MAGNI, Giulio
Raffaella Catini
Nacque a Roma il 7 nov. 1859 da Basilio e da Margherita Targhini, nipote di Giuseppe Valadier.
Il padre Basilio, letterato, storico dell'arte e giurista, nacque a Velletri [...] del R. Istitutodi belle arti in Roma, conferma che il M. aveva ivi compiuto gli studi di architettura sotto la guida di L. 1881, confluivano da tempo numerosi architetti provenienti dalla Francia, dall'Austria, dall'Italia e dalla stessa Romania ...
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BOCCHI, Achille
Antonio Rotondò
Nacque a Bologna nel 1488 da Giulio e da Costanza Zambeccari. Il padre, discendente da antico casato, che sin dal sec. XIV aveva dato maestri di diritto allo Studio e [...] dell'Istituto delle scienze di Bologna di darla alle stampe fu presto abbandonato per dissuasione di Eustachio Manfredi (1574), da Agostino Carracci. Munita di un privilegio di stampa concesso da Enrico II diFrancia, l'opera è dedicata a Paolo ...
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LONDONIO, Carlo Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 1° ott. 1780, figlio unico di Girolamo e Giuseppa Goffredi. La famiglia era di origini spagnole, benestante e dedita ai commerci. Rimasto orfano [...] gli mancò l'esperienza dei viaggi: fu in Francia e in Svizzera e nelle principali città italiane. vita e degli scritti del cav. C.G. L., in Biblioteca italiana e Giorn. dell'Istitutodi lettere scienze e arti, XII (1845), 36, pp. 337-350; A. Mauri, ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] cristiana e della nuova cultura.
La percezione della crisi degli istituti medievali, quando non si è ancora perduta la fiducia nella fino al 1939 il Novecento letterario spagnolo.
L’età diFranco. Verso la fine degli anni 1940 cominciarono a uscire ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] rinascimentale italiano passa per la Germania, l’Olanda, la Francia, se ne avverte comunque l’influsso in scrittori come G 60). Di grande stimolo è stata l’attività del danese E. Asmussen (Järna, Istituto superiore Rudolf Steiner, 1970) e di R ...
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Stato federale, esteso per la massima parte nell’America Settentrionale, salvo una piccola porzione nell’America Centrale, oltre l’Istmo di Tehuantepec. I confini con gli USA, a N, e con il Guatemala e [...] conquistadores; l’istituto dell’encomienda fu esteso al M., trasformandosi nella possibilità di sfruttare la di Messico (1861). Il suo rifiuto di riconoscere i debiti contratti con l’estero dal governo conservatore provocò un’intesa tra Francia ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] gusto barocco. Sotto la sua lente emerge la lucidità politica di un virtuoso che, senza derogare alla sua rara perizia verbale, emette un giudizio politico sull'Italia e insieme sulla Francia del suo tempo, l'una dedita alle arti, alla filosofia ...
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di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] In Francia, per es., il termine Décadence designa esclusivamente il movimento nato ed esauritosi nel ventennio finale del 19° sec di V. Branca, 2° vol., Torino 1973, 19862, ad vocem.
M. Praz, Decadentismo, in Encicopedia del Novecento, Istituto della ...
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NOBEL
. I Premi Nobel (XXIV, p. 867; App. I, p. 899). - Nel 1938 il premio per la fisica fu attribuito a Enrico Fermi (Roma, Università); quello per la chimica a Richard Kuhn (Heidelberg) che declinò [...] , a causa della guerra, alcuna distribuzione di premî.
I premî per il 1943 furono e medicina, congiuntamente a Henrik Dam (Copenaghen, Istituto superiore per gli studî tecnici) e ad Aires); letteratura, André Gide (Francia). Il premio per la pace ...
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Scrittore tedesco, nato a Colonia il 2 dicembre 1917. Figlio di uno scultore, ha avuto una giovinezza avventurosa (è stato apprendista libraio, studente universitario, garzone in una bottega di falegname, [...] di concentramento americano in Francia.
È dall'humus di questa esperienza che nasce infatti la vocazione poetica di tedesco del dopoguerra nell'opera di H. B., in Annali dell'Istituto Universitario Orientale di Napoli, sezione germanica, vol. ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
assegno
asségno s. m. [der. di assegnare]. – 1. Somma assegnata a vantaggio di qualcuno in corrispettivo di prestazione di lavoro o per altre ragioni: passare, corrispondere al figlio un a. mensile; a. alimentare, corresponsione di una determinata...