Con il termine jihadismo si fa tradizionalmente riferimento al macrofenomeno del fondamentalismo islamico che, attraverso una multiforme costellazione di soggetti e raggruppamenti, promuove il ‘jihad’ [...] e sconfiggendo più volte il debole esercito di un Iraq profondamente diviso dalle politiche settarie del premier sciita Nuri al-Maliki, fino alla proclamazione del califfato islamico a cavallo tra lo Stato iracheno e la Siria. I nuovi scenari mettono ...
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(arabo Makka) Città dell’Arabia Saudita (1.294.168 ab. nel 2004; 1.490.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della provincia omonima. È la città santa dell’islam e luogo [...] della Ka‛ba e la fiera relativa. Il trionfo dell’islamismo nel 7° sec., facendo della M. la città santa mondiale, ne aumentò immensamente il prestigio, ma non le conferì un primato politico, che restò alla città del Profeta, Medina, e passò poi a ...
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Papa della Chiesa ortodossa copta, patriarca di Alessandria di San Marco (Asyūṭ 1923 - Alessandria d’Egitto 2012). Nato N. Jayyid Rūfāʾīl, si è avvicinato alla religione copta sin dall’adolescenza; tuttavia, [...] di Alessandria. Da allora S. è stato anche il rappresentante politico della minoranza copta, tanto che all’inizio degli anni Ottanta non solo in Egitto ma anche nel mondo) e dall’instaurazione del dialogo con le altre Chiese cristiane e con l’Islam. ...
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Teologo, asceta e predicatore arabo musulmano (642-728 d. C.), di origine persiana ma vissuto a Bassora. Dedito alla pietà e all'insegnamento, si acquistò gran prestigio per il suo forte carattere, la [...] profonda pietà religiosa, eloquenza e dottrina. Riuscì a tenersi lontano da ogni posizione estrema nelle controversie politico-religiose del suo tempo, onde fu parimenti venerato da ortodossi ed eterodossi. È una delle più eminenti figure dell'antico ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] appartengono o aderiscono a una delle grandi religioni (l'Islam e il buddhismo in particolare) oppure a uno dei quale "non ci può essere un sistema sacro, ecclesiastico o politico; non ci può essere una gerarchia sacra munita di autorità assoluta ...
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di Giuseppe Alberigo
Il contesto mondiale nel quale operano le C. c. appare all'inizio del nuovo millennio profondamente mutato. La modificazione politico-ideologica più vistosa riguarda la caduta del [...] del martirio volontari, che le culture orientali prima e l'Islam poi hanno introdotto in tutto il globo. Il tramonto delle vistosi, ma non meno in profondità. L'evoluzione politica cinese sembra orientare quel Paese a una graduale normalizzazione dei ...
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Induismo
OOscar Botto
di Oscar Botto
Induismo
sommario: 1. Formazione del concetto di induismo. Caratteri generali. Moderne interpretazioni. 2. Induismo antico e induismo classico. Le costanti di una [...] del Maestro.
Tale è la situazione al momento del collasso politico degli edifici statali indiani e della crisi della società che li Gli invasori si identificavano con una comunità di fede, l'Islām, che forniva un'immagine ben netta di sé ai propri ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] Corea; i) Formosa; l) altre scuole; m) Giappone; n) scuole di ispirazione politica; o) altre scuole moderne; p) lo Zen. 4. Il buddhismo in Occidente. di fronte ad Occidente cristiano o all'Islam, non come opposizione, ma come possibile convivenza ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] in questa regione, che aveva preso le distanze dall'Islam e sondava il terreno sia sul versante bizantino che romano di Vienne), ma il progetto naufragò sia a causa della tensione politica fra Carlo il Calvo, Ludovico il Germanico e Ludovico II, e ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] che prese il nome di Niccolò V. Dando compimento alla politica del suo predecessore, Niccolò V stipulò con Federico III d' interessi dinastici la causa della riscossa cristiana contro l'Islam, che egli avrebbe anzi dovuto personalmente promuovere e ...
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islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...
islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...