Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] a Valencia, B. Bermejo, che dipinse in Aragona e Catalogna, A. Fernández, che lavorò principalmente a Siviglia, e P. Berruguete, castigliano, operoso anche in Italia, a Urbino. La pittura catalana negli ultimi decenni del 15° sec. conta maestri come ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] destinata ad altri usi), impiega il 4,6% della forza-lavoro (nonostante la politica di aiuti e i dazi sulle importazioni concorrenti Nazioni nel 1940 aveva firmato il patto tripartito con Italia e Germania, si sostanziò nell’attacco alla base navale ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] per il 3,4% e occupa il 4,5% della forza lavoro (dati 2009). Le principali colture sono rappresentate da cereali (soprattutto frumento a Visegrád. Notevoli le fontane di marmo rosso di scultore italiano del 1480-85.
Il cardinale Ippolito d’Este, che ...
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Stato dell’Africa settentrionale. Affacciato sul Mediterraneo, confina a E con Tunisia e Libia, a S con Niger e Mali, a SO con la Mauritania, a O con il Marocco (in parte con il Sahara Occidentale, di [...] governo persegue piani che dovrebbero creare 500.000 posti di lavoro ampliando le terre coltivabili di 700.000 ha e maggiori fornitori di gas dei paesi dell’Unione Europea, specialmente Italia e Francia. Gran parte del gas è esportato attraverso una ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] su pressione francese e inglese, di liberarsene, il governo italiano ne occupò il territorio, in cinque giorni, con la spedizione della donna, progredisce rapidamente dal 1925 in poi con i lavori di Fishta, Çajupi, Zef M. Harapi, e soprattutto con ...
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Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] Württemberg da una parte, e Prussia dall’altra, il 20 giugno 1866 l’Italia dichiarò la guerra e il 23 La Marmora iniziò il passaggio del Mincio. La dell’epopea risorgimentale si contrappose un proficuo lavoro di ricerca filologica e archivistica, di ...
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Il movimento di lotta popolare, politica e militare che si determinò durante la Seconda guerra mondiale (1939-45) nelle zone occupate dagli eserciti tedesco e italiano contro gli invasori esterni e contro [...] cristiana, il Partito d’azione, il Partito socialista italiano di unità proletaria, il Partito comunista italiano; a Roma e nel Mezzogiorno fece parte dei CLN anche la Democrazia del lavoro, piccola formazione, poi rapidamente scomparsa. A Roma ...
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rivoluzióne industriale Trasformazione delle strutture produttive e sociali determinata dall'affermazione di nuove tecnologie.
La prima rivoluzione industriale
Gli inizi della r.i. sono collocabili in [...] contare su alcuna forma di protezione sociale. Gli orari di lavoro erano mediamente da 13 a 15 ore giornaliere. I ragazzi non solo si estese e intensificò in Germania, nell'Italia settentr., in regioni dell'Impero austro-ungarico e di quello ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] ottenere un miglioramento dei rapporti della Chiesa con l'Italia; anche in Francia l'intransigenza del partito cattolico, di uno Stato non più estraneo di fronte ai problemi del lavoro, non più teso soltanto a reprimere con la forza le agitazioni ...
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Figlio (Iesi 1194 - Castel Fiorentino, presso San Severo, Puglia, 1250) dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, fu posto, dopo la morte del padre e poi della madre, nel 1198, in seguito alle [...] Germania fu eletto re il margravio di Turingia Enrico Raspe; in Italia, mentre Parma cadeva in mano a una fazione favorevole al promuovendo versioni di opere ignote ai latini (alla sua corte lavorò Michele Scoto; nel 1230-32 fu Federico II a inviare ...
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lavoro a termine
loc. s.le m. Rapporto di lavoro la cui durata è prestabilita nel contratto che lo regola. ◆ «Il lavoro interinale non sostituisce quello a tempo pieno. Ci sono sovrapposizioni ma sono marginali. Il lavoro a termine non ruba...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...