ISOCRATE ('Ισοκράτης, Isocrătes)
Arnaldo Momigliano
Oratore ateniese, nato nel 436, figlio di Teodoro del demo di Erchia. La ricchezza del padre gli permise di ricevere una educazione assai raffinata. [...] , anche per l'incerta cronologia delle opere rispettive, è certo che I. si trovò a rappresentare le aspirazioni di vaste cerchie di persone, appartenenti alle classi agiate, sfornite di vera fede nella religione tradizionale, diffidenti di fronte ...
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Comune, perché fondamentale, a tutte lereligioni, cominciando dalle più basse, è la credenza di una doppia sfera in cui l'essere si divide: la sfera del sacro e quella del profano. Con questa distinzione [...] le consacrazioni vengono fatte in generale con la parola e con l'azione. La parola agisce per sé medesima ex opereoperato, quantunque il più delle volte abbia aspetto di Nella religione musulmana lo stato di consacrazione (iḥrām) è prescritto per il ...
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PESTALOZZI, Johann Heinrich
Antonio Banfi
Nacque dal medico Johann Baptist e da Susanna Hotze il 12 gennaio 1746 a Zurigo, vi frequentò le scuole e nel Collegium Carolinum ebbe ad insegnanti lo Steinbrüchel, [...] sotto la direzione del Fellenberg, mentre il P. fondava in Jverdon un grande istituto educativo, che sotto la sua direzione e per l'operadi abili collaboratori: Krüsi, Schmid, Niederer, Muralt, Mied, Hoffmann, Tobler, Henning, Pfeiffer, Nägeli ...
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Uomo politico e scienziato prussiano, nato a Korbach nel Waldeck, il 25 agosto 1791, da distinta famiglia borghese (suo padre era colonnello di un reggimento di Waldeck al servizio dell'Olanda), morto [...] e acceso di caldo interesse perle lingue e lo spirito dell'Oriente. Divenne anzi il centro di un gruppo di amici dediti alla opera Hippolytus and his age (4 volumi Londra 1852) unì saggi di storia universale, di storia delle religioni e di ...
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Nacque il 6 agosto 1651 nel castello di Fénelon nel Périgord, da nobile e antica famiglia, e morì a Cambrai il 7 gennaio 1715. Dopo i primi studî fatti nell'università di Cahors, andò a Parigi ove frequentò [...] operedi pietà e di dottrina (principale il Traité de l'existence de Dieu), pur senza trascurare gli avvenimenti che si seguirono durante il regno di Luigi XIV, specie quando, per la morte del Delfino, tutte le speranze si concentrarono sul duca di ...
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(XII, p. 715)
Denominazione sanscrita usata per indicare una serie di manuali (śāstra) che, insieme con i più antichi Dharmasūtra ("Aforismi sul Dharma"), i commentari e i digesti, costituiscono il corpus [...] elencate le pene sancite perle diverse infrazioni, i doveri e le responsabilità del sovrano, le norme di tassazione, i prestiti, gli interessi, il pagamento dei debiti e dei depositi, le prescrizioni sui fondamenti dell'istituto familiare, le norme ...
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. Prescindendo dalla iniziativa degli acemeti (v.) in Oriente e di loro imitatori in Occidente (specialmente nella zona della Lorena che fu poi culla dell'adorazione veramente perpetua del SS. Sacramento) [...] non possono evidentemente provvedere che speciali istituti religiosi. Il primo che si ricordi fu quello delle benedettine della adorazione perpetua del SS. Sacramemo, istituito da Caterina de Bar, in religione Matilde di S. Dié (in Lorena), presso la ...
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Pittore, nato in S. Giusta, paesello dell'Abruzzo Aquilano, il 22 ottobre 1760. Dotato d'ingegno vivissimo, recatosi a Roma col fratello Lorenzo per studiare lettere presso uno zio sacerdote, fu spinto [...] dispensati dalla milizia. Perle sue cure l'Istituto fu provvisto di una copiosa raccolta di calchi da sculture Ferdinando per Lucia Migliaccio, moglie morganatica di Ferdinando I. Le ultime operedi lui sono a Napoli, del 1872 la statua di Dante ...
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FU'ĀD I, primo re d'Egitto
Aḥmed Fu'ād, sesto figlio del khedive Ismā‛īl Pascià, nipote di Moḥammed ‛Alī, fondatore della dinastia, è nato il 26 marzo 1868 nel palazzo di el-Gīzah presso il Cairo. A [...] da renderli più operosi e produttivi; nuovi istituti sono stati creati; le scuole sono state di papirologia, il Museo d' agricoltura, e l'Istitutoper il deserto. Per antico suggerimento d'Ignazio Guidi, fece introdurre per la prima volta (1931) le ...
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Con questo nome (disciplina arcani) si suol designare l'istitutoper cui i primitivi cristiani avrebbero fatto ogni sforzo per non svelare agli estranei i riti e le credenze della loro religione. Durante [...] le loro opere all'imperatore o al senato, ma parlarono anche delle riunioni liturgiche; quel manualetto d'istruzione catechistica ch'è la Didache non ha per nulla il carattere di V secolo, l'istituto del catecumenato, per preparare meglio e istruire ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
pio1
pio1 agg. [dal lat. pius]. – 1. a. Che prova, mostra o rispecchia un profondo sentimento di fede e di devozione religiosa: una p. persona o una persona p.; Te ... Saluta il bronzo che le turbe pie Invita ad onorarte (Manzoni); rivolgersi...