RAGGI X e raggi γ (XXVIII, p. 746)
Maurice DE BROGLIE
Dionisio BEDETTI
Da una ventina d'anni la fisica dei raggi X ha continuato a svilupparsi; sono stati esplorati gli spettri dei diversi elementi [...] focolaio morboso.
Poco si può dire ancora delle azioni terapeutiche delle radiazioni prodotte dal betatrone e degli isotopiradioattivi.
Bibl.: Trattati: E. Milani e A. Grilli, Introduzione allo studio della radiologia medica, Roma 1947; F. Perussia ...
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GOTTA (XVII, p. 588)
Emanuele Djalma VITALI
L'impiego sperimentale degli isotopiradioattivi e un vasto complesso di altre ricerche di ordine biochimico e farmacologico hanno permesso di fare nuova luce [...] sul meccanismo di produzione dell'acido urico, di intravedere nuove possibilità di interpretazione patogenetica della g. e di ampliare le possibilità terapeutiche della malattia. Di fondamentale importanza ...
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Sono i prodotti chimici usati per la distruzione o la limitazione di organismi dannosi ai prodotti agricoli, sia nella fase di produzione sia in quella di conservazione e trasformazione; in questa definizione, [...] o più selettivi e quindi tecnologicamente più validi e più sicuri ecologicamente. L'uso di prodotti marcati con isotopiradioattivi è uno dei principali metodi di studio di questi come di altri metabolismi.
Le preoccupazioni igieniche ed ecologiche ...
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TIROIDE (XXXIII, p. 918; App. II, 11, p. 999)
Cataldo CASSANO
Negli ultimi dieci anni, grazie all'impiego degli isotopiradioattivi dello iodio 131I e 132I), la diagnostica delle tireopatie si è arricchita [...] 'indagine dovrà necessariamente essere estesa a tutto l'organismo.
Anche in campo terapeutico l'introduzione dello iodio radioattivo ha arrecato nuove possibilità: infatti il radioisotopo oltre che nella terapia delle ipertireosi, trova utile impiego ...
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Sono sostanze diverse tra loro per provenienza, per costituzione chimica e per meccanismo di azione: aventi però tutte in comune la proprietà di inibire la tiroide, specie se iperfunzionante. Alcune di [...] e permettono il passaggio in circolo dell'ormone (E. De Robertis). Con l'uso, per ora limitatissimo, degli isotopiradioattivi dello iodio si aggiungerebbe anche la possibilità di una irradiazione interna della tiroide, nella quale lo iodio stesso ...
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Biochimico e farmacologo, nato a New York il 30 maggio 1912; direttore dal 1956 delle sezione di farmacologia del Laboratorio di scienze cliniche del National Institute of Mental Health di Bethesda (Maryland, [...] la serotonina e l'istamina, delle quali ha indagato l'attività fisiologica e il metabolismo mediante la tecnica degli isotopiradioattivi; la biosintesi e le funzioni della melanotonina a livello dell'ipofisi e il meccanismo d'azione di alcuni ormoni ...
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Fisico, nato a Johannesburg, Repubblica Sudafricana, il 23 febbraio 1924. Lettore di Fisica nell'università di Città del Capo e supervisore alla isotopoterapia nel dipartimento di Radiologia del locale [...] di Fisica della Tufts University. Interessato nell'ospedale sudafricano ai problemi pratici della terapia anticancerosa con isotopiradioattivi, orientò i suoi studi alla ricerca di metodi matematici al fine di migliorare i relativi dosaggi ...
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Il complesso di conoscenze, ricerche e tecniche (sperimentali, diagnostiche e terapeutiche) che riguardano l'impiego di energia nucleare, e segnatamente di radioisotopi, nelle indagini biologico-mediche. [...] con cui viene a contatto e non dalle loro proprietà nucleari. Ne deriva che la somministrazione di isotopi, stabili e radioattivi, usati come tali o incorporati in composti organici (sostanze marcate o labellate), permette di indurre, in radicali ...
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In fisica, l’antiparticella dell’elettrone, detta anche in passato elettrone positivo; fu scoperta da C.D. Anderson nel 1932 in una fotografia di tracce di raggi cosmici in camera di Wilson, ma la sua [...] , Paul Adrien Maurice). Il p. è osservato, oltre che come particella secondaria nella radiazione cosmica, nel decadimento di isotopi artificiali radioattivi β+, e nelle coppie elettrone-p. prodotte da raggi γ di energia superiore a 1,02 MeV, cioè a ...
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RADIOCHIMICA
Moise HAISSINSKY
Paolo SPINEDI
La r. tratta dei varî fenomeni connessi coi processi e con le radiazioni nucleari. Nel passato però si designava con questo termine lo studio delle azioni [...] nel 1935 a Londra l'effetto che porta il loro nome e su cui si basa un metodo di separazione degli isotopiradioattivi dalla sostanza madre inattiva.
Una scoperta spettacolare dovuta alla r. è quella della fissione dell'uranio, realizzata da O. Hahn ...
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isotopo
iṡòtopo s. m. [dall’ingl. isotope (comp. di iso- e gr. τόπος «luogo»), termine coniato nel 1913 dal chimico e fisico ingl. F. Soddy]. – In chimica fisica, nome con cui vengono indicati atomi appartenenti allo stesso elemento, con uguale...
radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...