Islamismo
Mohammed Arkoun
sommario: 1. L'Islam nella storia dei nostri giorni. 2. Islam, politica e società. a) La questione dello Stato e l'edificazione nazionale. b) L'economia e la società. c) La [...] in pieno sviluppo.
d) Il fatto religioso
Le linee di ricerca che abbiamo seguito ci hanno fatto incontrare più volte l'islamismo: il fatto religioso s'inserisce così, ogni volta, al suo vero posto nelle attività molteplici di una società. È stato per ...
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Kāfiri (o Nuristani) Società indo-iraniche dell’Hindū Kush, stanziate prevalentemente a O del confine afghano-pakistano: devono il loro nome (arabo kāfir «miscredente») all’avere lungamente mantenuto [...] la loro religione pagana prima di venire a forza convertiti all’islamismo alla fine del 19° secolo. I K. appartengono alla famiglia linguistica shina (himalaiana), avente posizione intermedia fra le lingue iraniche e indiane.
Kāfirista´n è l’antico ...
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Popolazione indonesiana delle regioni centro-meridionali di Sumatra. I R. sono principalmente agricoltori, ma in parte impiegati nelle locali miniere d’oro e d’argento; hanno subito antiche influenze induistiche, [...] di cui sopravvivono tracce nella scrittura e nei resti archeologici. Sono oggi convertiti all’islamismo. ...
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Popolazione indonesiana di lingua malese, stanziata nel Nord di Sumatra. Influenzati da elementi etnici indiani e più tardi anche arabi, ebbero fiorenti commerci con i paesi orientali fino al Giappone [...] e anche con l’Europa. Preservarono a lungo la loro indipendenza contro gli Olandesi. Praticano in maggioranza l’islamismo. ...
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(russo Lezginy) Gruppo di popolazioni di lingua caucasica del Daghestan, suddiviso in numerose frazioni (Dargua, Didoi Lachi, Curini ecc.). Molto sensibili sono gli influssi tatari e persiani nell’abbigliamento, [...] dei tappeti, e soprattutto nella struttura sociale, nel diritto e nella religione, con la generale diffusione dell’islamismo. Estremamente frammentari i dialetti: come lingue generali di comunicazione sono usati l’avaro nelle valli più occidentali ...
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Sara Popolazione di lingua sudanese, costituita da numerosi gruppi (Magingai, M’bai, Lai, Kaba-Ndemi ecc.) sparsi sulle due rive del fiume Chari. I S. sono coltivatori, che fino a tempi piuttosto recenti [...] e freccia). La pesca è attivamente praticata sui fiumi con piroghe e zattere, e mediante grandi reti. L’allevamento, un tempo limitato a polli e capre, si è esteso in seguito ad altri animali. L’islamismo sta subentrando all’antica religione pagana. ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] settentrionale e meridionale. Quest’ultimo fu scritto e parlato nello Yemen da almeno il 1° millennio a.C. sino all’epoca islamica ed è ora estinto, salvo qualche traccia nei dialetti sudarabici di Mahra e Socotra. L’arabo settentrionale, la cui più ...
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Nome (dall’arabo dialettale bedewīn «abitatori della steppa») con cui nel mondo arabo si designano i nomadi delle zone desertiche e semidesertiche, in contrapposizione ai sedentari delle aree coltivate [...] soprattutto l’altopiano centrale della penisola, e cioè il Neged, e il deserto di Siria. La diaspora araba, con l’islamismo, condusse a una fissazione sul terreno di molti gruppi b., e a una loro fusione con le sedentarie società sottomesse. Nell ...
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(o Tartari; russo Tatary) Gruppo etnico di origine turca stanziato nella Russia meridionale, nel Caucaso, in Ucraina, Uzbekistan, Kazakistan, Bielorussia e Iran. Prendono il nome da Tātar, designazione [...] slava: sono passati a vita sedentaria, dedicandosi all’agricoltura e ai commerci e hanno in maggioranza adottato l’islam. In Georgia, nell’Armenia e nell’Azerbaigian si sono caucasizzati più o meno integralmente. Nuclei t. abbastanza importanti ...
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L’uso di mangiare carne cruda, specie in occasione di sacrifici religiosi.
Il mangiare la carne cruda della vittima sacrificale costituisce un caso specifico del sacrificio concepito come comunione; il [...] sacrificato), sia in età moderna nel folclore religioso persistente ai margini del cristianesimo e dell’islamismo dominanti. Riscontri nordafricani moderni di pratiche omofagiche associate a una condizione di esaltazione religiosa possono essere ...
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islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...
islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...