CONTARINI, Salvatore
Vincenzo Clemente
Nato a Palermo il 6 agosto del 1867 da Giuseppe e da Chiara Ras, vi si laureò in legge il 10 luglio 1889, ed entrò come volontario al ministero degli Esteri in [...] d'ordine, alquanto conservatore, rispettoso deivalori religiosi - e tuttavia significativamente contrario Roma 1953-1962; Ministero per gli Affari Esteri, Annuario diplomatico del Regno d'Italia Per l'anno 1926, Roma 1926, pp. 244 s.; A. Lessona, ...
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BINNI, Walter
Novella Bellucci
Nacque a Perugia il 4 maggio 1913, unico figlio di una famiglia di origini in parte aristocratiche, in parte borghesi-terriere. Il padre Renato, come il nonno, era [...] occhi di coloro che avevano lottato per la difesa deivalori democratici e per una società più equa. Nel testo: Amore del concreto e situazione nella prima critica desanctisiana, in La Nuova Italia, XIII (1942), 3-4, pp. 49-55; V. Alfieri, Giornali ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] del progresso scientifico, nella piena accettazione deivalori e dei riti della civiltà tecnologica: la radio, ss.; B. Croce, L'ultimo D'Annunzio (1935), in La lett. della nuova Italia, vol. VI, Roma-Bari 1974, pp. 241-245; L. Anceschi, La poetica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Achille Loria
Stefano Perri
Nell’ultimo ventennio del 19° sec. Achille Loria fu considerato uno dei più autorevoli economisti italiani e raggiunse fama internazionale. La seconda metà dell’Ottocento [...] Mantova il 2 marzo 1857, da Salomone e da Anaide D’Italia, entrambi israeliti. I suoi antenati erano emigrati a Mantova dalla Secondo l’economista mantovano, il problema della trasformazione deivalori lavoro in prezzi di produzione è un falso ...
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CASINI, Tommaso
Felice Del Beccaro
Nacque a Pragatto, frazione di Crespellano (Bologna), il 27 febbr. 1859 da Giuseppe e da Ester Zanasi. Dopo i primi studi a Bazzano, dove il padre, farmacista, si [...] in cui C. Segre nota semmai la mancanza del riconoscimento deivalori prosastici, si ricordano: Dante e la Romagna, in Giornale 27-33; e in I critici. Storia monografica della critica moderna in Italia, I, Milano 1969, pp. 733-37); A. Sorbelli, T. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Augusto Graziani
Giorgio Gattei
Collocare Augusto Graziani nella storia del pensiero economico italiano non è agevole, perché egli non è stato un ‘grande’. È stato comunque uno dei fondatori in Italia [...] l’integrità intellettuale e morale di una intera generazione, erede del Risorgimento e dei suoi valori di libertà (p. 485).
Un tipico esemplare di economista ‘italiano’
Uomo dell’Ottocento più che del ‘secolo breve’, Graziani è stato considerato da ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] l'estetica cui il M. si ispirava nel dare contenuti e valori di poesia civile ai suoi versi, nell'equiparare, dunque, la passato che si fregiava delle glorie romane e di quelle dell'Italiadei comuni. Non minore fu il gradimento che toccò a un inno ...
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CONCINA, Daniele
Paolo Preto
Nato a Clauzetto (Udine) il 2 ott. 1687 da Pietro e Pasqua Cecconia, dopo i primi studi a San Daniele del Friuli e a Invelino di Carnia, frequentò il collegio dei gesuiti [...] della disciplina ecclesiastica, il recupero deivalori morali tradizionali, la distruzione delle , n.s., XVIII (1909), 1, pp. 51 ss.;A. C. Jemolo, Il giansenismo in Italia prima della rivoluz., Bari 1928, pp. 102, 104, 108, 112, 115, 173, 181, 188 ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] lotta al banditismo, procede sulla "parodia dei comportamenti e deivalori aristocratici" (Vazzoler). Il che non sul Cortese). E v. anche G. Ferrari, De la littérature populaire en Italie, in Revue des Deux Mondes, XXI (1840), pp. 509-11. Notizie ...
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CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] . 17-18), il pittore reagisce invece apertamente in nome dei "valori di lume" e dell'assidua ricerca lineare. Liberato il campo Carlo, cui sembra accennare per primo L. Lanzi (Storia pittorica della Italia, a cura di M. Capucci, II, Firenze 1970, p. ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
Corso Italia
(corso Italia), loc. s.le m. inv. Per metonimia topografica, la Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil), che ha sede a Roma in Corso Italia. ◆ da corso Italia ieri è arrivata una dura stoccata sul fronte dei contratti...