MAMELUCCHI
Ernst KUHNEL
F. G.
Col vocabolo arabo mamālīk (plurale di mamlūk, letter. "posseduto, schiavo", del resto usato anche in tale accezione comune) si designarono quelle milizie turche e circasse [...] Siria (1260) e salvatore dell'Egitto e di tutto l'Islām occidentale dall'invasione tatara, Baibars, che ritolse ai Cristiani gli ristabilimento dell'ortodossia sunnita dopo il regime sciita dei Fāṭimiti si manifesta anzitutto nella preferenza ...
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NUṢAIRĪ
Giorgio Levi Della Vida
Ī Setta musulmana sciita, che, per la sua teologia estremista e le sue pratiche, imbevute di elementi liturgici estranei alla legge islamica, sta quasi al difuori dell'Islām, [...] sciismo, è molto più complesso, e presenta strette analogie con quanto si verifica presso le altre sette estremiste islamiche (v. anche sciiti; ahl-1-ḥaqq; yezīdi).
Il nome di ‛Alawiti, introdotto dall'amministrazione francese nel 1920, fu dovuto al ...
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ṢAFAWIDI
Francesco GABRIELI
AFAWIDI Dinastia musulmana sciita che regnò sulla Persia nei secoli X-XIII eg. (XVI-XVIII d. C.). Le sue origini, che essa faceva addirittura risalire a un ramo degli arabi [...] /1731-1736.
Bibl.: P. M. Sykes, History of Persia, 2ª ed., Londra 1921, II; S. Lane Poole, The mohammadan Dynasties, Londra 1894, pp. 255-56, 259; E. de Zambaur, Manuel de généalogie et chronologie pour l'histoire de l'Islam, Hannover 1927, p. 261. ...
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QÏZÏLBĀSH (in alfabeto turco-latino Kïzïlbaş)
Ettore Rossi
In turco "testa rossa"; soprannome che dall'inizio del sec. XVI appare applicato ai Turcomanni dell'Anatolia orientale e dell'Āzerbāigiān persiano, [...] i Qïzïlbāsh seguaci degli scià ṣafawidi erano imbevuti di dottrine della setta sciita, estremamente eterodossa, degli Ahl-i Ḥaqq (v. II, p. XX sono riassunte da F. W. Hasluck, (Christianity and Islām under the Sultans, Oxford 1929, I, pp. 139-158). ...
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MUKHTĀR
Francesco Gabrieli
. Avventuriero arabo del secolo I dell'ègira (VII d. C.), che nel 66/685, approfittando della guerra civile scoppiata fra i califfi omayyadi di Siria e l'anticaliffo ‛Abd [...] centro di al-Kūfah nel ‛Irāq, stabilendovi una specie di dittatura sciita in nome del figlio di ‛Alī e di una Ḥanafita ( elemento iranico contro gli Arabi conquistatori.
Bibl.: A. Müller, Der Islam in Morgen- und Abendland, I, Berlino 1885, pp. 378- ...
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ZAID IBN ‛ALĪ ZAIN al-‛ĀBIDĪN
Carlo Alfonso Nallino
Famoso agitatore politico-religioso ‛alide, pronipote del quarto califfo ‛Alī (che regnò nel 35-40 eg., 656-661 d. C.), per la linea d'al-Ḥusain, [...] si attribuiscono alcuni scritti fondamentali della setta sciita moderata che da lui viene chiamata zaidita; (1928-1931), voll. 5.
Bibl.: È indicata in R. Strothmann, s. v. Zaid b. ‛Alī, in Encycl. de l'Islām, ed. franc., IV (Leida 1933), pp. 1260-61. ...
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Vedi Libano dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Libano incarna la frammentazione politica, religiosa ed etnica che contraddistingue l’area mediorientale. La vita politica libanese è infatti [...] peso demografico e quello politico si registra per la comunità sciita, che ha diritto solo al 21% dei seggi totali libanese, grazie anche al sostegno degli iraniani Guardiani della Rivoluzione islamica e, anche dal punto di vista ideologico, ha punti ...
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DAMASCO
P. Cuneo
(gr. ΔαμασϰόϚ; lat. Damascus; arabo al-Shāmo Dimashq)
Capitale della Rep. Araba di Siria, situata al margine occidentale del deserto siriano, ai piedi della catena montuosa dell'Antilibano, [...] Elisséeff, 1965, p. 289).Con l'avvento del califfato sciita dei Fatimidi (970-1076), anch'esso con base in 1890, pp. 224-271 (Beirut 19652); R. Hartmann, s.v. Damas, in Enc. Islam, I, 1913, pp. 926-934; K.A.C. Creswell, The Origin of the Cruciform ...
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Vedi Palestina dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Che cosa comprenda esattamente la definizione di ‘Palestina’ o ‘Territori palestinesi’ sarà chiaro soltanto nel momento in cui il processo politico [...] alleanze all’interno del quadro regionale, passando dal campo sciita, composto da Iran, Hezbollah e dal regime siriano campo sociale e religioso, il primo partito palestinese a ispirazione islamica fu Hizb ut-Tahrir, fondato a Gerusalemme nel 1952 da ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] 15° secolo.Una fase di innovazione nella struttura stessa della c. islamica si manifestò con i Fatimidi (909-1171), i quali, per ragioni connesse con l'ideologia sciita e la pretesa discendenza muhammadica della dinastia e pur in aperta opposizione ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...