In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] in campo giuridico, con la redazione dei nuovi quattro codici fondamentali (penale e civile e rispettive procedure), il cui robusto tessuto linguistico rispecchia ancora oggi i valori ‘normali’ dell’➔ italiano standard.
All’indomani dello sfacelo ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...]
La storia dell’ortografia dell’italiano ha inizio con i tentativi di affrancamento dei volgari dal modello latino. Nel del loro peso. I più gravi sono quelli in cui è compromesso il valore morfologico delle parole (ce per c’è, lo per l’ho), seguiti ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] già avevano posto l’accento sugli aspetti e sui valori sociali del comportamento linguistico. La situazione italiana presenta molti varie regioni italiane coesistono infatti con l’italiano nell’uso dei parlanti da un lato varietà strettamente ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] e uniforme, introducendo l’italiano nella scuola. Con la soppressione dell’ordine dei gesuiti (1773), che aveva alle forme primitive di comunicazione in cui prevalgono i valori dell’immaginazione rispetto a quelli della razionalità discorsiva ( ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] attestate in italiano antico: basti pensare alla forma mercatante (da mercatare). Tali forme, come ha osservato Luraghi (1999), possono essere derivate non solo a partire da basi verbali, ma anche da basi nominali: il valoredei denominali in ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] e aveva viaggiato a lungo, in Italia e all’estero. Il lascito familiare più non solo in rapporto al diverso ruolo dei protagonisti, ma anche alle diverse circostanze in da participio) nei vari suoi valori attualizzanti (presentativi, indicativi, ecc ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] verbo principale e non ha un rapporto diretto con il valore modale (reale o irreale; ➔ modalità) della subordinata: dei verbi di dire (Cuzzolin 1994; ➔ latino e italiano).
L’italiano, come in generale le lingue romanze (➔ lingue romanze e italiano ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] quella delle seconde è di 80 ms (la vocale tonica ha un valore medio di 120 ms). Ne risulta una scala temporale a tre gradi -cie e -gie).
Nella storia dell’italiano si sono avute oscillazioni e incertezze nell’uso dei grafemi ‹i› e ‹j›. Fallirono i ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] loro d’attorno: come dei caproni […] E alla compagnia di questi caproni finiscono, non dirò per affezionarsi, ma per assuefarsi (Carlo Emilio Gadda, Racconto italiano di un ignoto del Novecento, p. 185)
Un valore attenuativo si riscontra anche nell ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] mano rispetto al corpo del segnante, che nella LIS può assumere 6 valori;
(d) il movimento della mano o delle mani, che ha 40 invece, a chi apprende la lingua dei segni e desidera tradurre dall’italiano alla LIS orientano la selezione del lemmario ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
Corso Italia
(corso Italia), loc. s.le m. inv. Per metonimia topografica, la Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil), che ha sede a Roma in Corso Italia. ◆ da corso Italia ieri è arrivata una dura stoccata sul fronte dei contratti...