Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] da parte della popolazione. Erano pure presenti significative comunità protestanti. Sembrava dominante il pensiero filosofico positivista.
Del clero mantovano aveva fatto parte il maggiore filosofo positivista italiano, R. Ardigò, che nel 1871 ...
Leggi Tutto
FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] a F. erano in realtà assai più piccoli e meno popolati della Toscana, oltre ad essere separati e lontani gli uni erano stati, intanto, firmati i protocolli del trattato di Vienna riguardanti l'Italia. Il Granducato di Toscana, ricostituito nei ...
Leggi Tutto
Alessandro III
Paolo Brezzi; Andrea Piazza
Il nome proprio di questo futuro pontefice era Rolando, figlio di un Ranuccio, senese. Il suo primo biografo, il cardinale Bosone, non dice nulla sulla famiglia; [...] di Roma gli rivolse di rientrare in sede "per la salvezza della Chiesa di Roma e di tutti i popoli d'Italia"; così si legge nella lettera che il vicario del papa, il cardinale Giovanni del titolo dei SS. Giovanni e Paolo, fece scrivere dal clero e ...
Leggi Tutto
ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] per molti riguardi, al suo clero era il popolo, di Napoli e del Regno. Quale fosse la grave situazione religiosa e Keusch, Die Aszetik des h. A. v. L.,Paderborn 1924, trad. ital., Milano 1931; C. Dillenschneider, La mariologie de S. A., Fribourg 1931 ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon [...] dalla realtà effettuale, ma quasi ‘giobertiano’, nel 1871 Luigi Borsari nel Commentario del codice civile italiano: «Ciò mostra che ci vuole dell’audacia perché un popolo avvezzo a ricevere dagli altri con poca fatica, lungamente ignorando se stesso ...
Leggi Tutto
BONCOMPAGNO da Signa
Virgilio Pini
Nacque a Signa (Firenze) tra il 1165 e il 1175, e forse intorno al 1170 (nell'opera maggiore, il Boncompagnus, a proposito del suo primo scritto, V Tabule salutationum, [...] da Celestino III una lettera contro i consoli e il popolo fiorentino (Palma, pp. 109-110), senza riuscire però dell'Ist. stor. ital., XIV (1895), pp. 90-118; F. Novati, L'influsso del pensiero latino sopra la civiltà ital. del Medio Evo, Milano 1899 ...
Leggi Tutto
Onorio IV
Marco Vendittelli
Giacomo Savelli, nato a Roma intorno al 1210, appartenne ad una delle più importanti famiglie romane del sec. XIII, la cui piena affermazione nell'ambito dell'aristocrazia [...] Parma dal laico Gherardo Segarelli e che ebbe grande seguito popolare nell'Italia settentrionale dal 1260. O., nel 1285, intervenne in relazione all'insegnamento del diritto civile nello "Studium Curiae", dispensando gli ecclesiastici che intendevano ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] Niebuhr. E questa sua riflessione è destinata a trovare ascolto in Italia (Lacchè 2001, pp. 61-77; Lacchè 2010, pp. 206.
L. Lacchè, La libertà che guida il popolo. Le tre Gloriose giornate del luglio 1830 e le “Chartes” nel costituzionalismo francese ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tra i giuristi del Novecento, poche figure hanno lasciato nella storia della cultura una traccia duratura come quella che vi ha impresso Tullio Ascarelli. Continuano a esercitare un particolare fascino [...] irrilevante attività (non ancora censita) di editorialista sulla stampa quotidiana, in particolare su «Il popolo» di Roma, organo del Partito popolareitaliano. Nel 1926 avrebbe scritto, anche sotto lo pseudonimo di Guido da Ferrara, sul settimanale ...
Leggi Tutto
BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] , dando la sua opera alla scuola del noto giureconsulto Luigi Zuppetta e ad altri istituti privati; cominciò anche a collaborare a riviste e giornali napoletani, come La Rivista partenopea e Il Popolo d'Italia. Tentò ancora invano di procurarsi una ...
Leggi Tutto
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo delle partite Iva
loc. s.le m. I titolari di partita Iva. ◆ Come è sbocciato all’improvviso, nel «popolo delle partite Iva», il furore religioso, più che cattolico, crociato? (Manifesto, 14 ottobre 2000, p. 8, Società) • «c’è il disegno...