Diritto
Teoria giuridica, elaborata in Francia da M. Hauriou e in Italia da S. Romano, che concepisce l’ordinamento giuridico come organizzazione (istituzione), rifiutando la definizione normativista del [...] sull’insieme di abitudini, tradizioni e costumi che limitano l’attività istintiva degli uomini formando il cosiddetto ambiente istituzionale. A ciò si deve la larga ripresa delle descrizioni economiche, la collaborazione con altre discipline, l ...
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Corrente di pensiero che riunisce varie concezioni del diritto (giurisprudenza degli interessi, giurisprudenza sociologica, giusliberismo, teoria del rapporto giuridico, istituzionalismo, realismo giuridico [...] americano e scandinavo), accomunate dal fatto di attribuire rilevanza all’effettiva operatività del diritto nella società e alla sua concreta applicazione da parte dei giudici nei tribunali. Tali teorie ...
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Giurista (Ludeville, Charente, 1856 - Tolosa 1929). Allievo di L. Duguit, ha insegnato (dal 1883 alla morte) diritto nell’univ. di Tolosa, di cui è stato anche doyen (1906-1926) ed è stato il fondatore [...] dell’indirizzo metodologico chiamato istituzionalismo, ripreso in Italia da Romano.
Tra le sue opere principali, si ricordano: Précis de droit administratif (1892); La science sociale traditionnelle (1896); Leçons sur le mouvement social (1899); ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vezio Crisafulli
Mario Sirimarco
Crisafulli, con Carlo Esposito e Costantino Mortati, è stato tra i più grandi costituzionalisti, e ha offerto a tutta la cultura giuridica del nostro Paese (non solo, [...] l’idea della socialità del diritto, e il confronto continuo e dialettico con le tesi di Romano.
Tra istituzionalismo e normativismo
Nelle opere giovanili, dimostrando una posizione più personale e libera da tributi all’idealismo, Crisafulli elabora ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Riccardo Del Punta
Dalla Liberazione allo Statuto dei lavoratori
All’indomani della Liberazione, a dispetto dell’urgenza del tema sociale cui rimandava, il diritto del lavoro era come un fiume [...] verso qualcosa d’altro.
Un grande impegno di sistemazione, la dottrina l’ha messo, infine, nella maggiore riforma istituzionale del periodo, quella del lavoro pubblico, nella quale, oltre a Rusciano, si sono distinti Carinci – promotore del più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] intesa non a escludere «il carattere normativo e relazionale del diritto» ma a «integrare […] questo carattere con quello istituzionale» (L’ordinamento giuridico, cit., p. 102).
Per il fatto stesso che «il rapporto giuridico attiene alla concezione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] essa può considerarsi più attuale oggi di quando fu elaborata. Eppure, a parte Carl Schmitt, che riverniciò d’istituzionalismo la sua fugace conversione al nazismo, e nonostante qualche traduzione, sono pochissimi i teorici generali europei, per non ...
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CHIARELLI, Giuseppe
Fulco Lanchester
Nacque a Martina Franca (Taranto) il 15 giugno 1904 da Angelo Raffaele, insegnante elementare, e da Maria Rossano. Dopo aver frequentato l'istituto privato "Nicolò [...] anche necessario situarli nell'ambito della situazione storico-sociale in cui si muove l'ordinamento. L'adesione all'istituzionalismo romaniano e al severo metodo di Donati si illuminano nella frequentazione di personalità del regime come Dino Grandi ...
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SOCIOLOGIA DEL DIRITTO
Renato Treves
Con l'espressione s. del d. o con quella analoga di sociologia giuridica s'indica una disciplina di formazione relativamente recente, anche se per il suo oggetto, [...] lo studio dei fenomeni sociali e, soprattutto, le dottrine antiformalistiche statunitensi orientate verso il realismo e l'istituzionalismo e interessate ai problemi della giurisprudenza sociologica e dell'ingegneria sociale.
Pur prendendo le mosse da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Costantino Mortati
Fulco Lanchester
Costantino Mortati è considerato unanimemente uno dei più importanti costituzionalisti del nostro Novecento. Docente a Messina, Macerata, Napoli e Roma, partecipò [...] e la causa nell'atto amministrativo e nella legge (1935), Mortati rilevò come all'origine di ogni assetto istituzionale e della stessa decisione politica vi sia il partito politico. Questa riflessione, che derivava dalla ricerca antiformalista di ...
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istituzionalismo
s. m. [dall’ingl. institutionalism, der. di institution «istituzione»]. – 1. Corrente di pensiero economico sviluppatasi negli anni ’20 del Novecento negli Stati Uniti d’America, che, in reazione alla scienza economica classica...
istituzionale
agg. [der. di istituzione]. – 1. a. Relativo a un’istituzione: principî, norme istituzionali. b. Che è proprio di un’istituzione, o anche in genere di un istituto, di un ente, di un’organizzazione, in quanto inerente alla loro...