Lucio Caracciolo
Ripensare il mondo. Le provvisorie lezioni dell'11 settembre
11 settembre
Negli Stati Uniti quattro aerei di linea vengono dirottati da terroristi e portati a colpire, in una successione [...] aggiungere i sequestri di cittadini occidentali a Beirut da parte della Jihad islamica e gli attentati con le autobomba delle squadre vicine al movimento radicale sciita degli Hezbollah. Nello stesso periodo ferimenti e omicidi erano compiuti dai ...
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I fondamentalismi nel mondo contemporaneo
Enzo Pace
L’anno terribile
L’attentato dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York può essere considerato, a tutti gli effetti, un evento cerniera [...] , di tendenza radicale e di matrice musulmana sciita. Il movimento si batte contro l’occupazione israeliana sia nel cattolicesimo, sia nella Chiesa anglicana d’Africa così come nell’islam, anche se dal 2005 a guidare la preghiera in una moschea di ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] (Saladino), futuro sultano d'Egitto.
L'Egitto, il più grande e il più ricco stato islamico, fu dal 970 al 1171 sede del califfato fatimide, di credo sciita ismailita: alla metà del sec. XII il declino del regime fatimide appariva inarrestabile e l ...
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fondamentalismo
s. m. – Corrente teologica nata all’interno del protestantesimo agli inizi del Novecento; la nozione di f. è utilizzata per classificare tutti quei movimenti che, sorti in altri contesti [...] a Beirut da un gruppo affiliato al movimento sciita libanese Ḥezbollāh (letteralmente «partito di Dio») – avvento dei gruppi salafiti (letteralmente «ritorno ai padri dell’islam o alla prima comunità dei credenti radunata attorno al profeta ...
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Ayyubidi, dinastia
Bruna Soravia
Dinastia fondata da Salāḥ al-Dīn Ibn Ayyūb (Saladino) alla fine del XII sec., giunse alla fine del secolo successivo a dominare, nei suoi diversi rami familiari, l'Egitto [...] lo condusse, nel 1171, a deporre il califfo fatimide sciita e a proclamare il ritorno al sunnismo e alla fedeltà rafforzato da una serie di guerre contro i regimi islamici confinanti, soprattutto contro i Selgiuchidi, che condussero all' ...
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Saladino
Silvia Moretti
Un grande eroe della storia dell’Islam
Saladino è il nome con il quale è conosciuto in Occidente Salah al-Din («integrità della religione»), fondatore della dinastia ayubbide [...] milizie. Al Cairo regnava una dinastia di califfi di fede sciita, i Fatimidi, che non avevano riconosciuto l’autorità del
In realtà Saladino, figura molto significativa nella storia dell’Islam, fu un grande condottiero e un politico abile e misurato ...
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Corasmi
Bruna Soravia
Il termine indicava all'origine una popolazione di stirpe iranica stanziata nel territorio chiamato classicamente 'Chorasmia' (Khwārazm in arabo) lungo il basso corso del fiume [...] Nāsir, che egli intendeva sostituire con un califfo di orientamento sciita, ma i rigori dell'inverno e l'avanzata dei J.-Cl. Garcin, I, Paris 1995, pp. 142-144.
Encyclopédie de l'Islam, 19682, s.v. Djalāl al-Dīn Khwārazm-Shāh (J.A. Boyle), Khwārazm ...
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'Uthman ibn 'Affan
‛Uthman ibn ‛Affan
Califfo rashidun (Taif 579 ca.-Medina 656). Terzo dei califfi successori di Maometto, successe a ‛Umar ibn al-Khattab nel 644. Fra i primi convertiti all’islam, [...] profeta Maometto. È attribuita a lui la redazione del Corano, fino ad allora circolante solo oralmente. Avversato dalla tradizione sciita, che lo accusava di venalità e di nepotismo per aver favorito durante il suo mandato il clan degli Omayyadi, ‛U ...
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Iraq
"La prima vittima della
guerra è la verità"
(Erodoto)
Guerra a Saddam Hussein
di Igor Man e Monica Maggioni
20 marzo
Il presidente degli Stati Uniti George Bush, immediatamente dopo la scadenza dell'ultimatum [...] Shatt al-Arab, subirono un deterioramento dopo la rivoluzione islamica di Khomeini, per il timore che la propaganda integralista di Teheran potesse attecchire tra la maggioranza sciita della popolazione irachena. Baghdad fu indotta a modificare di ...
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ottomano, impero
Stato turco musulmano durato dal 1300 ca. al 1922. «Ottomano» deriva dal turco osmanlï «appartenente a Osman», dal nome di Osman I Ghazi, fondatore della dinastia ottomana e dello Stato. [...] Balcanica, Costantinopoli e due terzi del territorio dell’islam (restarono indipendenti dagli ottomani la Persia, l’ contrasto con i Mamelucchi d’Egitto a sud e con i persiani sciiti a est. A sud la potenza ottomana ottenne un nuovo ingrandimento in ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...