Ifriqiyya
DDavid Abulafia
Il termine 'Ifriqiyya', derivato dalla denominazione di due province romane dell'odierna Tunisia e Algeria orientale, fu utilizzato all'epoca di Federico II dagli arabi per [...] periodi sotto l'autorità dei signori dell'Ifriqiyya. Il centro politico dell'Ifriqiyya nel XII sec., al-Maḥdiyya o Mahdia, e Ifriqiyya ha una lunghissima storia che risale alla conquista islamica della Sicilia nel IX sec. e al dominio aglabide in ...
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MERCATELLI, Luigi
Lucia Ceci
– Nacque il 21 ott. 1853 ad Alfonsine (presso Ravenna), da Lorenzo, notaio, e da Augusta Osti.
Negli anni giovanili si avvicinò al movimento anarchico, prendendo parte, [...] 1906), Bologna 1935, pp. 239-245; M.L. La Malfa, Orientamenti politici della «Tribuna», I, in Nord e Sud, 1962, n. 9, ; L. Ceci, Il vessillo e la croce. Colonialismo, missioni cattoliche e islam in Somalia (1903-1924), Roma 2006, ad indicem.
L. Ceci ...
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INGOLI, Francesco
Giovanni Pizzorusso
Nacque a Ravenna il 21 nov. 1578 nella parrocchia di S. Agnese da una famiglia benestante. Pratico fin da adolescente di varie lingue, tra le quali l'arabo, ottenne [...] I., auspicando una maggiore indipendenza delle missioni dalla politica delle potenze coloniali, si adoperò per imporre Chiesa ortodossa e alle comunità cristiane nei territori dell'Islam. Pur restando un sostenitore di una evangelizzazione basata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Astronomia e religione: sul controllo del tempo
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Occidente latino il dibattito tra [...] quale si ritiene che gli astri influiscano sul decorso delle malattie. La differente organizzazione sociale dell’islam, che vedeva ai propri vertici singoli capi politici e militari con un forte prestigio personale e un potere di vita o di morte sui ...
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DA LEZZE, Donato
Giuseppe Gullino
Patrizio veneziano di agiata condizione, nacque con ogni probabilità nel 1459, primogenito di Priamo di Benedetto e di Onesta Priuli di Marino. Da Mirabella Foscolo, [...] cercare in lui una qualche disponibilità, un'apertura mentale verso l'Islam, per il D. i Turchi rimasero sempre, tutt'al più Davide, che da Cipro gli inviava notizie e giudizi sulla politica persiana di Selim e sulle mosse del Sofì, veniva ...
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ROTTA, Angelo
Daiana Menti
– Nacque a Milano il 9 agosto 1872 da famiglia benestante, figlio di Giovanni e di Luigia Ferrario.
Il fratello Paolo, noto grecista, fu tra i primi docenti di lettere all’Università [...] minoranza religiosa fra le numerose presenti sul territorio nazionale, minacciate da una forzata politica di laicizzazione del governo, che continuò però a riconoscere nell’islam la vera anima del popolo turco.
Un misto di ambiguità e disponibilità ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: al-Andalus
Francesco Noci
Al-andalus
Denominazione geografica impiegata dagli autori arabi fino alla fine del Medioevo [...] secoli e mezzo e, nonostante il precario equilibrio politico mantenuto stipulando accordi con i Merinidi del Marocco e y decoración, Granada 1985.
P. Cuneo, Storia dell’urbanistica. Il mondo islamico, Roma - Bari 1986, pp. 144-53, 210-13, 216-20. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pacifismo, come idea e atteggiamenti, e come movimento, è essenzialmente connotato [...] conquista degli Stati più deboli da parte di quelli più forti sul piano politico ed economico.
Alle radici del pacifismo moderno
Immanuel Kant
Per la pace invocati da religioni antiche come l’islam si compenetrano con valori tipici del socialismo ...
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GATTILUSIO, Niccolò
Enrico Basso
Secondo di questo nome, figlio terzogenito di Dorino (I) signore di Focea Vecchia e di Lesbo (che i genovesi Gattilusio avevano ricevuto in feudo nel 1355), e di Orietta [...] , aveva messo in campo tutto il proprio peso politico per ottenere il rispetto dei diritti della figlia, 'ira di Maometto, il G. e Luchino accettarono di convertirsi all'Islam e vennero per questo rimessi in libertà, ma la sua precedente condotta ...
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(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] del sovrano supremo dopo quello del califfo abbaside di Baghdad, fonte teorica dell'autorità. Il riferimento politico e religioso della dinastia era l'Islam sunnita, di cui gli Ayyubidi assicurarono il trionfo in Egitto e in Siria, senza tuttavia ...
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islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...
islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...