La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Tecnologia della chimica
Ahmad Y. al-Hassan
Tecnologia della chimica
Le fonti sulla tecnologia chimica araba
Le origini [...] /1283) e al-Dimašqī (m. 728/1327), o nei libri di geografi islamici, come al-Maqdisī (attivo nel 375/985), al-Iṣṭaḫrī (attivo nel 339/ ǧabrī. Esso fu realizzato in Persia nei primi tempi dell'Islam (VII sec.), ma la maggior parte di esso fu prodotto ...
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RIBĀṬ
M. Bernardini
Termine arabo (pl. rubūṭ) con cui venivano indicate, durante il Medioevo islamico, le funzioni svolte da diversi tipi di edifici.Malgrado i molteplici tentativi di offrire una definizione [...] (Kiyani, Kleiss, 1983-1989, I, p. 243).Un discorso a sé stante dev'essere fatto per alcuni r. destinati, nell'Oriente islamico, a funzioni politico-devozionali: le fonti riferiscono di r. a Baghdad nel corso del sec. 10° (Jawād, 1954; Chabbi, 1974, p ...
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L’islamismo oggi
Alberto Ventura
L’ultimo decennio del 20° sec. ha evidenziato i limiti e le crisi dell’islamismo militante, sia dal punto di vista ideologico sia sotto il profilo dell’azione politica. [...] che l’ha condotto all’esilio in Europa), hanno persino messo in dubbio che vi sia reale distinzione fra islamismo radicale e islamismo moderato, sostenendo che fra queste due tendenze vi è una semplice diversità di intensità, e non di genere. In ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] al fondatore provengono da fonti avverse e sono in parte errati); J. H. Mordtmann, Ibn Rashīd e Ibn Sa‛ūd, in Enc. de l'Islām, ed. fr., II (1918), pp. 432-434 e 440-443; R. W. van Diffelen, De leer der Wahhabieten, Leida 1927 (diss.); C. Ritter ...
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OMAYYADI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ernst KUHNEL
. Forma europeizzata del nome arabo Banū Umayyah "i figli (discendenti) di Umayyah" (che è l'eponimo di una delle principali famiglie della tribù dei [...] fu elevato al califfato; egli era stato, a dir vero, il solo membro di quella famiglia che si fosse convertito per tempo all'Islām ed era per di più genero di Maometto; ma senza dubbio valse a farlo preferire ad altri candidati la sua pertinenza al ...
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Costantino e Costantinopoli sotto Mehmed II
L’eredità costantiniana dopo la conquista ottomana di Costantinopoli
Anna Calia
Il 29 maggio 1453 segna la caduta di un impero e l’atto di fondazione di un [...] di usare il greco negli scambi con ortodossi e latini è una pratica in uso da tempo anche in altre cancellerie islamiche, ma solo con Mehmed essa si attesta con regolarità ed è sostenuta da un preciso richiamo all’eredità bizantina nelle titolature7 ...
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Mamadu, Lamine Drame (Muhammad al-Amin)
Mamadu, Lamine Drame
(Muhammad al-Amin) Riformatore islamico del Senegambia (Goundiourou, od. Mali, 1830 ca.-Toubacouta, Senegal, 1887). Ritornato verso il 1878 [...] dal pellegrinaggio alla Mecca e da anni di soggiorno in Oriente, predicò una versione di islam riformato ispirata alla scuola Tijaniyya e ad al-Hajj Umar Tall, denunciando le imposizioni francesi. Nel 1885 lanciò un jihad, sottomise il regno Tekrur ...
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Popolazione di lingua mande della Costa d’Avorio nord-orientale. Dediti usualmente all’agricoltura (miglio, ignami), hanno sviluppato una notevole attività di commercio itinerante. Organizzati in gruppi [...] di discendenza patrilineari, occupano abitazioni d’argilla con tetto a terrazza. La religione ha subito fortemente l’influsso dell’Islam. ...
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russo-afghana, guerra
Conflitto che oppose i mujahidin afghani all’Unione Sovietica tra il dicembre 1979 e l’aprile 1989. Nell’aprile 1978, dopo l’arresto e l’omicidio di alcuni leader comunisti afghani, [...] invio di missili Stinger consentiva di contrastare efficacemente l’aviazione sovietica, mentre anche il Pakistan continuava a sostenere gli islamisti. A sua volta il governo afghano, ora nelle mani di Zia-ul-Haq, attenuava la lotta contro i mujahidin ...
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kalam
kalām
Termine arabo che significa letteral. «discorso», «parola» e, da solo o nella locuz. ‛ilm al-kalām «scienza della parola» o «del discorso», indica la teologia islamica, nelle sue varie scuole [...] in gran parte dall’incontro con le confessioni con cui l’Islam fu da subito a contatto: quella ebraica, e poi quelle esse si conforma la teologia adottata rispettivamente dallo sciismo e dall’Islam sunnita. Il k. fu sempre in stretto contatto, non ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...