Con il termine jihadismo si fa tradizionalmente riferimento al macrofenomeno del fondamentalismo islamico che, attraverso una multiforme costellazione di soggetti e raggruppamenti, promuove il ‘jihad’ [...] più volte il debole esercito di un Iraq profondamente diviso dalle politiche settarie del premier sciita Nuri al-Maliki, fino alla proclamazione del califfato islamico a cavallo tra lo Stato iracheno e la Siria. I nuovi scenari mettono in guardia ...
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(H̱omeyn·i, Rūḥ Allāh Mūsav·i)
Capo religioso iraniano sciita, nato a Khomein il 17 maggio 1900 (secondo altre fonti il 24 settembre 1902), morto a Teherān il 3 giugno 1989. Terminata la scuola secondaria, [...] Baieri, seguendolo poi all'università coranica di Qumm dove si specializzò in etica e giurisprudenza islamica. Dopo la morte del supremo leader religioso sciita Borūǧerdī (1960), K. entrò a pieno titolo nella politica guidando l'opposizione allo scià ...
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ZOROASTRISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro), altrimenti detta mazdeismo dal nome della divinità suprema, Ahura Mazda, o anche parsismo, dal nome dei Parsi, i rappresentanti [...] tramontarono. Fu un tramonto pieno di gloria e di splendore. L'Islām non distrusse lo zoroastrismo, tanto è vero che proprio nei secoli , e che finì con nazionalizzare anche l'Islām nella forma sciita.
Le invasioni mongoliche in Persia segnarono per ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] ) si spinsero in pieno ‛Irāq, saccheggiando la città santa sciita di Kerbelā', trucidandone gran numero d'abitanti e demolendovi la errati); J. H. Mordtmann, Ibn Rashīd e Ibn Sa‛ūd, in Enc. de l'Islām, ed. fr., II (1918), pp. 432-434 e 440-443; R. W. ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] cucine per i poveri, ospedali, bagni).Anche in ambito sciita, dove la morte e il martirio hanno avuto da sempre . 473-488; I. Goldziher, On the Veneration of the Dead in Paganism and Islam, in Muslim Studies, a cura di S.M. Stern, Albany 1977, pp. ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] Questa fu la prima traduzione da una lingua in un'altra nell'Islam". Anche se è poco probabile che il testo di al-Nadīm possa l'astronomia e la medicina, sarebbe stato amico del sesto Imam sciita Ja'far al-Ṣādiq. Dopo un lungo periodo passato a ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] pubblica (dār al-'ilm, casa della scienza) nacque nel mondo islamico all'inizio del sec. 10°, solo dopo che l'istituto alla propaganda antisunnita: quello di Tripoli, fondato dalla famiglia sciita dei Banū ῾Ammār; quello di Gerusalemme, fondato dai ...
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Sacerdoti
Enzo Pace
Definizione
In termini molto generali i sacerdoti costituiscono un gruppo di persone specializzate nel trattare la sfera del sacro. È la destinazione sociale delle cose sacre, infatti, [...] in cose sacre che, entro certi limiti, possono essere accomunati ai sacerdoti.
Se nella tradizione dell'Islam sunnita non esiste un clero, nel ramo sciita troviamo al contrario un vero e proprio ceto di professionisti del sacro che si è formato per ...
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imam
(ar. «duce, guida») Nell’islam classico, il capo spirituale supremo dopo la morte di Maometto. In tal senso, i. (➔ ) in ambito sunnita ha finito per significare soprattutto la suprema autorità politica, [...] progenie, fino a un’epoca storica che differisce per le diverse sette. Nell’uso corrente, per i sunniti, i. è anche il direttore della preghiera e il capo della moschea, mentre gli sciiti riservano tale titolo solo alle più alte autorità religiose. ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] interpretare, costituisce una cornice di riferimento comune anche con il ramo sciita. Esiste allora una versione ufficiale dell'Islam che tende a contrapporsi a tutte le forme dell'Islam popolare da un lato e alla radicalità delle vie mistiche dell ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...