. Dal greco ἄσκησις "esercizio", che originariamente si disse dell'allenamento usato dagli atleti per acquistare le doti corporali necessarie a trionfare nella lotta, e poi, nella fiosofia cinica e stoica, [...] che provenivano da esso, l'ascetismo (penitenze volontarie, digiuno, elemosine, ecc.) s'introdusse e fiorì anche nell'islamismo; il quale, nonostante le prime tendenze ascetiche della predicazione di Maometto alla Mecca sul giudizio universale, aveva ...
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STUCCO (tectorium, albariam opus)
Goffredo BENDINELLI
A. Jahn RUSCONI
È anzitutto l'impasto di calce e pozzolana, miste a polvere di marmo o gesso che si adoperò sino da tempi antichissimi per rivestire [...] , ma potrà facilmente rivivere per le infinite combinazioni ch'essa offre alla plastica e alla pittura.
Nell'arte islamica lo stucco fu assai usato nella decorazione murale, prestandosi agli ornati geometrici e ai forti effetti di chiaroscuro ...
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ZOROASTRISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro), altrimenti detta mazdeismo dal nome della divinità suprema, Ahura Mazda, o anche parsismo, dal nome dei Parsi, i rappresentanti [...] sasanidica e lo zoroastrismo erano sorti insieme, e insieme tramontarono. Fu un tramonto pieno di gloria e di splendore. L'Islām non distrusse lo zoroastrismo, tanto è vero che proprio nei secoli della signoria araba fiorì intorno ai resti del libro ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] concezione si può considerare come profetica; e la stessa cosa si può dire, in maniera anche più recisa, per l'Islām. Come religione derivata sostanzialmente dal giudaismo e dal cristianesimo, il messaggio di Maometto non ha le sue radici nel rituale ...
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Vasto lago dell, Africa centrale nel Sūdān, compreso circa tra 12°20′ e 14°20′ lat. N., e tra 13° e 15°30′ long. E., a 240 m. s. m.
L'esistenza di questo bacino lacustre, non ignorata forse dai geografi [...] , e dalle malattie. La popolazione è costituita da negri sudanesi, Fulbè, Tibbu e Arabi, tutti ormai praticanti l'islamismo. Capoluogo della colonia è Fort Lamy, centro coloniale moderno fondato il 29 maggio 1900 sulla riva destra dello Sciari ...
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MONTALTO, Ludovico
Marco Nicola Miletti
– Nacque a Siracusa da Antonio, barone di Prato e Milocca, e da Maria de Acuña, imparentata col viceré di Sicilia Ferdinando, nella seconda metà del Quattrocento.
Il [...] di quella dei maomettani: tanto che due consilia di Oldrado e di Ludovico Romano avevano ritenuto che l’ebreo convertito all’islamismo, avendo scelto la via meno cattiva, non andasse punito (§ Vos inquam, nn. 1-16, ff. 22r-23r). Il trattato sfiora ...
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Cadavere
Angelo Fiori
Franco Cardini
Il termine latino cadaver (dal verbo cado, "cadere") indicava ogni tipo di corpo senza vita, sia umano sia animale. In italiano invece - per influsso della cultura [...] condivisa nell'ebraismo classico - non, per es., dalla setta dei sadducei - ma fatta propria dal cristianesimo e dall'islamismo. Dall'altra parte, l'idea, prevalente per es. nel mondo classico, che il cadavere appartenga alla sfera del sacro ...
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Scrittura
Francesco Spagna
Il termine scrittura (derivato del latino scribere, "scrivere") è la rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche. L'insieme [...] proteggere la salute fisica in generale o le madri e i neonati al momento del parto o del puerperio. Anche in area islamica i versetti del Corano vengono scritti su striscioline di carta e cuciti in sacchetti o in custodie portate al collo (Cardona ...
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Sudan, Repubblica del
Stato dell’Africa nordorientale. Regione di espansione degli antichi faraoni (➔ Nubia; Kush), il cristianesimo vi si radicò profondamente nel sec. 6° grazie alla predicazione di [...] nei regni di Nobazia, Makuria o Makurra (➔ Dongola) e Alodia. Dal sec. 14° si fece preponderante il dominio arabo e l’islam, già presente da prima del crollo dei regni cristiani, dilagò. Dall’alleanza fra una tribù araba e un popolo nero islamizzato ...
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GIAMBONI, Bono (Bono di Giambono)
Simona Foà
Nacque presumibilmente a Firenze prima del 1240 da Giambono di Vecchio, giudice fiorentino, la cui famiglia apparteneva al "popolo" di S. Martino del Vescovo.
Il [...] alla visione della battaglia fra le virtù e i vizi, che hanno come loro alleate le fedi non cristiane: ebraismo e islamismo. Al termine della battaglia l'autore viene finalmente ammesso come fedele delle virtù: "E dacché [le virtù] m'ebbero benedetto ...
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islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...
islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...