Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] un senso profondo della storia sociale è ancora più evidente nei lavori di J.A. Maravall (1911-1986), uno storico che ha e di aridità creativa" (B. Croce, Storia dell'età barocca in Italia, 19574, p. 505), specie se si tiene conto che il concetto di ...
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WORDSWORTH, William
Ernest DE SELINCOURT
Mario PRAZ
Poeta inglese, nato a Cockermouth (Cumberland) il 7 aprile 1770, morto a Rydal (Westmorland) il 23 aprile 1850. Suo padre, John W., attorney e principale [...] nelle sue opinioni sull educazione e sui rapporti tra capitale e lavoro egli fu molto in anticipo sul suo tempo, e pensatori spense mai: nel 1820 fece un viaggio attraverso le Alpi in Italia e negli anni successivi si recò nei Paesi Bassi, su per la ...
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Romanzo
Massimo Fusillo
Dopo essere stato per secoli un genere minore, non codificato e non canonizzato, oggetto di diffidenze e censure di vario tipo, e dopo essere diventato a poco a poco una forma [...] che ha inaugurato il non-fiction novel, il r. ha lavorato sempre di più sui materiali 'reali' provenienti dalla cronaca nera riscrittura 'teatralizzante' della cultura di massa. Basta pensare in Italia alla poetica del viaggio di A. Arbasino (n. 1930 ...
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WHITMAN, Walt
Mario Praz
Poeta nato a West Hills, Long Island (o Paumanok, secondo il nome da lui preferito), nello stato di New York, il 31 maggio 1819, e morto a Camden il 26 marzo 1892. La fattoria [...] del W.); H. S. Morris, W. W., a brief Biography with Reminiscences, Cambridge Mass. 1929 (un precedente lavoro del Morris figura trad. in ital. come: W. W. poeta della democrazia, con prefaz. di C. Formichi, Firenze 1920 ["Americani illustri"]); B ...
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VICENTE, Gil
Mario Pelaez
Poeta e drammaturgo portoghese, vissuto fra il secolo XV e il XVI: della sua vita si sa assai poco, ché di personaggi con tal nome, contemporanei al poeta, se ne conoscono [...] . Fra gli altri v'è un eccellente orafo che lavorò molto in servizio della regina Eleonora, sorella del re . De Pratt, G. V., Notas e Comentarios, Lisbona 1931; G. Mazzoni, L'Italia nell'"Auto do Fama" di G. V., in Rend. dell'Accad. dei Lincei, ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] su molti comportamenti sociali (rivelatrice in tal senso, in Italia, la prima fase dell'attività di G. Celati, il sottigliezza analitica, nell'ambito della nouvelle rhétorique, ha assunto il lavoro di L. Olbrechts-Tyteca, Le comique du discours, 1974, ...
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NERUDA, Pablo (pseudonimo di Ricardo Neftali Reyes Basoalto, App. II, 11, p. 400)
Ruggero Jacobbi
Poeta cileno, morto a Santiago il 23 settembre 1973. Eletto senatore per il Partito comunista nel 1945, [...] dopo N. è a Mosca, al congresso degli scrittori dell'URSS, e scrive il suo unico lavoro teatrale, poi rappresentato in tutto il mondo e anche in Italia, Fulgor y muerte de Joaquín Murieta. Nel 1968 pubblica La Barcarola e Las manos del día. Seguono ...
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Poeta e narratore guatemalteco, nato a Guatemala il 19 ottobre 1899, morto a Madrid il 9 giugno 1974, premio Nobel per la letteratura nel 1967. Durante gli studi universitari prese parte alle lotte degl'intellettuali [...] seco, La audiencia de los confines, riunite in volume nel 1964, e il lavoro teatrale Torotumbo, tratto da uno dei suoi più famosi racconti, e rappresentato anche in Italia, alla Biennale di Venezia del 1969.
Bibl.: G. Bellini, La narrativa di Miguel ...
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ZUMBINI, Bonaventura
Fernando Figurelli
Letterato, nato a Pietrafitta (Cosenza) il 10 maggio 1836, morto a Bellavista presso Portici il 21 marzo 1916. Autodidatta, insegnò dapprima a Cosenza; nel 1868 [...] 1931). A tali opere bisogna aggiungere W. E. Gladstone nelle sue relazioni con l'Italia (Bari 1914) e gli Studi sul Leopardi (Firenze 1904, voll. 2), che sono il suo migliore lavoro.
Lo Z. godette in vita di larga e alta rinomanza e fu da taluno ...
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VEGIO, Maffeo
Angiolo Gambaro
Umanista, nato a Lodi nel 1407, morto a Roma nel 1458.
Compiuti gli studî di lettere a Milano, passò all'università di Pavia per attendere alla dialettica e alla giurisprudenza [...] altro si dà grande importanza agli esercizî fisici e al lavoro e si mira alla formazione non solo dell'uomo morale M. V. epigrammista, Varallo-Sesia 1911; V. Zabughin, Vergilio nel Rinascimento italiano, Bologna 1921, I, pp. 281-87 e 304-12; G. ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
lavoro a termine
loc. s.le m. Rapporto di lavoro la cui durata è prestabilita nel contratto che lo regola. ◆ «Il lavoro interinale non sostituisce quello a tempo pieno. Ci sono sovrapposizioni ma sono marginali. Il lavoro a termine non ruba...