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(I, p. 711; App. I, p. 56; II, i, p. 67; III, i, p. 35; IV, i, p. 48; V, i, p. 61)
Geografia umana ed economica di Anna Bordoni
Popolazione
Il quadro demografico risulta fortemente condizionato dalle [...] alcune città settentrionali da parte dei guerriglieri di Jamiat-i Islāmī (Associazione islamica) sotto il comando del tagiko A.S. Mas‚ud Mas‚ud e del generale A.K. Khalili del partito sciita in ottobre e novembre, ma i Ṭālibān respinsero con successo ...
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di Albertina Migliaccio
Stato dell'Asia sud-occidentale. La situazione politica estremamente incerta in cui versa il Paese, occupato da una forza internazionale sotto il comando degli Stati Uniti, non [...] , quello a Naǧaf (agosto) che causò la morte di M. Baqir al-Hakīm, leader del principale partito sciita - il Consiglio supremo della rivoluzione islamica in ̔Irāq - e di 125 suoi seguaci. Nel corso del 2004 gli atti terroristici si intensificarono ...
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Stato dell'Arabia, situato nell'angolo SO. della penisola, tra 18° 20′ e 12° 35′ lat. N. e tra 42° 18′ e 45° long. E., confinato a N. dal Ḥigiāz, a E. dal territorio praticamente autonomo del deserto ad-Dahnā', [...] musulmana due personaggi per varie ragioni famosi nella storia islamica, Mu‛ādh ibn Giabal e Abū Mūsà al-Ash 387 eg., 861-997), nel cui periodo di tempo l'eresia sciita fece la prima apparizione nello Yemen sotto la forma estremista dei Cármati ...
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Vedi Libano dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Libano incarna la frammentazione politica, religiosa ed etnica che contraddistingue l’area mediorientale. La vita politica libanese è infatti [...] peso demografico e quello politico si registra per la comunità sciita, che ha diritto solo al 21% dei seggi totali libanese, grazie anche al sostegno degli iraniani Guardiani della Rivoluzione islamica e, anche dal punto di vista ideologico, ha punti ...
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Pietro Grilli di Cortona
Con la fine del Novecento crolla definitivamente l’idea che la democrazia sia un tipo di regime politico possibile e praticabile solo nell’area degli stati occidentali, ossia [...] una via di tipo iraniano appare poco probabile, a causa delle differenze sia teoriche sia organizzative tra islam politico sunnita e sciita, è però possibile una deriva di democrazia non liberale con l’assunzione di un’interpretazione letterale della ...
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Lucio Caracciolo
Che cosa è il Medio Oriente? Dove comincia e dove finisce? Domande non retoriche. Nel primo decennio di questo secolo abbiamo assistito infatti al dilatarsi e allo scomporsi di un’area [...] dei volenterosi’ guidata dagli Usa.
Nella regione Assad ha goduto dell’attivo sostegno dell’Iran. La Repubblica Islamica ha cercato di mantenere teso l’arco sciita che va da Teheran alla Beirut di Hezbollah, passando per Damasco. L’Iran ha fornito a ...
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DAMASCO
P. Cuneo
(gr. ΔαμασϰόϚ; lat. Damascus; arabo al-Shāmo Dimashq)
Capitale della Rep. Araba di Siria, situata al margine occidentale del deserto siriano, ai piedi della catena montuosa dell'Antilibano, [...] Elisséeff, 1965, p. 289).Con l'avvento del califfato sciita dei Fatimidi (970-1076), anch'esso con base in 1890, pp. 224-271 (Beirut 19652); R. Hartmann, s.v. Damas, in Enc. Islam, I, 1913, pp. 926-934; K.A.C. Creswell, The Origin of the Cruciform ...
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Vedi Iraq dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
L’Iraq, situato nel cuore del Medio Oriente, è oggi un paese in transizione e in cerca di stabilità, dopo l’invasione degli Stati Uniti e dei loro [...] divisi in vari gruppi ‘confessionali’ di rilievo, fra questi: imamiti, ismailiti, zaiditi e alawiti.
All’interno dell’islam, gli sciiti si caratterizzano per il ruolo ‘speciale’ assegnato ad Ali, cugino e genero del profeta Muhammad, e alla sua ...
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Vedi Palestina dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La determinazione precisa della ‘Palestina’ o ‘Territori palestinesi’ sarà univoca soltanto nel momento in cui il processo politico e diplomatico [...] quadro regionale, passando dal campo del cosiddetto asse sciita, composto da Iran, Hezbollah e dal regime nel campo sociale e religioso, il primo partito palestinese a ispirazione islamica fu Hizb ut-Tahrir, fondato a Gerusalemme nel 1952 da Taqi ...
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Cairo, Il
Margherita Zizi
La prima città del mondo arabo
Capitale dell'Egitto, Il Cairo (in arabo al-Qahira) con i suoi oltre 10 milioni di abitanti è la più grande metropoli del mondo arabo e la seconda [...] fu conquistata nel 969 dal generale Giawhar, della dinastia sciita dei Fatimidi. Egli decise di costruire una nuova capitale seguito una scuola superiore di studi musulmani. È l'università islamica più antica del mondo.
Nel 12° secolo, sotto il ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...