Pittrice greca, figlia di Timone egiziano, visse al tempo di Alessandro il Grande e dipinse un quadro della battaglia d'Isso, poi portato a Roma da Vespasiano (da questo quadro, secondo alcuni, deriva [...] il mosaico pompeiano della Battaglia d'Alessandro) ...
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Figlia (360 circa-309 a. C.) di Artabazo e sposa di Mentore e poi di Memnone di Rodi; dopo la battaglia di Isso (333 a. C.) divenne favorita di Alessandro Magno, cui partorì Eracle. Fu uccisa con il figlio [...] in seguito ad accordi tra Cassandro e Poliperconte ...
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Figlia (4º sec. a. C.) di Dario III, ultimo re di Persia, fu fatta prigioniera, assieme alla madre di egual nome, da Alessandro Magno vincitore a Isso (333 a. C.): fu sposata poi da Alessandro, benché [...] questi fosse già (327) sposo di Rossane. Morto Alessandro (323), fu uccisa da Perdicca ...
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Generale macedone (400-330 a. C. circa). Già Filippo II aveva sperimentato le sue non comuni capacità di stratego in una vittoriosa campagna contro i Dardani (356) e poi nel primo tentativo macedone di [...] sua grande abilità di generale, contribuendo in modo decisivo alle grandi vittorie dei Macedoni sui Persiani al Granico (334), a Isso (333) e a Gaugamela (331). P. cercò poi di opporsi agli atteggiamenti dispotici assunti da Alessandro e per questo ...
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Dario III
Re persiano, ultimo sovrano della dinastia achemenide (n. 380 ca.-m. 330). Succedette nel 335 al padre Artaserse III, uccise l’eunuco Bagoa che aveva avvelenato il padre e il fratello. Battuto [...] da Alessandro nelle battaglie campali di Isso (333) e di Arbela (331), si rifugiò nelle province orientali. Mentre tentava di riunire un esercito per la riscossa, fu ucciso da Besso (330). ...
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Tiranno di Salamina di Cipro (351-332 a. C); occupò il trono di Evagora II, e riuscì a sostenervisi contro i tentativi ateniesi di ricondurre Evagora; poi si accordò con i Persiani (344), che gli lasciarono [...] il trono. Dopo la battaglia di Isso (333), si sottomise ad Alessandro Magno, con la flotta del quale cooperò alla presa di Tiro. ...
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Poeta portoghese (Lisbona 1928 - ivi 1953). Surrealista, espresse la coscienza della solitudine e l'ossessione della morte in un linguaggio scarno, ironico e irriverente, attingendo immagini al mondo dell'esoterismo. [...] La sua opera poetica è raccolta nei volumi Ossóptico, Erro próprio (entrambi scritti nel 1949, ma pubbl. nel 1952), Isso-ontem-único (1953) e nei postumi A verticalidade e a chave (1956), Exercício sobre o sonho e a vigília de Alfred Jarry (1958), O ...
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Novelliere giapponese (n. Tokyo 1892 - m. 1927). Fece parte del gruppo dei neo-intellettuali capeggiato da Natsume Sōseki. Il 24 luglio 1927 si avvelenò, descrivendo in una lettera diretta agli amici lo [...] stato d'angoscia del suicida. La novella Hana ("Il naso", 1927) fece molto scalpore. Altre opere: Kappa ("Il mostro acquatico", 1927), Aru ahō no issō ("La vita di un idiota", 1927). ...
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Generale romano (n. 135 o 140 - m. 194); appartenente a famiglia di ordine equestre, entrò a far parte del senato (180 circa), poi (183) fu legato delle Tre Dacie, combattendo con successo contro i barbari, [...] legioni, dopo una prima grave sconfitta subìta dal suo comandante Asellio Emiliano a Cizico (193), fu battuto presso Nicea (194) e presso Isso. Riparò quindi ad Antiochia, da dove tentò di fuggire presso il re dei Parti, ma fu raggiunto e ucciso. ...
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AVALOS, Alfonso d', marchese di Pescara
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Figlio di Iñigo (I) e di Antonella d'Aquino, nacque presumibilmente dopo la metà del sec. XV. Il 1º sett. 1486 fu nominato camerlengo da re Ferdinando I di [...] grande decisione la città occupata dai Francesi: "che facea - dice un anonimo cronista contemporaneo - como lo Grandiavolo, che per isso essere uno indiavolato homo, che se troppo gi steva, disfaceva questa terra" (Una cronaca Napoletana, p. 126). Ma ...
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isso
pron. e agg. [lat. ĭpse]. – Variante ant. di esso, che si trova usata talora nei secoli 13°-14° con i sign. proprî del lat. ipse (cioè «esso, egli stesso, stesso»): isso Signor volse soffrire (Iacopone); che l’uom per se isso Avesse sodisfatto...
issofatto
(ant. 'isso fatto') avv. – Adattamento fonetico pop. della locuz. lat. ipso facto (v.), comune in passato, oggi raro: la morte lo spogliò issofatto di quella purpurea dignità (C. E. Gadda).