Berry, Jules
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Jules Paufichet, attore teatrale e cinematografico francese, nato a Poitiers il 9 febbraio 1883 e morto a Parigi il 23 aprile 1951. Protagonista del teatro [...] degli anni Venti e del cinema degli anni Trenta e Quaranta, conquistò il pubblico con il suo piglio da avventuriero e l'istintivo senso della scena; il gioco degli sguardi e la disinvoltura nei movimenti, uniti a una vena di sottile cinismo, lo hanno ...
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COMISSO, Giovanni
Marcello Carlino
Nacque a Treviso il 3 ott. 1895 da Antonio, rappresentante di commercio in granaglie, e da Claudia Salsa, discendente da una famiglia di alto lignaggio dissestatasi [...] chiusa (ibid. 1965) e Attraverso il tempo (ibid. 1968), che risolve in una costellazione domestica di oggetti l'urto tra istinto di vita e morte, completano il nutrito repertorio delle opere, in prevalenza racconti, del C. nel dopoguerra. Ad esse non ...
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screenager
(screen-ager), s. m. e f. Giovane abile a maneggiare ogni tipo di dispositivo tecnologico, in compagnia del quale passa molte ore.
• secondo la teoria del professor [Wim] Veen, un ragazzo [...] nel loro insieme multimediale. Un approccio che gli consente di decidere con maggiore velocità la strada da prendere. È istintivo nel muovere il mouse e digitare tasti. «Questo è il motivo per cui un genitore risulta perdente quando vuole ...
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Rohrwacher, Alice. – Regista e sceneggiatrice cinematografica italiana (n. Fiesole 1981). Sorella dell’attrice Alba Rohrwacher, ha iniziato a lavorare nel cinema come sceneggiatrice e direttrice della [...] 2011 il film Corpo celeste, ritratto di una comunità dell’Italia meridionale tratteggiato attraverso lo sguardo fragile e istintivo di un’adolescente che non vi appartiene; la pellicola, presentata nello stesso anno alla Quinzaine des réalisateurs ...
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Scrittore, nato a Elbingerode (Harz) il 7 marzo 1866. Figlio di un minatore, militò dapprima attivamente nelle file del socialismo occupandosi di questioni sociali ed economiche. Voltosi poi alla letteratura, [...] Wille (v. i drammi Lumpenbagasch, 1898; Im chambre séparée, 1898). Ma soltanto con lo svilupparsi del suo istintivo senso formale educato sulla lettura dei novellieri del Trecento (v. Altitaliänische Novellen, 1902), trovò la sua via, diventando ...
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Emisferi cerebrali
Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
di Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
EMISFERI CEREBRALI
Dominanza cerebrale
di Henry Hecaen
sommario: 1. Introduzione. 2. Emisfero sinistro. a) Dominanza [...] il metodo di Hess vengono annunziati da uno stato che ricorda la ‛fase appetitiva' che dà inizio a ogni tipo di comportamento istintivo (v. Craig, 1918): il gatto si guarda attorno, cerca un posto per andare a dormire e infine si acciambella nella ...
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Attrice francese (n. Parigi 1955). Dopo essersi imposta giovanissima come interprete teatrale (è entrata a far parte della Comédie-Française nel 1972), ha ottenuto il primo ruolo cinematografico di rilievo [...] d'amore, 1975). Il suo stile recitativo, ora sobrio anche nella delineazione di personaggi dalla forte passionalità, ora istintivo, ha caratterizzato le sue interpretazioni in Le locataire (L'inquilino del terzo piano, 1976), The driver (Driver l ...
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pazzia
Carlo Varotti
Il termine non presenta molte occorrenze nelle opere machiavelliane; tanto più se considerato nella sua valenza politica – che è quella che qui interessa. Un cenno va fatto a termini [...] (→ riscontro), al quale, in alcuni casi, può essere ricondotta anche l’idea dell’imprevedibilità, dell’agire istintivo e irriflessivo: a qualcosa insomma che, presupponendo un comportamento non conforme a ‘prudenza’ o ‘saviezza’, potrebbe essere ...
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Pittore (Parigi 1876 - Rueil-la-Gadelière, Eure-et-Loir, 1958). Figlio di musicisti, giovanissimo si dedicò allo studio del violino per poi volgersi, dopo l'incontro con A. Derain a Chatou, alla pittura. [...] dei Fauves, con questi espose nel 1905 al Salon d'Automne e, nel 1906, al Salon des Indépendants. Temperamento istintivo e inquieto, espresse la sua forte personalità attraverso uno stile di grande immediatezza, esasperato nel segno e nelle gamme ...
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Nacque a Padova, da famiglia d'origine armena, il 26 maggio 1855. Vissuta a Padova, a Venezia, a Napoli, infine a Perugia, ebbe a primo maestro lo Zanella, che non mancò d'incitarla vivamente a continuare [...] sapiente guida del Nencioni, che certo contribuì assai all'affinamento del suo gusto, e rafforzò in lei il bisogno - istintivo pel suo signorile temperamento - di una composta politezza d'espressione, in che consiste uno dei più lodati pregi della ...
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istintivo
agg. e s. m. (f. -a) [der. di istinto]. – 1. agg. Che procede dall’istinto, o, in genere, che si esegue, almeno apparentemente, senza l’intervento della ragione e della riflessione: il neonato che succhia compie un atto i.; movimento...
istinto
s. m. [dal lat. instinctus -us, der. di instinguĕre «eccitare»]. – 1. In senso stretto, impulso, tendenza innata che provoca negli animali e nell’uomo comportamenti che consistono in risposte o reazioni caratteristiche, sostanzialmente...