MUKHTĀR
Francesco Gabrieli
. Avventuriero arabo del secolo I dell'ègira (VII d. C.), che nel 66/685, approfittando della guerra civile scoppiata fra i califfi omayyadi di Siria e l'anticaliffo ‛Abd [...] centro di al-Kūfah nel ‛Irāq, stabilendovi una specie di dittatura sciita in nome del figlio di ‛Alī e di una Ḥanafita ( elemento iranico contro gli Arabi conquistatori.
Bibl.: A. Müller, Der Islam in Morgen- und Abendland, I, Berlino 1885, pp. 378- ...
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ZAID IBN ‛ALĪ ZAIN al-‛ĀBIDĪN
Carlo Alfonso Nallino
Famoso agitatore politico-religioso ‛alide, pronipote del quarto califfo ‛Alī (che regnò nel 35-40 eg., 656-661 d. C.), per la linea d'al-Ḥusain, [...] si attribuiscono alcuni scritti fondamentali della setta sciita moderata che da lui viene chiamata zaidita; (1928-1931), voll. 5.
Bibl.: È indicata in R. Strothmann, s. v. Zaid b. ‛Alī, in Encycl. de l'Islām, ed. franc., IV (Leida 1933), pp. 1260-61. ...
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Pakistan
Guido Barbina e Paola Salvatori
(App. II, ii, p. 485; III, ii, p. 343; IV, ii, p. 717; V, iv, p. 14)
Geografia umana ed economica
di Guido Barbina
Popolazione
Secondo alcune stime, nel 1998 [...] ).
Maggiore è la compattezza sotto il profilo religioso: la religione ufficiale dello Stato è l'Islam sunnita (77%), con una forte comunità musulmana sciita (20%); i cristiani sono solamente il 2%, mentre quasi tutti gli induisti sono stati espulsi ...
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'
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato dell'Asia sud-occidentale, interamente compreso nella penisola arabica. Il tasso di natalità si mantiene elevato, anche se in leggera diminuzione (dal [...] . Era ormai scontro aperto tra il terrorismo di matrice islamica e la dinastia saudita, considerata dai terroristi indegna di il dialogo tra il regime, i dissidenti liberali e la minoranza sciita che si era aperto tra il gennaio e il marzo 2003 con ...
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(I, p. 711; App. I, p. 56; II, I, p. 67; III, I, p. 35; IV, I, p. 48)
Secondo il censimento del giugno 1979 la popolazione dell'A. era di 13.051.358 ab., esclusi i nomadi (valutati intorno ai due milioni [...] ), venne a crearsi un'altra alleanza a otto di matrice sciita, con sede a Meshed, in Iran. I leaders principali un governo locale sotto la guida di Shah Masud, affiliato alla Jamiat Islamī. Altrove si distinsero I. Khan (zona di Herāt), A. Haq ...
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OTTOMANO, IMPERO
Ettore Rossi
. Stato turco musulmano durato dal 1300 circa al 1922. Il nome di "Impero Ottomano" è dell'uso europeo; i Turchi chiamavano il loro stato devlet-i ‛aliyyeh-i osmāniyyeh [...] con i Mamelucchi d'Egitto a sud e con i Persiani sciiti ad est. A sud la potenza ottomana finì per prevalere, ottenendo (v. turchia).
L'impero ottomano fu l'ultimo grande impero islamico e rappresentò l'ultima fase di espansione dell'Oriente verso l' ...
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‛IRĀQ (A. T., 91-92)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Mario SALFI
Giuseppe FURLANI
Giuseppe CARACI
Il nome al-‛Irāq (in arabo sempre con l'articolo al-), arabizzamento del medio persiano o pahlavī ērāk "persiano", [...] Turcomanni e Turchi sono anch'essi per la quasi totalità sunniti; sciiti invece i Persiani, numerosi nelle città della Babilonia di N. e religiose che ben presto si manifestarono in seno all'Islām. L'‛Irāq divenne il centro della vita politica ...
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Capitale del regno d'Egitto. Si trova a 30°4′ lat. N. e a 31°17′ long. E. di Greenwich; a 20 km. circa a sud della punta del Delta, nella zona in cui la catena montagnosa del Mokattam (al-Muqattam) s'avvicina [...] prese un nuovo slancio col ritorno dallo scisma sciita all'ortodossia sunnita ed ebbe la sua espressione la guida del Baedeker, C.H. Becker, art. Cairo, in Enciclopédie de l'Islām, I, pp. 835-46; H. Lorin, Bibliographie géographique de l'Egypte, ...
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La dinastia dei califfi, succeduta a quella degli Omayyadi (Ommìadi), che tenne il califfato fino alla caduta definitiva di questo per opera dei Mongoli nel 656 dell'ègira (1258 d. C.). Il suo nome ("i [...] religiosa agli ‛Abbāsidi , aspiravano, almeno teoricamente, al dominio universale di tutto il mondo islamico. Ma di queste dinastie soltanto quella sciita dei Fāṭimidi (v.) poté, per un momento, minacciare la conquista del centro del califfato ...
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di Albertina Migliaccio
Stato dell'Asia sud-occidentale. La situazione politica estremamente incerta in cui versa il Paese, occupato da una forza internazionale sotto il comando degli Stati Uniti, non [...] , quello a Naǧaf (agosto) che causò la morte di M. Baqir al-Hakīm, leader del principale partito sciita - il Consiglio supremo della rivoluzione islamica in ̔Irāq - e di 125 suoi seguaci. Nel corso del 2004 gli atti terroristici si intensificarono ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...