complessi
Francesca Martini
Comportamenti e fantasie di origine inconscia
Il termine complesso è stato introdotto dagli psicoanalisti Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Al giorno d'oggi la parola è diventata [...] significato la parola è stata usata per la prima volta dallo psicoanalista Sigmund Freud nei suoi Studi sull'isteria, pubblicati nel 1895, per descrivere determinate situazioni fondamentali che hanno origine nell'infanzia e agiscono nell'inconscio di ...
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psicoanalisi
Simona Argentieri
La psicoanalisi è al tempo stesso una teoria psicologica, un metodo di indagine sul funzionamento della mente normale e patologica e una prassi terapeutica. I tre livelli [...] tra parti e livelli della persona.
Indicazioni terapeutiche
Storicamente, i primi pazienti di Freud erano affetti da nevrosi ossessiva, da isteria, ecc., ma è ormai un dato consolidato dall’esperienza che non solo le nevrosi, ma anche le più gravi ...
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Il termine cefalalgia equivale all'espressione usuale "mal di testa" e implica l'idea d'un dolore più o meno profondo col suo punto di partenza e sede nel cranio. La cefalea sarebbe una varietà di cefalalgia, [...] , dispepsie, stitichezza, autointossicazione intestinale o di origine epatica, uremia, diabete, gotta); le nevrosi (neurastenia, isteria, epilessia); la vita sedentaria, lo stato emorroidale. La patogenesi essenzialmente consiste in un'irritazione ...
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ipocondria
Costante apprensione per la propria salute e paura di avere un male più o meno grave o incurabile, basate non su dati oggettivi, ma su fantasie consce e inconsce, con vari gradi di patologia [...] teorizzazione freudiana, il problema non ha valenza simbolica ma economica (➔ psicosomatica), differenziandosi così dalla patogenesi dell’isteria (➔). In un successivo momento Freud formula l’ipotesi fondamentale che l’i. possa essere inserita anche ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] attacchi di panico (DAP), che è un disturbo di origine ansiosa. La descrizione del suo quadro clinico compare già nell'Isteria di Ippocrate (5°-4° secolo a.C.) e in altri classici. Descrizioni del fenomeno si ritrovano nella letteratura scientifica ...
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Mania
Adolfo Pazzagli
Il termine mania (dalla radice greca μαν- del verbo μαίνομαι, "smaniare, essere pazzo") era usato un tempo nel linguaggio medico per indicare vari tipi di affezioni psichiche ed [...] (disturbo mentale acuto con febbre), alla melanconia (che includeva tutte le alterazioni mentali croniche), all'epilessia, all'isteria e alla 'malattia degli sciti', una forma analoga al travestitismo. Abbastanza simile, a distanza di secoli, la ...
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Vertigine
Renato Grasso
Francesco Lacquaniti
Bruno Callieri
Con il termine vertigine (dal latino vertigo, "capogiro", derivato di vertere, "volgere") si intende una sensazione illusoria di rotazione [...] della sensibilità specifica. Le cause di tipo psicologico sono date principalmente da ansia, panico, agorafobia e isteria. Le vertigini possono manifestarsi pure in soggetti sani in condizioni fisiologiche o parafisiologiche, come nel cosiddetto mal ...
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È una gommoresina che viene fornita da alcune specie asiatiche del gen. Ferula della famiglia delle Ombrellifere. La più importante è la Ferula asafoetida L., che vive nella Persia orientale e nel Turkestān: [...] (6-7%).
L'asa fetida, analogamente ad altre droghe d'ingrato odore, è stata usata sin dall'antichità come sedativo nell'isteria e negli stati di eccitamento psico-motorio. È ricordata infatti da Dioscoride, da Plinio e da Avicenna; ma il primo che ...
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psicoterapia
Luigi Scoppola
La psicoterapia è un insieme di metodi e di tecniche psicologiche per la cura della patologia mentale. Nel tempo e nella evoluzione dei modelli, ha trovato vaste applicazioni [...] tornò a Vienna per iniziare con Joseph Breuer la sperimentazione del trattamento. Da Charcot Freud riprese il concetto di isteria traumatica (➔ trauma psichico); in seguito però avrebbe preso decisamente le distanze dall’ipnosi e da ogni tipo di cura ...
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SONNAMBULISMO (dal lat. somnus "sonno" e ambulo "cammino")
Vittorio Challiol
Consiste nella persistenza, durante il sonno, dell'attività automatica, in misura tale da permettere all'individuo che ne [...] (v. ipnotismo). La cura deve essere prima di tutto causale, diretta cioè a modificare lo stato morboso abituale (isteria, epilessia, ecc.) da cui l'individuo sonnambulo è affetto. Durante l'attacco, bisogna evitare stimoli forti che risveglino ...
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isteria
isterìa s. f. [der. di isterico]. – In medicina e psichiatria, forma di nevrosi (detta anche isterismo) caratterizzata da varî disturbi psichici e da sintomi sensoriali e motorî (stati depressivi e di angoscia, accessi nervosi, delirio,...
isterico
istèrico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo histerĭcus, gr. ὑστερικός, der. di ὑστέρα «utero»] (pl. m. -ci). – Di isterismo, provocato da isterismo: carattere i.; avere una crisi i.; sintomi i.; manifestazioni i.; paralisi isterica....