Forse dall’arabo Ḥashīshiyya «dediti al hashīsh», è la denominazione occidentale di una setta musulmana estremista e terrorista con cui vennero a contatto i crociati in Siria nel 12° e 13° secolo.
Diramazione [...] degli eretici ismailiti, si impiantarono sulla fine dell’11° sec. in Persia, ciecamente obbedienti agli ordini di un loro capo politico-religioso (‘Veglio della Montagna’ o ‘Gran Maestro degli A.’), seminando il terrore con una serie di attentati e ...
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sciiti Minoranze islamiche (dall’arabo shī‛at ‛Alī, «la fazione di ‛Alī»). La loro origine risale alla morte del Profeta (632). Sono divisi in tre grandi nuclei: zaiditi, che rappresentano l’indirizzo [...] fondare Stati e dinastie proprie, tra cui (1591) quella degli Imām di Ṣan‘ā’ nello Yemen (deposta nel 1962). Gli ismailiti ebbero i loro regni con la dinastia dei Fatimidi (Egitto e Africa settentrionale, 909-1171), con quella di Alamūt nella Persia ...
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Discendente (700-765 d. C.) da ‛Alī e Fāṭima figlia di Maometto, e sesto della serie di imām riconosciuti dagli sciiti quali legittimi successori di ‛Alī. La maggioranza degli sciiti riconosce quale imām [...] suo successore il figlio Mūsà al-Kāẓim, mentre gli estremisti ismailiti riconoscono l'altro suo figlio Ismā ‛īl da cui prendono il nome. ...
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'S Centro costiero della Siria, nel paese degli Alawiti, 35 km a SE di Laodicea. Conta 1500 ab. (due terzi musulmani e un terzo cristiani) ed è noto per i suoi bei giardini. Nei dintorni si coltivano olivi [...] e gelsi. Una strada lo collega ad Hama (100 km) passando per alcune località popolate tuttora da Ismailiti. Ricalca un antico centro fenicio, detto Balanea (per i suoi bagni) dai Romani e dai Bizantini (nei sec. 1°-3° d. C. si chiamò invece Leucas), ...
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al-Tusi, Nasir al-Din (Muhammad ibn Muhammad ibn al-Hasan al-Tusi)
al-Ṭūsī, Naṣīr al-Dīn
(Muḥammad ibn Muḥammad ibn al-Ḥasan al-Ṭūsī) Scienziato, filosofo e teologo musulmano persiano (Ṭūs, 1201 - [...] . La teologia vi è distinta dalla metafisica, che è filosofia prima, e l’opera è considerabile come una summa della teologia ismailita. Di grande importanza in teologia è però anche Tagrīd al-‛aqā’id («Estrazione degli articoli di fede»), dove in sei ...
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. Setta religiosa d'origine musulmana, la quale, venuta in Siria dall'Egitto dove era sorta dapprima, ha costituito, soprattutto nel Libano e nella regione a SE. di Damasco (Ḥaurān), dei gruppi con carattere [...] il dominio dei califfi Fāṭimiti (v.) sull'Egitto e sulla Siria, la dottrina formulata dagli Ismā‛īliyyah o Ismailiti (v.), suddivisione degli Sciiti, intorno alla presenza della divinità nelle persone dei califfi ebbe ampio sviluppo e consacrazione ...
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Raffaele Mauriello
In termini geopolitici, il ‘Crescente fertile’ rappresenta l’idea di unire sotto un’unica guida i territori che vanno dalla Palestina all’Iraq compresi, passando per la Transgiordania, [...] ; per numero rappresentano la seconda comunità dopo l’Iran.
In India, gli imamiti sono presenti a Lucknow e nel Deccan, gli ismailiti nel Gujarat e a Bombay.
Infine, i luoghi di sepoltura dei discendenti di Ali e Fatima (gli Imam) e di membri ...
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Raffaele Mauriello
In termini geopolitici, il ‘Crescente fertile’ rappresenta l’idea di unire sotto un’unica guida i territori che vanno dalla Palestina all’Iraq compresi, passando per la Transgiordania, [...] ; per numero rappresentano la seconda comunità dopo l’Iran. In India, gli imamiti sono presenti a Lucknow e nel Deccan, gli ismailiti nel Gujarat e a Bombay. Infine, i luoghi di sepoltura dei discendenti di Ali e Fatima (gli Imam) e di membri ...
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´n Nome di varî personaggi della storia ottomana. Più noto l'architetto turco S. (Cesarea di Cappadocia 1489 - Costantinopoli 1578 o 1588), che svolse, per Solimano il Magnifico, una vastissima attività, [...] della cupola eguaglia quella di S. Sofia. n Fra gli altri personaggi di nome S., si ricordano: Sinān, shaikh degli ismailiti di Siria, il 'vecchio della Montagna', residente a Maṣyāf, nemico e poi alleato di Saladino; Sinān pascià, gran visir sotto ...
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assessino
Enrico Malato
. Nella definizione del Buti, che commenta il passo di If XIX 50 Io stava come 'l frate che confessa / lo perfido assessin, a. - o ‛ assassino ', secondo la forma divenuta poi [...] significato è ancora in stretto legame con l'origine del termine. Com'è noto, gli Assassini erano una setta di ismailiti, i cui membri, sotto l'azione inebriante dello hashish (arabo plur. hašāšīn) commettevano audacissimi misfatti, agli ordini di un ...
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ismailita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Relativo o appartenente a una setta musulmana sciita, il cui gruppo più importante è quello indiano facente capo all’aghà khan, che riconosce come suo imam nascosto Ismail (sec. 8° d. C.), settimo...
agha
aghà ‹aġà› s. m. [turco āghā′ ‹agħà›, propr. agg., «grande»]. – Titolo di riguardo, attribuito nell’Impero ottomano a funzionarî militari e civili della corte sultaniale, estesosi anche in Persia e in India. Più noto in Occidente aghà...