imam
(ar. «duce, guida») Nell’islam classico, il capo spirituale supremo dopo la morte di Maometto. In tal senso, i. (➔ ) in ambito sunnita ha finito per significare soprattutto la suprema autorità politica, [...] mentre in ambito sciita il titolo di i. è conferito ai discendenti diretti di Maometto (➔ Ahl al-bayt) e alla loro progenie, fino a un’epoca storica che differisce per le diverse sette. Nell’uso corrente, ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] un solenne pellegrinaggio d'addio alla città natale, il cui culto della Ka῾ba era stato da M. inserito e armonizzato nell'Islam, il profeta morì a Medina in seguito a breve malattia, lasciando la sua comunità senza capo designato, ma con una cerchia ...
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shahada
La professione di fede nell’islam, il primo e principale dei cd. pilastri dell’islam, il cui testo recita: «non c’è altro dio all’infuori di Dio e Maometto è il suo profeta». L’islam sciita vi [...] aggiunge «e ‛Ali (ibn Abi Talib) è il suo amico». La s. trova uso, oltre che nella conversione, negli atti pubblici sottoposti alla , per es. nel matrimonio e nei contratti ...
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intraislamico
(intra-islamico), agg. Interno all’Islam.
• la linea è stata espressa nell’editoriale appena uscito della «Civiltà Cattolica», la rivista dei gesuiti confratelli di [Jorge Mario] Bergoglio: [...] novembre 2015, p. 35, Commenti e inchieste) • Finora si guardava a queste crisi come alla manifestazione di una guerra intra-islamica tra sciiti e sunniti, di cui noi eravamo semmai vittime collaterali. Ma i fatti di Colonia sembrano dirci che non è ...
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Murshid Quli Khan
Brahmano convertito all’islam (n. 1665 ca.-m. 1727). Dal 1701 fu al servizio dell’imperatore Aurangzeb in Bengala dove acquisì gradualmente un’indipendenza di fatto, pur rimanendo formalmente [...] legato ai Mughal, prima come diwan e poi come governatore. Nel 1717 trasferì la capitale da Dhaka a Murshidabad e licenziò i vecchi jagirdar dell’impero, appoggiandosi invece agli zamindar. Alla morte ...
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Malik Kafur
Schiavo indù convertitosi all’islam (n. 1296-m. 1316). Abile guerriero, fu uno dei personaggi più influenti alla corte sultanale di Jalal-al-din Khalji. Nel 1308 sconfisse i Kakatiya di Warangal, [...] obbligandoli al pagamento di un’ingente indennità di guerra (tra cui il diamante Koh-i nur). Nel 1310 sconfisse gli Hoysala, quindi avanzò attraverso il territorio Pandya; nel 1312 distrusse il regno Yadava ...
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Insieme di tendenze e di movimenti dell’islam moderno miranti a un rinnovamento dei legami spirituali e politici fra tutti i popoli musulmani e all’emancipazione dal dominio europeo. Tendenze panislamiche [...] ° sec., sotto forma di moti insurrezionali, anticolonialisti o di movimenti politico-religiosi tendenti alla purificazione dell’islam. Ulteriori apporti vennero dagli scritti del riformatore Giamāl ad-Dīn al-Afghānī, dal suo discepolo Muḥammad ‛Abduh ...
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L'Africa islamica: introduzione
Vincenzo Strika
L'Islam è penetrato in Africa attraverso due vie principali: l'Africa settentrionale e il Corno d'Africa. Mentre la prima diede vita a un'arte che [...] ; R. Bourouiba, Apports de l'Algérie à l'architecture religieuse arabo-islamique, Alger 1986; P. Cuneo, Storia dell'urbanistica. Il mondo islamico, Roma 1986; J.M. Abun-Nasr, A History of the Maghrib in the Islamic Period, Cambridge 1987; G.R.D. King ...
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shura
(ar. «consiglio») Istituzione tribale che, nell’islam delle origini, eleggeva i capi e prendeva le decisioni. Menzionata anche nel Corano, la s. ha finito per designare, negli Stati islamici moderni, [...] l’equivalente del senato. Il pensiero islamista contemporaneo ha individuato nel principio della s. il fondamento della costruzione di una democrazia parlamentare islamica. ...
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Nel corso dell’ultimo secolo, in Africa, islam e cristianesimo hanno conosciuto una fortissima espansione a spese delle religioni tradizionali. Gli appartenenti a queste ultime sono diminuiti dal 76% al [...] 13% del totale della popolazione credente.
In Africa, Medio Oriente e Asia meridionale
si concentrano i paesi nei quali è massima la percentuale di popolazione che dichiara che la religione è molto importante ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...