Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] , Spitzer, Contini) che dal sociologismo marxista d'ispirazione gramsciana, si esplicò in una serie di interventi , 1979; Il portico della morte, 1988), opere narrative (La divina mimesis, 1975; Amado mio, 1982; Petrolio, 1992, romanzo incompiuto ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] fede: in questa prospettiva deve collocarsi anche l'idea centrale dell'ars lulliana (che L. fa risalire a una ispirazione e vocazione divina) che vuole offrire un metodo di discorso capace, per la sua necessità, di compiere quell'opera di conversione ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] la terra in cui era nato per eseguire l'ordine divino che gli ingiungeva di recarsi lontano. Ma egli si lasciò secondo diversi livelli di ispirazione. La Torah, cioè il Pentateuco, è il testo più vicino alla voce divina; seguono i Profeti e ...
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Romanziere italiano (Vicenza 1842 - ivi 1911). Indagò nelle sue opere il mondo sentimentale e religioso dei protagonisti (Malombra, 1881; Daniele Cortis, 1884; Piccolo mondo antico, 1895, ritenuto il suo [...] i successi dei migliori romanzi, non soltanto per l'ispirazione fondamentale autobiografica che è più o meno propria di tutte ", giacché l'evoluzione gli si palesava come una creazione divina che dura in eterno, sempre più perfezionandosi in sé ...
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Poeta (Firenze 1453 - ivi 1542), fratello di Antonio e Domenico. Fu dapprima della brigata medicea, tenzonò con Lorenzo, scrisse egloghe per la morte di Giuliano (ed. 1482) e sonetti per quella di Simonetta, [...] (Commento di H. B. sopra a più sue canzone et sonetti dello Amore e della Bellezza divina, 1500), e scrisse laudi e canzoni di viva ispirazione religiosa e ascetica; ma continuò anche gli studî letterarî, in particolare della Commedia di Dante, e ...
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Letterato e patriota (Napoli 1823 - ivi 1891). Escluso, a Napoli, dagli uffici pubblici (1849) per le sue tendenze antiborboniche e democratiche, si dedicò per alcuni anni a lavori di traduzione e commento [...] dei Lavori pubblici. Autore di alcune novelle in versi d'ispirazione romantica, di varie opere storiche e di un Vocabolario 1887), è ricordato però soprattutto per il commento alla Divina Commedia (1º ed., 1856), limpido e convincente soprattutto ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] vedere dietro ogni fatto una manifestazione della volontà divina alimentò fortemente la tendenza al simbolismo. W. abolizionista. E sempre al Sud, e in particolare alla Louisiana s’ispirano anche un colorista locale come G.W. Cable, autore di romanzi ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] era diviso l’E. primitivo avevano ciascuna la propria divinità, dall’aspetto animalesco o di pianta o talvolta di Fu’ād Kāmil (1919-1973). Alla tradizione folclorica egiziana s’ispirava il Gruppo di arte contemporanea fondato nel 1946, con Ḥamīd ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] opere significative come il dramma Milost´ Božija («La Grazia divina», 1728) e la Istorija rusiv («Storia del popolo della del secolo e degli anni 1920-30.
Gli scultori traggono ispirazione dalle esperienze artistiche all’estero (A. Sucholit) oppure ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] A ciò si aggiunga la vigorosa campagna d'ispirazione puritana contro ogni forma di spettacolo condotta dalla dimensioni spazio-temporali indefinite, in cui intervengono, ad operare prodigi, divinità pagane: Diana o Giove, Apollo o Giunone e le Arpie. ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
ispirazione
ispirazióne (ant. o letter. inspirazióne; ant. anche spirazióne) s. f. [dal lat. tardo inspiratio -onis, der. di inspirare: v. ispirare]. – 1. a. Intervento di uno spirito divino che, con azione soprannaturale, determina la volontà...