MORI
Giorgio Levi Della Vida
. Con questo nome (derivato dal latino Mauri) gli Spagnoli designarono gl'invasori musulmani che a partire dal 711 occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi [...] origine da una parte al sorgere di una letteratura arabo-cristiana (v. mozarabi), dall'altra a una letteratura arabo-islamico-spagnola, che usa scrittura araba e lingua romanza (v. aljamía). In questa convivenza delle due civiltà l'araba rappresenta ...
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FLORES (A. T., 95-96)
Johannes J. HANRATH
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Isola malese dell'arcipelago della Sonda (Indie Olandesi), tra Sumbava e le isole Solor, bagnata a nord dal Mare della Sonda [...] punti della costa, invece, sotto l'influsso malese, si sono formati piccoli stati con elementi culturali più elevati (islamismo, scrittura, ecc.).
L'alimento principale è costituito dal mais; si coltivano inoltre il miglio, la canna da zucchero ...
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Piccola popolazione eritrea, stabilita nella media valle dell'Anseba e sui monti che la fiancheggiano, con centro in Cheren. È chiamata Bogos dagli Abissini. È caratterizzata dal suo linguaggio, che è [...] all'agricoltura. Rimasti a lungo in un corrotto cristianesimo monofisita o in un semi-paganesimo, sono ora passati all'islamismo o, per opera della benemerita missione di Cheren, al cattolicismo. Sotto la dominazione italiana si mostrano tranquilli e ...
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Piccolo stato himalayano compreso nelle provincie della frontiera di NO. dell'India inglese, tra il 35°15′ e il 37°8′ N. e. il 71°22′ e 74°6′ E. Confina a N. con la catena del Hindu-Kush, a O. col Badakhshan [...] del Gilgit, pur essendo d'origine indoeuropea non appartiene alle lingue prakrite (v. india: Lingue). Vi si professa l'islamismo, ma poiché la conversione è recente, sopravvivono antichi usi e credenze (metempsicosi).
Fertili e coltivati sono i fondo ...
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È la credenza nel fato, che determina una condotta ad essa conforme nella vita. Il fatalismo ha perciò in comune con la religione il sentimento di dipendenza assoluta da una forza suprema che domina l'universo, [...] con l'altra, come dimostrano le interminabili questioni fra i teologi sulla predestinazione, sia nel cristianesimo sia nell'islamismo. Per questo avviene spesso, specialmente tra il volgo e a preferenza nelle classi di quelli che sono più esposti ...
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ḤANBALITI
Carlo Alfonso NALLINO
. Sono i seguaci di quella, tra le quattro scuole (o riti o sistemi) di rituale e diritto riconosciute dai musulmani sunniti (ortodossi), che si fonda sugl'insegnamenti [...] nell'intercessione di questi presso Dio, della parte mistica del ṣūfismo, delle pratiche delle confraternite religiose, e simili usanze o credenze estranee all'islamismo primitivo sono i precipui oggetti della polemica ḥanbalita antica e moderna. ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] La Guerra del Vespro" (Appunti di M. A.), in Siculorum Gymnasium, n. s., II (1949), pp. 295-299; F. Gabrieli, Dal mondo dell'Islàm, Nuovi saggi di storia e civiltà musulmana, Milano-Napoli 1954,pp. 89-91, 106 s., 231 s.; Id., Un secolo di studi arabo ...
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Società multiculturale
Göran Therborn
Origini e usi del concetto
'Multiculturalismo' e 'multiculturale' sono termini coniati di recente, ma i fenomeni che essi designano sono tutt'altro che nuovi. In [...] (fine del XVI secolo) che governava l'India settentrionale - inclusi l'Afghanistan e il Bengala - abolì l'islamismo quale religione di Stato e proclamò l'eguaglianza religiosa. Alla sua corte vennero invitati rappresentanti del cristianesimo, dello ...
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Kung, Hans
Küng, Hans
Teologo svizzero (n. Sursee 1928). Ha studiato a Roma e Parigi ed è stato ordinato sacerdore nel 1954; tre anni dopo ha conseguito il dottorato in teologia con la tesi Rechtfertigung. [...] quella di teologia ecumenica) e del titolo di teologo cattolico. Con Christentum und Weltreligionen. Einführung zum Dialog mit Islam, Hinduismus, Buddhismus (1984, in collab. con J. van Ess, H. von Stietencron, H. Bechert; trad. it. Cristianesimo e ...
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Celebre teologo musulmano, fondatore del sistema ortodosso che da lui prese il nome di ash‛arita. Nacque ad al-Baṣrah (Bassorah) nel 260 èg., 873-874 d. C., e morì a Baghdād nel 324 èg., 936 d. C. Fu seguace [...] , Leida 1891 (dagli Actes du VIII Congr. intern. des Orientalistes 1889); M. Horten, Die philosophischen Systeme der spekulativen Theologen im Islam, Bonn 1912, pp. 500-536 (per al-Ash‛arï), 536-600 (per i suoi seguaci), 523-626 (sunto dell'opuscolo ...
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islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...
islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...