La Boemia costituisce una regione naturale ben individuata, sia perché idrograficamente appartiene tutta (o meglio per 37/38) al bacino superiore dell'Elba, sia perché ha confini ben definiti, essendo [...] alcuni quadri nel castello di Karlštejn, abbia dipinto le sue tavole in Boemia o in Italia, per commissione di Carlo IV, è ancora da stabilire, ma certamente lavorò in Boemia il maestro anonimo, detto di Vyšebrod, dal nome del convento per il quale ...
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SIENA (A. T., 24-25-26 bis.)
Attilio MORI
Peleo BACCI
Anna Maria CIARANFI
Doro LEVI
Giovanni CECCHINI
Alfredo BONACCORSI
Settimio CORTI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Aldo LUSINI
Città della [...] bianche, rosse; manganese (di cui l'Opera del duomo faceva largo commercio per tutta Italia), antimonio, ramina (o scaglia di rame).
Nel Trecento si cominciò a lavorare la ceramica anche in Siena: e più questo si estese nel Quattrocento e nei secoli ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] . - non il M. dei commenti alla politica francese in Italia, ma il M. che tocca e attende a femmine - fa menzione solo delle opere di maggior valore e più recenti. Come lavori d'insieme, sempre fondamentali, specialmente per la parte biografica, P. ...
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Si chiamano con questo nome tutte le leghe in cui entrano come componenti essenziali il rame, in proporzione sempre superiore al 70%, e lo stagno; leghe conosciute fin dalla più remota antichità e che [...] XIII. Nei primi secoli del Medioevo, mentre le popolazioni barbariche seguitavano a lavorare variatamente il bronzo nelle armi, nelle fibule e in oggetti varî, in Italia si mantenne l'uso del bronzo, sia nella suppellettile liturgica sia in elementi ...
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Il termine italiano, come quelli francese e inglese, deriva dal latino ebur; quello spagnolo è originario da parola araba (nāb al-fīl "dente d'elefante") che si ritrova ancora nel commercio, e non solo [...] lapidei di camere funebri tarquiniesi, i quali riproducono senva dubbio intagli. in legno. Ciò fa pensare che già si lavorasse l'avorio in Italia e che i primi artefici fossero giunti d'Oriente: di stile hittita sono gli strani gruppi d'un leone che ...
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TRENTO (A. T., 24-25-26)
Lino BERTAGNOLLI
Giuseppe GEROLA
Alda LEVI SPINAZZOLA
Antonio ZIEGER
Tammaro DE MARINIS
*
Lino BERTAGNOLLI
Centro principale della Venezia Tridentina, e capoluogo della [...] . Napoleone lo depredò di ogni decoro; l'Austria lo adibì a squallida caserma. Toccò all'Italia il vanto del suo ripristino.
Se agli artisti che lavorarono per il Buonconsiglio aggiungiamo il Falconetto, il Verla, il Caroto, il Morone, il Brusasorzi ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] usati da lui, a suo arbitrio, per l'uno o per l'altro lavoro, riuniti per lo più in abitazioni comuni e da lui forniti di vesti importazioni di servi dai paesi slavi l'uso diffusosi presto in Italia e, dopo il sec. XII, anche in Francia di designarli ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] l'area interna dell'edificio è di mq. 1320. Riducendo i metri a piedi italici (cfr. Sogliano, Il Foro di Pompei, in Memorie della R. Accademia dei la cui decorazione di stucco imita in lavoro plastico un'incrostazione di lastre di marmi colorati ...
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RAVENNA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Santi MURATORI
Augusto TORRE
Luigi PARIGI
Mario LONGHENA
Alberto BALDINI
Città dell'Emilia, capoluogo di provincia; sorge a 4 m. s. m. e a 6 km., in linea [...] di generosi cittadini.
Il comune di Ravenna è uno dei più vasti dell'Italia; si stende su una superficie di 646,84 kmq. e su questa vivevano accresciute fino ad abbracciare 2610 m. Notevoli furono i lavori portuali compiuti dal 1860 al 1905, e le ...
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Gaio Ottavio, figlio di Gaio e nipote di Gaio, nacque in Roma il 23 settembre del 63 a. C. sotto il consolato di C. Antonio e di M. Tullio Cicerone. Derivava da famiglia equestre, imparentata con la casa [...] forze d'insorti, con capi preparati ed abili, minacciavano l'Italia stessa. Solo verso la fine dell'anno 6 d. C. pure conservato un ricordo misurato. La parete curva del tamburo era lavorata a bugne, e tra queste erano inscritti gli elogi dei nipoti ...
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lavoro a termine
loc. s.le m. Rapporto di lavoro la cui durata è prestabilita nel contratto che lo regola. ◆ «Il lavoro interinale non sostituisce quello a tempo pieno. Ci sono sovrapposizioni ma sono marginali. Il lavoro a termine non ruba...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...