Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] saldamente integrato nel contesto locale islamico: gli spiriti osservano le festività islamiche e seguono il calendario i Bemba, una società caratterizzata da un'organizzazione politica più centralizzata guidata da un sovrano ritenuto di origine ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Ecumenismo
Giovanni Filoramo
Origine del termine
Il termine 'ecumenismo' proviene dal greco oikoumene, participio passivo del verbo oikein 'abitare'. Normalmente oikoumene sottintende ge 'terra': il [...] si è sempre più aperto a problemi economici, sociali e politici, a cominciare dalla lotta contro l'apartheid e il razzismo. soprattutto dal confronto con la modernità, nel caso dell'islam, invece, prodotto di complesse vicende interne. D'altro canto ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] se non si tiene conto del quadro ideologico e politico del Concilio di Costanza, nonché dell'interesse che i . Questa fu la prima traduzione da una lingua in un'altra nell'Islam". Anche se è poco probabile che il testo di al-Nadīm possa essere ...
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Sacerdoti
Enzo Pace
Definizione
In termini molto generali i sacerdoti costituiscono un gruppo di persone specializzate nel trattare la sfera del sacro. È la destinazione sociale delle cose sacre, infatti, [...] cura degli emarginati o di problemi esistenziali degli individui dei quali nessuna struttura politica è in grado di farsi carico), ma anche nei paesi di tradizione islamica i quali, dopo la fine del dominio coloniale europeo e la nascita degli ...
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LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] del movimento si trovarono dunque a contatto diretto con l’islam e con l’ebraismo in una fase storica in cui di dare ai due movimenti operanti nell’economia e nella politica una solida base culturale, «una scienza vera», coinvolgendo studiosi ...
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PASQUALE I, papa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE I, papa. – Figlio di un certo Bonoso e di Teodora, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, forse a Roma, dove ebbe la sua formazione clericale all’interno [...] pp. 267, 278; P. Cammarosano, Nobili e re. L’Italia politica dell’alto medioevo, Roma-Bari 1998, pp. 143 ss.; A. l’Armeno, in Medioevo Mediterraneo: l’Occidente, Bisanzio e l’Islam dal tardoantico al secolo XII, Atti del VII Convegno... Parma 2004 ...
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VITTORE IV, antipapa
Andrea Piazza
Ottaviano, eletto pontefice in opposizione ad Alessandro III alla morte di Adriano IV, avvenuta il 1° settembre 1159, apparteneva ai signori di Monticelli, che da [...] potenziare il ruolo di una città importante per la politica imperiale nella pianura padana: una città che, , in La religion civique à l'époque médiévale et moderne (Chrétienté et Islam). Actes du colloque [...] Nanterre, 21-23 juin 1993, a cura di ...
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DI LIEGRO, Luigi
Maurilio Guasco
Nacque a Gaeta (Latina) il 16 ottobre 1928, da Cosimo e Anna Catanzano, in una famiglia numerosa e povera; fu battezzato il giorno successivo nella chiesa parrocchiale [...] nel carcere di Rebibbia sia i fuorusciti che avevano cercato asilo politico a Parigi, dove si recò alcune volte per tentare di sui comportamenti dell’uomo d’oggi, Roma 1987; Per conoscere l’Islam. Cristiani e Musulmani nel mondo di oggi, a cura di L ...
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ebrei
Il nome e., di origine incerta ma di probabile derivazione dall’ebraico ivri (da ever, «dall’altra parte») fu usato per la prima volta a definire Abramo, «colui che sta dall’altra parte», ed è [...] nel regno di Giuda si svolse la lotta tra forze politiche e profetismo. La tendenza paganeggiante raggiunse il culmine sotto il , la presenza ebraica più numerosa in Europa. Nei Paesi islamici, la condizione degli e. fu in complesso migliore che ...
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culto
Adriano Favole
Gli atti con cui l'uomo venera divinità e forze sovrannaturali
Preghiere, cerimonie, riti e pellegrinaggi sono presenti in gran parte delle società umane. A partire da credenze [...] , per esempio, è un centro di culto di grande importanza simbolica per l'ebraismo, il cristianesimo e l'Islam: il controllo politico di questa città ricca di simboli religiosi ha prodotto (e produce tuttora) forti conflitti tra le varie comunità ...
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islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...
islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...