La nascita della lingua italiana
Luca Serianni
Quando parliamo di nascita e di morte di una lingua, ricorriamo a metafore non sempre pertinenti. A rigore, una lingua muore solo quando si spegne l’ultimo [...] parlante del dalmatico, una lingua romanza ancora parzialmente in uso nell’IsoladiVeglia in epoca moderna, morì nel 1898; adottando criteri analoghi, possiamo dire che il manx (Isoladi Man) si è spento nel 1974, il cupeño (California) nel 1987 ...
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CIOTTA (de), Giovanni
Sergio Cella
Nacque a Fiume il 24 apr. 1824 da Lorenzo, ricco commerciante, e da Luisa Adamich, figlia dell'industriale e politico Andrea Lodovico. Compì gli studi nel locale ginnasio [...] '84 a dimettersi per una questione annonaria (introduzione nel comune di cacciagione dall'isoladiVeglia). Fu rieletto e poco dopo proclamato cittadino onorario. Durante l'epidemia di colera dell'86 si prodigò per alleviare le sofferenze dei colpiti ...
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di Loris Zanatta
Vista da lontano, l’America Latina gode di ottima salute. Merita perciò l’aura di regione emergente che da tempo l’avvolge. Nemmeno la tremenda crisi che da anni ha messo in ginocchio [...] ciò, ciliegina sulla torta, veglia la fitta rete dell’integrazione latinoamericana, ossia il denso labirinto di sigle che lega con mille
La politica diisolamentodi Cuba è anacronistica: lo ha fatto capire Barack Obama, poco prima di stringere la ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] costiere della Dalmazia e sulle isole dell'Adriatico: Zara, Spalato, Traù, Ragusa, Ossero, Arbe, Veglia erano ormai in loro parte della Tracia con Adrianopoli, le isoledi Samotracia, di Cos, di Lesbo, di Samo e di Chio e l'alta sovranità su tutti ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] , il principio feudale non fu superato. Tra rivolte e sedizioni, tra alternative di sottomissioni e ribellioni, città e isole (Zara, Spalato, Traù, Belgrado, Arbe, Veglia), quando ancora Almissa, Cattaro e Ragusa non erano state tocche dal dominio ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] ital., 1915; A. Cossu, L'isoladi Sardegna. Saggio monografico di geografia fisica e di antropogeografia, 2ª ed., Milano 1916; assistere il defunto per tutto il giorno e vegliarlo nella notte. Ma la veglia (su bizadorzu) deve essere fatta dai soli ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] rovine di città come Lato (oggi Goulás) nell'isoladi Creta, di Melos che prese il posto di Phylakopi, di Egina, di Atene, di Tebe casa privata. Di notte non vi è illuminazione: i nottambuli sono rari e anche in casa raramente si veglia.
La polis in ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] diffusa nella penisola indiana fra le tribù dravidiche e nell'isoladi Ceylon, in forma più o meno sporadica appare fra alcune cui i futuri sposi appartenevano. La famiglia, finalmente, vegliava affinché nessun membro ne violasse l'onore. Se una ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] A. si ritirò in Mitilene nell'isoladi Lesbo. Due anni dopo fu chiamato da Filippo di Macedonia per l'educazione del figlio i cosiddetti Parva naturalia, una serie di brevi trattati sulla sensazione, sulla memoria, sulla veglia, sul sonno e i sogni, ...
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Occorre anzitutto definire esattamente l'estensione del termine. Con esso si vuole indicare, nel presente articolo, non solo una forma di pensiero religioso-filosofico, ma anche un complesso di istituzioni [...] incomprensibile; quando l'universo si dissolve, esso solo veglia, e risveglia, cominciando dallo spazio, tutto questo universo. di magia; e i Rākṣas malefici e astuti, posti dall'epopea nell'isoladi Lanka e nemici di Rāma; e i Pis̄āca assetati di ...
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veglioto
vegliòto agg. e s. m. (f. -a). – Di Véglia, isola (e capoluogo dell’isola) dell’Adriatico settentr., situata nel golfo del Quarnaro tra la costa croata e l’isola di Cherso (il nome croato è Krk): i monumenti v. del periodo veneziano,...
dalmatico
dalmàtico agg. [dal lat. Dalmatĭcus, gr. Δαλματικός] (pl. m. -ci). – Della Dalmazia (è forma meno com., con senso generico, di dalmata). In partic., lingua d., e più spesso il dalmatico, come s. m., antica lingua neolatina che, parlata...