre a un ricco trattamento. Il lavoro, condotto su documenti di prima mano poi rimasti tra -78, 340-367; A.M. Scaiola, Bibliografia, in Il romanzo barocco tra Italia e Francia, a cura di M. Colesanti, Roma 1980, pp. 35 s ...
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lavoro a termine
loc. s.le m. Rapporto di lavoro la cui durata è prestabilita nel contratto che lo regola. ◆ «Il lavoro interinale non sostituisce quello a tempo pieno. Ci sono sovrapposizioni ma sono marginali. Il lavoro a termine non ruba...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...