settimana Periodo cronologico di sette giorni, suddivisione in origine del mese lunare, che nei paesi cristiani e anche presso molti altri popoli ha inizio con il lunedì e termina con la domenica successiva [...] sei giorni della creazione. Nel sabato la sospensione del lavoro era obbligatoria ed era comminata la pena di morte ai La seconda s. del giugno 1914, che vide in tutta Italia un’ondata di scioperi e di agitazioni in seguito agli incidenti ...
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Il diritto che con le proprie opere o le proprie qualità si è acquisito all’onore, alla stima, alla lode, oppure a una ricompensa (materiale, morale o anche soprannaturale), in relazione e in proporzione [...] coniato negli Stati Uniti (meritocracy), è stato introdotto in Italia negli anni 1970 con riferimento a sistemi di valutazione adeguato) e alla tendenza a premiare, nel mondo del lavoro, chi si distingua per impegno e capacità nei confronti ...
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Sesto giorno della settimana (dall’ebr. shabbāt «(giorno di) interruzione, e quindi di riposo»).
Nella settimana ebraica, è il settimo giorno, festivo e consacrato a Dio, nel quale si interrompe ogni lavoro [...] usare l’elettricità, guidare la macchina ecc.). In Italia, il diritto degli ebrei a osservare il riposo sabbatico , 2-7 e Deuteronomio 15, 1-3) prescrive la cessazione dei lavori nei campi, la liberazione degli schiavi ebrei, il condono dei crediti. ...
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Denominazione dei valdesi d’Italia dopo la scissione dai loro confratelli francesi, verso il 1205, a opera di Giovanni da Ronco, presso Cornegliano (Piacenza). Furono caratterizzati da una decisa ostilità [...] alla Chiesa e alla sua gerarchia, dalla pratica del lavoro collettivo e della povertà individuale, dal riconoscimento dei poteri sacerdotali (tra cui quello di consacrare l’ostia e il calice) ai laici, uomini e donne di vita degna. Accentuando sempre ...
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Missionario teatino (Sorrento 1611 - Leopoli 1666). Fu inviato nei paesi dei Circassi e in Armenia (1636), dove rimase alcuni anni, e quindi a Costantinopoli (1640), ove aprì un collegio per gli Armeni [...] e lavorò per l'unificazione della chiesa armena alla cattolica, finché, espulso dai Turchi, rientrò in Italia (1644). Dopo aver coperto varie cariche a Roma (al Collegio di Propaganda Fide e al Collegio Urbano), fu mandato in Polonia (1663), per ...
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LITURGIA (XXI, p. 305; App. II, 11, p. 215)
Annibale BUGNINI
Il movimento liturgico, dal 1945 in poi, è caratterizzato da una triplice tendenza: ritorno alle fonti, riportando la liturgia sul piano teologico [...] Cristiana (ALAC). Altro ente che si dedica all'apostolato liturgico in Italia è l'Opera della Regalità, fondata dal P. Agostino Gemelli, (Revue Bénédictine, che dal 1884 continua un ottimo lavoro, e Sacris erudiri, Steenbrugge, 1948) e diversi ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] e il modello fruito e creato dalle classi sfruttate. Sempre in Italia una s. d. r. di direzione marxistica ortodossa è stata accessorio e occasionale in rapporto alla realtà laica o profana o lavorativa o utile, che è l'unica realtà nella quale l'uomo ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] sua famosa tesi del 1893: L'action. Con questo suo lavoro, che intendeva essere puramente filosofico, egli cercò di mostrare secondo parecchi rappresentanti della t. cattolica, soprattutto in Italia e Germania, spetterebbe alla t. 'fondamentale' il ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] questo in sostanza il punto di vista difeso dall'idealismo italiano); o affermare che il cattolicesimo si raccomanda a valori dogma si forma per via di sviluppo vitale grazie al lavorio dell'intelletto su questo dato primitivo. Il modernista, come ...
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VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] Lilla circa il rifiuto dei Valdesi a ogni forma di lavoro manuale. Se si pensa che questo fatto, appena quindici giugno 1929 sui culti ammessi non differisce dalla situazione fatta in Italia a tutti gli altri culti non cattolici.
Naturalmente i secoli ...
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lavoro a termine
loc. s.le m. Rapporto di lavoro la cui durata è prestabilita nel contratto che lo regola. ◆ «Il lavoro interinale non sostituisce quello a tempo pieno. Ci sono sovrapposizioni ma sono marginali. Il lavoro a termine non ruba...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...