RESPIGHI, Ottorino
Virgilio Bernardoni
RESPIGHI, Ottorino. – Nacque il 9 luglio 1879 a Bologna, terzogenito di Giuseppe (1840-1923) e di Ersilia Putti.
La madre proveniva da una famiglia di scultori: [...] del periodo fascista come Ildebrando Pizzetti, Alceo Toni, Giuseppe Mulè: una rivendicazione antimodernista deivalori del patrimonio operistico italiano che Alfredo Casella e Gian Francesco Malipiero intesero come attacco personale. Negli anni ...
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PRAGA, Marco
Livia Cavaglieri
PRAGA, Marco. – Nacque a Milano il 20 giugno 1862, da Emilio, poeta, e Annetta Benfereri.
Costretto a dodici anni ad abbandonare il ginnasio e a diplomarsi in ragioneria, [...] in azione.
«Interprete duro e veritiero della crisi deivalori borghesi tra la fine del Vecchio secolo e Dramma, XXXIV (1958), 267, pp. 63-93; A. Camilleri, I teatri stabili in Italia (1898-1918), Bologna 1959, pp. 66-91; Ricordo di M. P., Roma 1959 ...
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Nato a Pagliara dei Marsi (ora frazione di Castellafiume, prov. di L'Aquila) il 6 dic. 1896 da Francesco e da Giuseppina Urbani, si laureò in lettere e filosofia all'università di Roma, dopo aver frequentato [...] 1927) e il loro ruolo quello di fare in modo che "l'Italia di Mussolini" desse prova di fronte al mondo "di una coesione realizza i propri compiti di moderatrice e di portatrice deivalori sociali e spirituali delle forze produttive della Nazione" ...
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CELENTANO, Bernardo
Pasqualina Spadini
Secondogenito di Vincenzo e di Giuseppa Belliazzi, nacque a Napoli il 23 febbr. 1835. Contro le tradizioni giuridiche della famiglia, rivelò sia da ragazzo una [...] della scena, deivalori luministici desunti dal vero; mettere in risalto la psicologia dei personaggi ( 15, 115 s.; F. Dell'Erba, Arte e vita di B.C., in Il Giornale d'Italia, 15 marzo 1935; M. Biancale, Cammarano, Milano-Roma 1936, pp. 12, 16, 29; A ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] sezioni gnomiche né nella celebrazione delle vittorie e neppure nel mondo deivalori etici e politici: Pindaro è il poeta del mito. il suo contributo alla rinascita degli studi classici nell’Italia del dopoguerra. Egli fondò, con Gino Funaioli, la ...
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TORELLI, Pomponio
Fabrizio Bondi
Nacque a Montechiarugolo nel 1539, da Paolo, conte dell’omonimo feudo, e dalla sua seconda moglie Beatrice, figlia di Gianfrancesco Pico della Mirandola.
Nel 1545, [...] è un’apologia deivalori gerarchici e ottimatizi, come testimonia l’agnizione finale: il valoroso e povero Bari 1933, pp. 329-337; A. Mezzacappa, The Love Lyrics of P. T., in Italica, XVII (1940), pp. 49-57; G. Vernazza, Poetica e poesia di P. T., ...
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SALUSTRI, Carlo Alberto Camillo
Gabriele Scalessa
(Trilussa). – Secondogenito di due figli, nacque a Roma il 26 ottobre 1871 da Vincenzo, cameriere, e da Carlotta Poldi, sarta.
Dopo la prematura scomparsa [...] la Formica, sul numero del 29 novembre 1895) e 42 prose in italiano (con dialoghi in romanesco), alcune fra le quali firmate Marco Pepe, (Roma 1914), la sua satira contro la nobiltà deivalori e la politica, giudicate insincere e ridotte alla mera ...
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CIAIA, Ignazio
Luigi Pepe
Nacque a Fasano (in Terra di Bari, oggi provincia di Brindisi), il 27 giugno 1766, da Michele a da Camilla Bibiana Pepe.
Il padre discendeva da una antica famiglia toscana [...] giudizio del Croce), con la coraggiosa affermazione deivalori della libertà che ispirarono le sue poesie e ), 37, pp. 45-90; Id., I. C. primo poeta martire delMezzogiorno e dell'Italia moderna, in Rass. pugliese, I(1966), 9, pp. 1-13; P. Sorrenti, I ...
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CRESCENTINI, Girolamo
Maria Borgato
Nato in Urbania (prov. di Pesaro) il 2 febbr. 1762, vi apprese i primi elementi musicali (si ignora chi siano stati i suoi maestri), trasferendosi all'età di dodici [...] sopportando il clima parigino, chiese congedo all'imperatore e rientrò in Italia, stabilendosi prima a Bologna e poi a Roma, dove restò di qualunque mezzo tecnico, è attento all'esaltazione deivalori musicali ed espressivi.
Tra le sue composizioni ...
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MANGANELLA, Renato Eduardo (Lucio D'Ambra)
Massimiliano Manganelli
Nacque a Roma il 1 sett. 1880 da Domenico, direttore generale del ministero dei Lavori pubblici, e da Luigia Villa; la famiglia, benestante, [...] ed espressione di valori tradizionali, come quelli della famiglia (è il caso dei romanzi della Trilogia della ibid. 1931; Le cinque Italie, Roma 1931; La formica su la cupola di S. Pietro, Milano 1932; L'Italiadei poeti drammatici, Firenze 1932; Il ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
Corso Italia
(corso Italia), loc. s.le m. inv. Per metonimia topografica, la Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil), che ha sede a Roma in Corso Italia. ◆ da corso Italia ieri è arrivata una dura stoccata sul fronte dei contratti...