Giurista, scrittore e uomo politico dell'India, di setta musulmana sciita, nato a Mohan (stato di Oudh) il 6 aprile 1849, morto a Rudgwick (contea di Sussex, Inghilterra) il 3 agosto 1928. Aveva il titolo [...] fondò la sezione londinese, della quale fu costante animatore. Benché sciita, durante la guerra italo-turca per la Libia (1911- teachings of Mahommed or tne spirit of Islam (Londra 1873, più volte ristampato); Ethics of Islam (Londra 1893, 2a ed. 1910 ...
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NĂDIR SHĀH
Francesco Gabrieli
. Sovrano di Persia dal 1147 (1736) al 1160 (1747). Il suo nome originario era Nadhr Qūlī; nato di umile origine nel 1100 (1688), spiegò il suo talento guerresco nella [...] ) e la pretesa di reintrodurre violentemente nella Persia sciita l'ortodossia sunnita, gli alienarono l'animo dei Persia, II, Londra 1915, pp. 339-369; V. Minorsky, in Encycl. de L'Islām, III, pp. 865-870; S. Ikbal Ali Shah, Nadir Shah, Londra 1934. ...
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Città della Siria, ai piedi dell'Antilibano, a 1170 m. sul mare, a 34°10 N. e 36° 10′ È. Ha circa 6000 abitanti, la metà musulmani sciiti, un quarto musulmani sunniti e un quarto cristiani. E capoluogo [...] ) al 1850 fu governata da emiri locali, vassalli della Porta (famiglia sciita degli Harfūsh, ecc.).
Per le antichità, v. eliopoli.
Bibl.: Si veda quella dell'Encyclopédie de l'Islam, e inoltre: Alouf, Histoire de Baalbek, 4ª ed., 1921; La Palestine ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] matrimonî, le successioni e altri titoli il Corano dovesse essere osservato ineccepibilmente. Gli Sciiti, dissidenti dai Sunniti, maggioranza dei credenti nell'Islām e costituenti nell'India uno scarso gruppo, divergono nel divorzio e nel diritto di ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] dalla costituzione non è mai stato convocato. La religione ufficiale è l'Islām secondo la credenza sciita duodecimana; gli altri culti sono tollerati. Un comitato di dotti sciiti ha l'incarico di decidere se le leggi proposte non siano contrarie ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] 47; J. Deny, La réforme actuelle de la langue turque, in En terre d'Islam, agosto 1935, pp. 222-47.
Sulla teoria "Lingua-Sole", v. Or. Mod ai governanti di Persia, verso i quali, come sciita, doveva essere più sinceramente incline. Fuẓūlī è, secondo ...
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ZOROASTRISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro), altrimenti detta mazdeismo dal nome della divinità suprema, Ahura Mazda, o anche parsismo, dal nome dei Parsi, i rappresentanti [...] tramontarono. Fu un tramonto pieno di gloria e di splendore. L'Islām non distrusse lo zoroastrismo, tanto è vero che proprio nei secoli , e che finì con nazionalizzare anche l'Islām nella forma sciita.
Le invasioni mongoliche in Persia segnarono per ...
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‛OMĀN (A. T., 91)
Carlo Alfonso NALLINO
Piero LANDINI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Vasta regione e sultanato dell'Arabia, la cui estensione viene intesa in varî modi. Nel suo senso storico-geografico più [...] verso oriente), è da notarsi che la penetrazione dell'Islām nell'‛Omān fu più tarda e difficile che altrove, venne agli imām (v., cioè sovrani) dell'‛Omān dai Carmati (v.) sciiti, padroni, durante il sec. IX, dell'arcipelago di al-Baḥrein. Assai ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] ) si spinsero in pieno ‛Irāq, saccheggiando la città santa sciita di Kerbelā', trucidandone gran numero d'abitanti e demolendovi la errati); J. H. Mordtmann, Ibn Rashīd e Ibn Sa‛ūd, in Enc. de l'Islām, ed. fr., II (1918), pp. 432-434 e 440-443; R. W. ...
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LIBANO, Grande (ebr. Lĕbānōn; gr. Λίβανος; lat. Libănus. La connessione del nome con le radici l-b-n "essere bianco", un tempo generalmente ammessa, è oggi contestata e si ritiene che esso sia di origine [...] Libano, dalla fine del sec. X, l'eresia ultra-sciita dei drusi, contribuendo ad aumentare il carattere composito e lo stato . Dopo che, durante la guerra mondiale, gli elementi islamico e druso ebbero avuto un effimero sopravvento su quello cristiano ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...