Storico arabo musulmano (m. 774 d. C. circa). Trattò la storia dei primordî dell'Islam in numerose brevi monografie, giunteci in parte attraverso la compilazione posteriore di aṭ-Ṭabarī. ...
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Scrittore e filologo arabo (m. dopo il 932), in origine cristiano, poi convertitosi all'Islam. Frutto della sua esperienza come funzionario dell'amministrazione di Baghdād, è il Kitāb al-kharaǵ ("Libro [...] dell'imposta"), sull'organizzazione amministrativa e fondiaria del califfato abbaside. Di Q. resta anche il Kitāb naqd ash-shi῾r ("Libro di critica poetica"), preziosa e originale guida alla critica poetica ...
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Generale arabo (m. 642), principale autore della conquista della Siria nei primi anni dell'Islam. Dapprima ostile a Maometto, aderì poi all'islamismo, e dopo la morte del Profeta ebbe parte principale [...] nel domare la ribellione scoppiata fra le tribù beduine contro l'egemonia islamica. Nel 633 aprì la via all'occupazione della Persia espugnando la città di al-Ḥīra, poi con una celebre marcia nel deserto comparve improvvisamente in Siria, e il suo ...
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Tradizionalista arabo musulmano (sec. 8º). Le sue opere storiche sulle prime guerre e conquiste dell'Islam sono andate perdute, ma sono state largamente utilizzate da aṭ-Ṭabarī. La sua attendibilità è [...] stata messa fortemente in dubbio dalla critica moderna ...
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Muhammad Jalaluddin Shah
Sultano del Bengala (n. 1415-m. 1432). Nato indù, si convertì all’islam quando il padre Raja Ganesh fu costretto ad abdicare in suo favore; in tale occasione cambiò in M.J.S. [...] il proprio nome di Jadu. Trasferì la capitale da Pandua a Gaur, patrocinò la cultura e la letteratura islamica accanto a quelle locali e adottò la bengali come lingua di corte accanto al persiano. ...
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Storico arabo (m. 728 d. C.); fu tra i primi a raccogliere tradizioni sulle origini dell'Islam, e soprattutto sulle credenze cristiane ed ebraiche. Le sue opere ci sono giunte in frammenti presso autori [...] più tardi ...
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Abu Bakr
Primo dei «califfi ben guidati» (m. Medina 634). Meccano, fra i primi convertiti all’islam, accompagnò Maometto nell’egira e ne divenne poi suocero, come padre di ‛A’isha. Eletto califfo («successore») [...] di Maometto (632), domò la rivolta dei beduini d’Arabia (ridda) e dette inizio alle grandi conquiste in Siria e Mesopotamia ...
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Tradizionalista arabo musulmano (sec. 7º-8º d. C.). Le tradizioni storiche da lui raccolte sulle origini dell'Islam ci sono giunte in opere di storici posteriori, come Ibn Sa'd, aṭ-Ṭabari, Ibn Isḥāq. ...
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Giocatore di pallacanestro statunitense (n. New York 1947). Nato Ferdinand Lewis Alcindor jr., si è convertito all’Islam nel 1964 per poi assumere il nome A. nel 1971. Nella NBA sin dal 1969, ha giocato [...] nei Los Angeles Lakers dal 1975 sino al suo ritiro nel 1989 vincendo sei campionati (1972, 1980, 1982, 1985, 1987 e 1988). È stato eletto sei volte come miglior giocatore del campionato (1971, 1972, 1974, ...
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Secondo califfo (m. 644), tra i compagni e consiglieri del Profeta: è una delle maggiori figure dell'Islam. Eletto califfo per designazione di Abū Bakr (634), diresse da Medina le grandi spedizioni arabe [...] di conquista (Siria, Persia ed Egitto); iniziò l'organizzazione dell'impero arabo, stabilendone le fondamentali norme legislative, ebbe parte notevole nell'elaborazione della legge religiosa e introdusse ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...