'Uthman dan Fodio
‛Uthman dan Fodio
Mistico, filosofo e riformatore islamico fulani (Maratta, Gobir, od. Nigeria centrale, 1754-Sokoto, od. Nigeria settentr., 1817). Membro del clan Fula Toronka del [...] rapida diffusione del jihad di ‛U. in tutta la regione hausa, che entro il 1812 venne conquistata al potere di un impero islamico fulani. ‛U. delegò l’autorità di governo, affidandola al fratello e al figlio, e si ritirò a vita di studio. Abdullah ...
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Muhammad Ture (Askia al-Haij Muhammad Ibn Abi Bakr Ture, detto Askia il Grande)
Muhammad Ture
(Askia al-Haij Muhammad Ibn Abi Bakr Ture, detto Askia il Grande) Sovrano del Songhai (m. 1538). Alla morte [...] (1493). Governò sull’intero Sudan centro-occidentale, riorganizzando l’amministrazione in chiave centralista, patrocinò attivamente l’islam (da cui ottenne legittimazione politica) e incentivò i traffici con Europa e Vicino Oriente. In mancanza di ...
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Nella Chiesa cattolica associazione di fedeli eretta per l’esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione. Le c., i cui membri non pronunciano voti né vivono in comune, sono costituite [...] le può modificare o sopprimere. Hanno uno statuto, un titolo, un nome e una foggia particolare di abiti.
Nell’Islam raggruppamento di fedeli di sesso maschile, che si propongono di vivere una vita religiosa più stretta, riunendosi almeno una volta ...
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Storico dell'islamismo (Gand 1862 - Beirut 1937), gesuita. Insegnò arabo nell'univ. St. Joseph di Beirut dal 1882 fino alla morte, salvo il periodo 1908-19 (nel 1911-14 insegnò arabo al Pontificio istituto [...] i califfi omayyadi. Opere principali: Études sur le règne du calife omayyade Mo'awia I, 1906-08; Fatima et les filles de Mahomet, 1912; Le berceau de l'Islam, 1914; L'Islam: croyances et institutions, 1926; Études sur le siècle des Omayyades, 1931. ...
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Giornalista e scrittore egiziano naturalizzato italiano (n. Cairo 1952). Trasferitosi in Italia per completare gli studi, si è laureato in sociologia presso l'univ. La Sapienza di Roma. Ha collaborato [...] dei rapporti tra mondo arabo e Occidente. Nel 2008 A. si è convertito al cristianesimo. Tra i suoi scritti: Diario dell'Islam (2002), Vincere la paura (2005), Viva Israele (2007), Grazie Gesù (2008), Europa cristiana libera (2009), Maometto e il suo ...
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Terrorismo
Donatella della Porta
Le difficoltà di definizione
Il 21° sec. si è aperto con gli attentati dell’11 settembre 2001 e la guerra contro il terrorismo, lanciata dall’allora presidente americano [...] fondamentaliste è cresciuto con il senso di ingiustizia per quello che è stato da molti percepito come un attacco all’islam da parte di una potenza internazionale (Hafez 2007). In questo contesto, radicalizzazioni vi sono state nel Sud così come nel ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Fra scienza e religione: la 'medicina del Profeta'
Julia Bummel
Fra scienza e religione: la 'medicina del Profeta'
Due sono i significati che si attribuiscono [...] -'l-bādiya); all'interno della seconda egli comprendeva ‒ quale sua forma particolare ‒ la medicina tramandata nei testi della legge religiosa islamica (al-ṭibb al-manqūl fī 'l- šar῾iyyāt), nota come 'medicina del Profeta' (ṭibb al-Nabī, o al-ṭibb al ...
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Ahmadinejad, Mahmud
Aḩmadīnejād, Maḥmūd. – Politico iraniano (n. Arādān 1956), dal giugno 2005 presidente della Repubblica islamica dell’Iran. Di idee politiche fortemente conservatrici, durante gli [...] -2005) ha saputo fare leva su una sapiente miscela di retorica nazionalista, populismo e giustizialismo in nome dell’islam per conquistarsi il sostegno delle moschee, dei pāsdārān (i Guardiani della rivoluzione), e dei basīğ , un corpo paramilitare ...
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sudanesi, Stati
Espressione che indica tutte le realtà politiche venute in essere, in diversi periodi storici, nel «Sudan» inteso come regione geografica (dall’arabo bilad al-Sudan «terra dei neri») [...] all’allevamento e all’agricoltura. L’esperienza storica degli Stati s. termina con la sottrazione della sovranità nel 19°-20° sec. dovuta al colonialismo. L’islam è elemento culturale primario degli Stati s. in termini sia «negativi» (resistenza all ...
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Militare e uomo politico egiziano (n. Il Cairo 1954). Generale, direttore dell'Intelligence militare e dal 2012 comandante in capo delle forze armate, dopo la rivoluzione del 2011 a seguito della quale [...] del nuovo governo guidato da El Beblawi, è considerato uomo molto devoto all'Islam, fautore della centralità dell'esercito e vicino alle posizioni dell'Islam moderato; promosso mushir (feldmaresciallo) dal presidente ad interim Mansur, nel marzo 2014 ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...