ISFAHAN
E. Galdieri
Città capoluogo dell'omonima provincia al centro dell'Iran, nell'ampio bacino dello Zayānda Rūd. Di antichissima quanto confusa origine - si identifica forse con la ᾽Ασπάδανα ricordata [...] precisa valutazione della loro reale importanza artistica.Al periodo islamico più antico (seconda metà sec. 8°) appartiene la orientamento della qibla. Al sec. 10°, sotto la dinastia sciita dei Buyidi, provenienti dal Daylām, sono databili la moschea ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’islam è un insieme di credenze e ritualità ma, non secondariamente, anche [...] di assoluta preminenza per gli studiosi religiosi (’ulamà’ o mullah) che di fatto – specie in ambito sciita – surrogano la classe sacerdotale, malgrado nell’islam non sia ammesso altro che il rapporto diretto fra Dio e ogni Sua creatura.
Quanto viene ...
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Renzo Guolo
Le cause delle rivolte arabe
Le rivolte che, in Nord Africa e in Medio Oriente, hanno travolto o fatto traballare i regimi autocratici sono il prodotto di molteplici cause. Innanzitutto la [...] dinastia sunnita a fronte di una popolazione a maggioranza sciita.
Sul piano politico il risultato più eclatante delle rivolte l’unica strada verso l’ascesa sociale. Il radicalismo islamico, abbracciato con esiti tragici da uno dei protagonisti del ...
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Egitto
Jean Richard
La conquista della Siria da parte dei turchi, poi dei crociati, aveva ridotto la dinastia fatimide al possesso del solo Egitto. Fra il 1163 e il 1169 i franchi e gli ayyubidi si [...] di sultano. Eliminò i partigiani dei fatimidi e il partito sciita in nome del califfo abbaside. Le sue conquiste lo resero padrone fra l'Egitto, la Siria e i luoghi santi dell'Islam, in un primo tempo combattendo contro Rinaldo di Châtillon, poi ...
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Antonio Ferrari
Tramonta il sogno turco
La protesta di Gezi Park che si è propagata in tutto il paese è stato un segnale inequivocabile che il premier Erdoğan non può ignorare. Così come la sconfitta [...] come fonte di ispirazione, era cementata da un atteggiamento ‘ecumenico’ verso tutto l’islam: quello sunnita (con l’Arabia Saudita decisamente favorita) e quello sciita (con un buon rapporto con l’Iran). Scelta comprensibile, perché è vero che ...
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Arturo Varvelli
Maledetta primavera
A parte la Tunisia, che sembra proseguire un percorso di rilegittimazione costituzionale, la Siria è in piena guerra civile, la Libia rivela un governo centrale debole [...] ancora dai rapporti di forza tra queste 2 visioni dell’islam nel quadro interno di questi paesi, dove le concezioni ‘ sorta di nuova vitalità dell’identità sunnita in funzione anti-sciita.
Sul piano globale, la ‘primavera araba’ sembra aver ...
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Solimano il Magnifico
Silvia Moretti
Il sultano che portò al culmine la potenza dell’Impero ottomano
Il sultano Solimano I (in turco Sulaiman) fu a capo dell’Impero ottomano per quarantasei anni, dal [...] . Nell’Impero persiano, inoltre, la dinastia safavide dominante era di religione sciita e si contrapponeva alla corrente maggioritaria e ortodossa dei sunniti (Islam), prevalente nell’Impero ottomano. Lo scontro tra le due potenze fu inevitabile ...
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Alessandria d'Egitto
Sergio Parmentola
Un ponte tra l'Oriente e l'Europa
Fondata nel 322 a.C. da Alessandro Magno ‒ che le diede il nome ‒ per dotare la nuova provincia dell'Egitto di un porto che la [...] massacrati 50.000), cristiani e pagani.
Dal Cristianesimo all'Islam
Con la diffusione del cristianesimo, portato, secondo la tradizione Nel 968 l'Egitto fu conquistato dalla dinastia musulmana sciita dei Fatimidi, che costruirono Il Cairo come nuova ...
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sultano
Silvia Moretti
Un sovrano dei paesi musulmani
Sultano è stato in passato il titolo dei sovrani dell’Impero ottomano (fino al 1922), di molti principi arabi e africani e di regnanti musulmani [...] entrò in crisi, minacciata nel suo ruolo di guida dell’Islam dal crescente potere di alcune dinastie musulmane. Per esempio i dinastia sunnita, quella dei sultani ottomani, e una dinastia sciita, quella degli scià di Persia.
Il titolo di sultano ...
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imam
(ar. «duce, guida») Nell’islam classico, il capo spirituale supremo dopo la morte di Maometto. In tal senso, i. (➔ ) in ambito sunnita ha finito per significare soprattutto la suprema autorità politica, [...] progenie, fino a un’epoca storica che differisce per le diverse sette. Nell’uso corrente, per i sunniti, i. è anche il direttore della preghiera e il capo della moschea, mentre gli sciiti riservano tale titolo solo alle più alte autorità religiose. ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...