Malaysia
Guido Barbina e Paola Salvatori
(App. IV, ii, p. 377; V, iii, p. 297; v. anche malacca, XXI, p. 978; malesi, stati, App. II, ii, p. 255; malese, federazione, App. III, ii, p. 19)
Geografia [...] nel 1995), presenta una grande varietà di etnie e di culture.
Il 62% (i Bumiputra) è di origine malese e pratica l'islamismo, mentre il resto è di origine cinese (29%, di religione buddhista) e indiana (8%, di religione induista) e di altre etnie ...
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Stato dell'Arabia, situato nell'angolo SO. della penisola, tra 18° 20′ e 12° 35′ lat. N. e tra 42° 18′ e 45° long. E., confinato a N. dal Ḥigiāz, a E. dal territorio praticamente autonomo del deserto ad-Dahnā', [...] ‛ I del 10 (giugno-luglio 631), mandò nello Yemen a fare propaganda musulmana due personaggi per varie ragioni famosi nella storia islamica, Mu‛ādh ibn Giabal e Abū Mūsà al-Ash‛arī, seguiti poi da luogotenenti di Maometto per reggere singole città o ...
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J Movimento religioso teistico dell'India moderna, e organizzazione relativa. Ne fu fondatore Svāmi Dāyānanda Sarasvatī, nato a Tankara nel Kathiavar nel 1824, morto in Ajmer il 30 ottobre 1883. La data [...] religiosità indiana, reagendo contro l'autorità brahmanica e contrapponendosi alle religioni estranee all'India, principalmente Islamismo e Cristianesimo: nazionalismo puritano in religione e tendenze nazionalistiche in politica. Fra i dieci punti ...
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Nome (dall’arabo dialettale bedewīn «abitatori della steppa») con cui nel mondo arabo si designano i nomadi delle zone desertiche e semidesertiche, in contrapposizione ai sedentari delle aree coltivate [...] soprattutto l’altopiano centrale della penisola, e cioè il Neged, e il deserto di Siria. La diaspora araba, con l’islamismo, condusse a una fissazione sul terreno di molti gruppi b., e a una loro fusione con le sedentarie società sottomesse. Nell ...
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KARBALĀ' (A. T., 92)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giuseppe CARACI
' Città dell'‛Irāq sulla riva sinistra dell'Eufrate, in un territorio fertile e ben coltivato, circa 70 km. a S. di Baghdād, dove il 10 muḥarram [...] che dalla Persia si dirigono alla Mecca.
Il carattere preminente che il culto dei martiri ha assunto nella forma sciita dell'islamismo e il posto particolare che tra questi martiri occupa al-Ḥusain hanno poi fatto di Karbalā' il centro di un ...
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KANO (A. T., 109-110-111)
Attilio Mori
Città della colonia britannica della Nigeria (Africa occidentale), posta a 120 lat. N. e 8°30′ long. E., a 100 km. dal confine settentrionale della colonia a 480 [...] origine sembra posteriore al sec. XVI. Conquistata dapprima dal sultano del Bornu e successivamente dai Fulbè che v'introdussero l'islamismo offrì rifugio ai grandi mercanti di Katsena dopo che nei primi del secolo XIX l'Haussa fu invaso e occupato ...
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. È la parola araba hiǵrah ("emigrazione, secessione"), con cui appunto s'indica l'abbandono della Mecca compiuto nel settembre 622 d. C. da Maometto con i suoi compagni, allorché ebbe perduto ogni speranza [...] capo della nuova comunità stringentesi attorno a lui, e in certo senso arbitro della situazione locale medinese (v. maometto; islamismo). Tale anno della "migrazione" (corrispondente dunque al 622 d. C.) fu più tardi scelto, sotto il califfo Omar ...
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Islàm
Francesco Gabrieli
In questa voce, complementare della voce Arabi, ove si tratta della presunta conoscenza che D. poté avere dell'arabo, e del suo atteggiamento verso la scienza e filosofia araba, [...] la questione delle fonti arabo-spagnole della D.C., città del Vaticano 1949; G. Levi Della Vida, Nuova luce sulle fonti islamiche della D.C., in " Al-Andalus " XIV (1949) 377-407; U. Bosco, Contatti della cultura occidentale di D. con la letteratura ...
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Missionario e controversista (Firenze 1243 circa - ivi 1320) domenicano (1267), entrò nel convento di S. Maria Novella a Firenze e poi in quello di S. Caterina a Pisa. Quindi fu inviato da Onorio IV (1286-87) [...] d'Oriente, ancora sconosciuti in Europa. Poco prima di morire scrisse una Improbatio Alcorani, opera di controversia contro l'islamismo, che ebbe grande diffusione anche nell'Impero bizantino, grazie alla traduzione in greco di Demetrio Cidone. ...
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Città dell’Indonesia (1.342.258 ab. nel 2005; 1.770.000 nel 2008, considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale della prov. di Sumatra Meridionale. Importante polo industriale (stabilimenti chimici [...] dell’era volgare; nel Medioevo fu una delle basi principali del commercio arabo nelle Indie Orientali. La progressiva diffusione dell’islamismo nella parte meridionale dell’isola (14°-15° sec.) fece di P. la capitale di un potente sultanato. Nel 1825 ...
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islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...
islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...