I Chazari nella storia del giudaismo. - Il popolo dei Chazari (ebraico kazārīm, kūzārīm, e anche qāzār; arabo khazar) ha una notevole importanza storico-religiosa per l'adesione delle cerchie dirigenti [...] , invaso il paese dei Chazari dalle milizie di Marwān b. Muhammad, il re chazaro spaventato avrebbe per salvarsi aderito all'Islām. Nel 965, quando il principe russo Sviatoslaw invase il territorio chazaro, i capi chazari, secondo una notizia di Ibn ...
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Iraq
"La prima vittima della
guerra è la verità"
(Erodoto)
Guerra a Saddam Hussein
di Igor Man e Monica Maggioni
20 marzo
Il presidente degli Stati Uniti George Bush, immediatamente dopo la scadenza dell'ultimatum [...] la breve parentesi (114-117 d.C.) in cui fu provincia romana, al tempo della campagna di Traiano. Da allora fino all'avvento dell'islam (7° secolo) la regione fu terreno di scontro tra i romani prima e i bizantini poi, da una parte, e i parti e i ...
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Buganda
Regno sulla riva N del Lago Vittoria (nell’od. Uganda). Secondo tradizioni del popolo ganda, il primo kabaka («re») che unì i clan dell’area fu Kintu Kato (ca. 13°-14° sec.), ma la nascita del [...] entrò in contatto con mercanti arabi e missionari europei e si avvicinò, senza convertirsi, a cristianesimo e islam. Le rivalità fra cattolici, anglicani, musulmani e tradizionalisti scatenarono la persecuzione anticristiana di Mwanga (regno 1884-97 ...
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gujjar
(o gurjara) Popolazione di incerte origini giunta in India, secondo alcuni studiosi, al tempo delle invasioni degli unni (5°-6° sec.) e variamente accostata agli e agli yuezhi. I g. si stabilirono [...] e centrosettentrionale, alcune delle quali sopravvissute fino al periodo coloniale. Molti signori g. si convertirono poi all’islam in seguito a sconfitte subite da eserciti afghani o mughal, mentre altri aderirono al sikhismo. Molti g. parteciparono ...
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Popolazione di lingua turca dell’Asia centrale, stanziata principalmente nella Repubblica del Kazakistan e nelle regioni occidentali del Xinjiang. Verso la seconda metà del 15° sec. alcune tribù e famiglie [...] le vicende successive ➔ Kazakistan).
I K. sono per tradizione allevatori nomadi e celebri cavalieri, tardivamente convertiti all’Islam, pur conservando pratiche sciamaniche, culto degli antenati ecc. Abitazione tipica è la iurta a cupola. Alla base ...
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Nigeria
Paolo Migliorini
Emma Ansovini
(XXIV, p. 814; App. I, p. 898; II, ii, p. 407; III, ii, p. 267; IV, ii, p. 596; V, iii, p. 672.)
geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Popolazione
I [...] -O, gli Ibo a E e gli Ogoni a S-E, gli Ijawa a S) e appartenenti a religioni diverse (cristianesimo, Islam e animismo). La convivenza da sempre difficile tra le diverse etnie non trovava una convincente soluzione nella scelta federalista, adottata al ...
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Iltutmish, Shams al-din
Sovrano (m. 1236) della dinastia degli Schiavi, che governarono il sultanato di Delhi. Ex schiavo turco a servizio di Qutb al-din Aibak (1206-11), si impadronì del trono dopo [...] il tempio sacro di Mahakali sia la statua di Raja Vikramaditya. Come il suo predecessore, nonostante la fervida adesione all’islam patrocinò una cultura sincretica in cui erano accolti elementi dell’induismo. Gli successe la figlia Raziyya (1236-40). ...
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Orientalista britannico di origine libanese (Manchester 1915 - Oxford 1993). Trasferitosi a Beirut (1936), insegnò per due anni presso l'Amer ican University; tornato in Gran Bretagna (1948), fu professore [...] s College (1959-79) e direttore al Mid dle East centre (1959-71). La padronanza dell'arabo e del pensiero islamico, un'approfondita conoscenza della storia e della cultura europea, insieme a una particolare attitudine a cogliere le intime connessioni ...
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Dinastia turca musulmana, che nel sec. 11° riunì sotto il suo dominio la Persia, la Mesopotamia, parte dell’Asia Minore e la Siria, e sulla fine di quel secolo si spezzò in vari rami tra loro indipendenti. [...] esso consacrò lo stabilirsi dell'egemonia etnica turca sull'elemento arabo nelle regioni orientali del mondo musulmano, fornendo all'Islam quelle energie fresche che gli permisero di resistere all'urto delle Crociate. Ma i S. seppero anche assimilare ...
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Orientalista italiano (Napoli 1898 - Roma 1988); direttore gen. al ministero dell'Africa Italiana (1936), vicegovernatore gen. dell'AOI (1937); dal 1950 al 1954 ambasciatore a Teheran. Sia in Iran sia [...] questione delle fonti arabo-spagnole della Divina Commedia, 1949; Nuove ricerche sul "Libro della Scala" e la conoscenza dell'Islam in Occidente, 1972). Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1951), della quale è stato anche presidente (1973-76 ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...