'Abd al-Mu'min
‛Abd al-Mu’min
Fondatore della dinastia berbera musulmana degli Almohadi (Tilimsan 1094-Sala 1163). Seguace del mahdi («messia») berbero Ibn Tumart, divenne, alla morte di questi, capo [...] delle tribù che avevano aderito al suo movimento di riforma religiosa dell’islam. Rovesciati gli Almoravidi (presa di Marrakech, 1147), si proclamò califfo di un impero esteso su tutta l’Africa settentrionale, dall’Atlantico alla Grande Sirte, e su ...
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sunna In arabo, consuetudine, modo abituale di comportarsi, tradizione.
In particolare, la consuetudine di Maometto nelle varie circostanze della vita, che, salvo casi eccezionali, ha valore di norma per [...] i credenti ed è proposta loro come esempio da imitare.
I sunniti sono gli ortodossi dell’islam e ne costituiscono la maggioranza (oltre il 90%). Assunsero tale nome sin dalla metà del 1° sec. dell’egira, in opposizione agli sciiti e ai kharigiti per ...
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(ar. Banū Lakhm) Tribù araba, stanziatasi tra il 300 e il 600 d.C. in Mesopotamia dove diede vita a un regno con capitale al-Ḥīra. Vassalli dei Sasanidi, i L. furono un elemento politico-militare e culturale [...] dominante nei 3 secoli che precedettero la nascita dell’Islam. ...
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Penisola posta nella parte sud-occidentale dell'Asia fra 34° 30′ e 12° 45′ lat. Nord e 32° 30′ e 60° long. Est. Come regione naturale, l'Arabia dovrebbe includere anche il Sinai, la Siria e parte della [...] Abbastanza versato nella lingua araba e nella legge e nel costume islamico, le sue relazioni di Gedda e della Mecca, le note inalterato il costume della razzia (ghazw), che pure l'Islām condanna in nome della fratellanza di tutti i credenti. Non ...
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Teologo e riformatore religioso egiziano (1849-1905), tra i maggiori rappresentanti del modernismo islamico. Nel 1882, dopo essere stato espulso dall'Egitto, fondò a Parigi, insieme al suo maestro Giamāl [...] panislamica; tornato in patria, venne nominato supremo muftī. Il suo programma, basato sul ritorno alla semplicità dell'Islam delle origini, sull'esame diretto delle fonti della religione e sull'affermazione di non contraddizione tra il Corano e ...
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GOLDZIHER, Ignácz
Giorgio Levi Della Vida
Insigne islamista, nato a Székesfehérvár in Ungheria il 22 giugno 1850, morto a Budapest il 13 novembre 1921. Oltre all'istruzione tradizionale ebraica, ricevette [...] Philologie, voll. 2 (Leida 1896-99); Le livre de Mohammed ibn Toumert, Mahdi des Almohades (Algeri 1902); Die Religion des Islams e Die islam. u. die jüd. Philosophie, in Die Kultur d. Gegenwart di P. Hinneberg, I, 3 e I, 5 (Lipsia 1906 e 1909, 3ª ed ...
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moro
Popolazioni musulmane delle Filippine, di origine maleo-polinesiana, migrate dall’isola di Taiwan. Sono il gruppo non cristiano più numeroso nelle Filippine. Il nome fu loro dato dagli spagnoli [...] come sinonimo di musulmani. Vivono principalmente a Mindanao, Manila, Davao e Cebu. La conversione all’islam cominciò nel 13° sec., favorita dal commercio fra le regioni malesiana e indonesiana. Fra il 16° e il 19° sec. i m. subirono la dominazione ...
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Teodoro Abu Qurra
Teodoro Abū Qurra
Teologo cristiano siriaco (Emessa 740 - m. 820). Fu vescovo melchita di Ḥarrān. Le sue opere teologiche (è fra i primi cristiani a scrivere in arabo, ma scrisse anche [...] in greco e in siriaco) insistono sulla difesa del cristianesimo: oltre l’islam la sua polemica è rivolta anche contro manicheismo e mazdeismo. Importanti sono i trattati su «La difesa delle icone», opera in parte dipendente da Giovanni Damasceno, e ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] dei codici. Nel sec. 10° ad al-Ṣābi᾽ (Tuḥfat al-umarā᾽) si deve un raro accenno alla costruzione di p. nelle fonti islamiche: egli elenca tre categorie di grandi p., in ferro, in legno e in legno rivestito di metallo (mulabbas).Per questa sua natura ...
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Archeologo e orientalista (Char´kov 1895 - Budapest 1979), prof. all'univ. di Aix-en-Provence, membro dell'Institut de France (1965). Ha scavato in molte località dell'Iraq, dell'Iran e dell'Afghānistān. [...] Tra le opere: Bégram. Recherches ... sur les Kouchans (1946); L'Iran, des origines à l'Islam (1951); Iran. Parthes et Sassanides (1962; trad. it. 1962); Tchoga Zambel (Dur-Untash) (3 voll., 1966- 68); L'Iran et la migration des Indo-Aryens et des ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...