PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
*
F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] dalla costituzione non è mai stato convocato. La religione ufficiale è l'Islām secondo la credenza sciita duodecimana; gli altri culti sono tollerati. Un comitato di dotti sciiti ha l'incarico di decidere se le leggi proposte non siano contrarie ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] 47; J. Deny, La réforme actuelle de la langue turque, in En terre d'Islam, agosto 1935, pp. 222-47.
Sulla teoria "Lingua-Sole", v. Or. Mod ai governanti di Persia, verso i quali, come sciita, doveva essere più sinceramente incline. Fuẓūlī è, secondo ...
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ZOROASTRISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro), altrimenti detta mazdeismo dal nome della divinità suprema, Ahura Mazda, o anche parsismo, dal nome dei Parsi, i rappresentanti [...] tramontarono. Fu un tramonto pieno di gloria e di splendore. L'Islām non distrusse lo zoroastrismo, tanto è vero che proprio nei secoli , e che finì con nazionalizzare anche l'Islām nella forma sciita.
Le invasioni mongoliche in Persia segnarono per ...
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‛OMĀN (A. T., 91)
Carlo Alfonso NALLINO
Piero LANDINI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Vasta regione e sultanato dell'Arabia, la cui estensione viene intesa in varî modi. Nel suo senso storico-geografico più [...] verso oriente), è da notarsi che la penetrazione dell'Islām nell'‛Omān fu più tarda e difficile che altrove, venne agli imām (v., cioè sovrani) dell'‛Omān dai Carmati (v.) sciiti, padroni, durante il sec. IX, dell'arcipelago di al-Baḥrein. Assai ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] ) si spinsero in pieno ‛Irāq, saccheggiando la città santa sciita di Kerbelā', trucidandone gran numero d'abitanti e demolendovi la errati); J. H. Mordtmann, Ibn Rashīd e Ibn Sa‛ūd, in Enc. de l'Islām, ed. fr., II (1918), pp. 432-434 e 440-443; R. W. ...
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LIBANO, Grande (ebr. Lĕbānōn; gr. Λίβανος; lat. Libănus. La connessione del nome con le radici l-b-n "essere bianco", un tempo generalmente ammessa, è oggi contestata e si ritiene che esso sia di origine [...] Libano, dalla fine del sec. X, l'eresia ultra-sciita dei drusi, contribuendo ad aumentare il carattere composito e lo stato . Dopo che, durante la guerra mondiale, gli elementi islamico e druso ebbero avuto un effimero sopravvento su quello cristiano ...
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MAMELUCCHI
Ernst KUHNEL
F. G.
Col vocabolo arabo mamālīk (plurale di mamlūk, letter. "posseduto, schiavo", del resto usato anche in tale accezione comune) si designarono quelle milizie turche e circasse [...] Siria (1260) e salvatore dell'Egitto e di tutto l'Islām occidentale dall'invasione tatara, Baibars, che ritolse ai Cristiani gli ristabilimento dell'ortodossia sunnita dopo il regime sciita dei Fāṭimiti si manifesta anzitutto nella preferenza ...
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NUṢAIRĪ
Giorgio Levi Della Vida
Ī Setta musulmana sciita, che, per la sua teologia estremista e le sue pratiche, imbevute di elementi liturgici estranei alla legge islamica, sta quasi al difuori dell'Islām, [...] sciismo, è molto più complesso, e presenta strette analogie con quanto si verifica presso le altre sette estremiste islamiche (v. anche sciiti; ahl-1-ḥaqq; yezīdi).
Il nome di ‛Alawiti, introdotto dall'amministrazione francese nel 1920, fu dovuto al ...
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ṢAFAWIDI
Francesco GABRIELI
AFAWIDI Dinastia musulmana sciita che regnò sulla Persia nei secoli X-XIII eg. (XVI-XVIII d. C.). Le sue origini, che essa faceva addirittura risalire a un ramo degli arabi [...] /1731-1736.
Bibl.: P. M. Sykes, History of Persia, 2ª ed., Londra 1921, II; S. Lane Poole, The mohammadan Dynasties, Londra 1894, pp. 255-56, 259; E. de Zambaur, Manuel de généalogie et chronologie pour l'histoire de l'Islam, Hannover 1927, p. 261. ...
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QÏZÏLBĀSH (in alfabeto turco-latino Kïzïlbaş)
Ettore Rossi
In turco "testa rossa"; soprannome che dall'inizio del sec. XVI appare applicato ai Turcomanni dell'Anatolia orientale e dell'Āzerbāigiān persiano, [...] i Qïzïlbāsh seguaci degli scià ṣafawidi erano imbevuti di dottrine della setta sciita, estremamente eterodossa, degli Ahl-i Ḥaqq (v. II, p. XX sono riassunte da F. W. Hasluck, (Christianity and Islām under the Sultans, Oxford 1929, I, pp. 139-158). ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...