Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] (come in 14):
(12) JOX: [...] in fine dei conti / eran sempre pur ventidue domande / cioè //
VER GAB: Lecce / bellissima // («Viaggio in Italia», in Scarano 2004: es. 11)
( discrezione delle masse, il concetto di valore e di bellezza. Della loro vera ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] ragioni delle migrazioni walser sono da cercarsi nella politica dei feudatari piemontesi e lombardi che tra il XII e ted. Zeit «tempo cronologico», ma con i valori semantici di tempo dell’italiano. Fortemente toccata dal contatto è anche la sintassi, ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] . del congiuntivo presente. E non mancano altri tratti essenziali dell’italiano medio quali l’uso (a partire dalle opere della maturità) di come istituto sono indispensabili per intendere i valori estetici dei testi artistici, e dunque anteriori a ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] .
In italiano, come nelle altre lingue, la metafora è particolarmente sensibile ai valori contestuali e recepisce i valori culturali della serie di metafore privilegiate funziona da sempre come ingrediente dei testi poetici: così, ad es., quelle che ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] ricondotta al latino confer o all’italiano confronta). Per il medioevo sono in sēpre per sempre, così come ebbero grande diffusione le abbreviazioni dei nomina sacra (per es., XPS per Christus, IHS per che poteva avere valori diversi (specialmente ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] commutazione che presuppone e sfrutta il diverso valore socio-simbolico dei due codici è quello che svolge anni le possette parte Sancti Benedicti».
Nel corso dei secoli, via via che l’italiano si diffonde anche nell’uso parlato, si intensifica ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] italiano (1841) e già sperimentato ed espresso nella Prefazione della prima esperienza lessicografica: il Dizionario dei grandi potenze, ne promuove la conoscenza storica e culturale, i valori e la dignità per aprire a un dialogo che sia di ...
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L’indicativo è uno dei modi della coniugazione del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Con i suoi otto tempi, quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro; ➔ tempi semplici) [...] parla, e per questo sono anche ammessi avverbi con valore temporale di presente. Il trapassato prossimo indica invece Gianni partiva e tutti erano indaffarati
In italiano antico gli usi testuali dei tempi dell’indicativo erano in parte diversi ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] 2002; Cuenca 2007), dato che diversi valori semantici e pragmatici dei segnali discorsivi si sono sviluppati nel 449-464.
Bazzanella, Carla (2010), I segnali discorsivi, in Grammatica dell’italiano antico, a cura di G. Salvi & L. Renzi, Bologna, ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] significato letterale, per cogliere cioè i valori impliciti che porta con sé. Si interlocutori mobilitano in funzione dei bisogni della comunicazione. Per è rispondere a una domanda come tornerebbe in Italia? nella situazione in cui il parlante vive ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
Corso Italia
(corso Italia), loc. s.le m. inv. Per metonimia topografica, la Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil), che ha sede a Roma in Corso Italia. ◆ da corso Italia ieri è arrivata una dura stoccata sul fronte dei contratti...