Economia
Sergio Ricossa
di Sergio Ricossa
Economia
sommario: 1. Tra scienza e politica: contenuti e metodi. 2. Dalla contabilità aziendale alla contabilità nazionale. 3. Lo sviluppo economico. 4. Le [...] che il crollo. Non ammise fino in fondo che più un sistema era libero di sperimentare nuove istituzioni (il ‟laissez faire istituzionale" di Wiles, v., 1962; tr. it., pp. 15 ss.) e più probabilità aveva di sopravvivere; salvo cambiar natura al punto ...
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Frontiere della ricerca economica
John Barkley Rosser Jr
Premessa
La ricerca economica di ‘frontiera’ del 21° sec. è entrata nell’era postneoclassica. Sebbene la maggior parte dei libri di testo, specialmente [...] influenzò Charles R. Darwin, che a sua volta influenzò sia Karl Marx sia Alfred Marshall. Quando il vecchio istituzionalismo perse la sua battaglia con l’economia neoclassica (fu Thorstein B. Veblen a coniare la locuzione ‘economia neoclassica ...
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FANFANI, Amintore
Guido Formigoni
Nacque a Pieve Santo Stefano (Arezzo), il 6 febbraio 1908, da Giuseppe e Annita Leo.
Il contesto familiare
La sua famiglia d'origine era piccolo borghese, con forti [...] di volontariato, nazionale e internazionale: i due si sposarono il 3 agosto 1975.
La svolta moderata e la via istituzionale: dal Senato al tentativo di elezione presidenziale
Dopo le elezioni del 1968, in cui aveva accettato di farsi eleggere al ...
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economia aziendale
Giorgio Brunetti
Disciplina che studia «le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita dell’azienda», secondo la classica impostazione dovuta a G. Zappa (➔). Tra le varie [...] operava una fiorente matrice ragionieristica, si innestò un filone di studi sull’onda positivista di quel periodo dell’istituzionalismo di matrice tedesca. Fu merito e opera di Zappa avviare queste indagini, cambiandone la prospettiva, tipicamente ...
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VOLPICELLI, Arnaldo
Marco Fioravanti
– Nacque a Roma il 30 luglio 1892 da Giosafat e da Giuseppina Colabucci ed ebbe un fratello minore, Luigi (v. la voce in questo Dizionario), che sarebbe divenuto [...] Spirito scrisse Benedetto Croce (Roma 1929). Sotto la guida di Giovanni Gentile, si dedicò inoltre a problemi di tipo pedagogico e istituzionale (L’educazione politica dell’Italia e il fascismo, Palermo 1929).
Tra il 5 e l’8 maggio 1932 partecipò all ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vezio Crisafulli
Mario Sirimarco
Crisafulli, con Carlo Esposito e Costantino Mortati, è stato tra i più grandi costituzionalisti, e ha offerto a tutta la cultura giuridica del nostro Paese (non solo, [...] l’idea della socialità del diritto, e il confronto continuo e dialettico con le tesi di Romano.
Tra istituzionalismo e normativismo
Nelle opere giovanili, dimostrando una posizione più personale e libera da tributi all’idealismo, Crisafulli elabora ...
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Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] della ricerca dell'equilibrio sociale. E la reciprocità non era un problema di 'governo' né di ingegneria istituzionale, né qualcosa di raggiungibile attraverso gli istituti arbitrali, ma era invece una condizione che poteva essere ottenuta soltanto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Riccardo Del Punta
Dalla Liberazione allo Statuto dei lavoratori
All’indomani della Liberazione, a dispetto dell’urgenza del tema sociale cui rimandava, il diritto del lavoro era come un fiume [...] verso qualcosa d’altro.
Un grande impegno di sistemazione, la dottrina l’ha messo, infine, nella maggiore riforma istituzionale del periodo, quella del lavoro pubblico, nella quale, oltre a Rusciano, si sono distinti Carinci – promotore del più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] intesa non a escludere «il carattere normativo e relazionale del diritto» ma a «integrare […] questo carattere con quello istituzionale» (L’ordinamento giuridico, cit., p. 102).
Per il fatto stesso che «il rapporto giuridico attiene alla concezione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] essa può considerarsi più attuale oggi di quando fu elaborata. Eppure, a parte Carl Schmitt, che riverniciò d’istituzionalismo la sua fugace conversione al nazismo, e nonostante qualche traduzione, sono pochissimi i teorici generali europei, per non ...
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istituzionalismo
s. m. [dall’ingl. institutionalism, der. di institution «istituzione»]. – 1. Corrente di pensiero economico sviluppatasi negli anni ’20 del Novecento negli Stati Uniti d’America, che, in reazione alla scienza economica classica...
istituzionale
agg. [der. di istituzione]. – 1. a. Relativo a un’istituzione: principî, norme istituzionali. b. Che è proprio di un’istituzione, o anche in genere di un istituto, di un ente, di un’organizzazione, in quanto inerente alla loro...