Vicino Oriente antico. Architettura
Stefania Mazzoni
Architettura
La presenza di habitat diversi, contigui e facilmente accessibili ha messo a disposizione dei gruppi umani nel Vicino Oriente antico [...] templari.
Anche l'opera di ricostruzione è motivo di vanto per i sovrani. Shamshi-Adad I fa ricostruire l'Emashmash di Ishtar a Ninive, andato in rovina, dando così inizio a un'attività di pia salvaguardia e di restauro dei templi antichi. Salmanasar ...
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TELL MARDĪKH
Paolo Matthiae
(App. IV, III, p. 607)
Nel 1978-79 sono stati individuati e scavati il grande Palazzo Occidentale paleosiriano, distrutto verso il 1600 a.C., e la necropoli reale, di cui [...] dei testi di Ebla, ivi 1993; F. Pinnock, Le perle del palazzo Reale G, ivi 1993; P. Matthiae, L'aire sacrée d'Ishtar à Ebla: Résultats des fouilles de 1990-1992, in Comptes Rendus de l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, 1993, pp. 613-62 ...
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DEA SYRIA
B. M. Felletti Maj
La Dea S., divenuta popolare in Italia attraverso i suoi erranti sacerdoti, che ne recavano l'immagine fra gli strati più umili della popolazione, là dove si trovavano mercanti [...] viii, 24 ss.), è la grande divinità femminile della Siria, Atargatis, la dea sposa di Hadad. Essa differisce dall'Ishtar babilonese, sebbene talora si confonda con la fenicia Astarte (v.). È forse di origine anatolica, quindi affine alla Magna Mater ...
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Vedi BABILONIA dell'anno: 1958 - 1994
BABILONIA (babilonese Bābih)
G. Furlani*
È la città capitale della Babilonia. È stata una delle città più rinomate del mondo antico, non soltanto per il prestigio [...] strade si trovavano numerosi piedistalli e pedane per le statue o i simboli degli dèi: a B. si contavano 18o altari per la dea Ishtar, 18o per gli dèi Nergal e Adad, oltre ai 53 templi degli dèi maggiori e alle 900 cappelle per gli dèi minori (Igigi ...
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AKKAD (sumerico Agade, bab. Akkadū, gr. ῎Αρκαδ e ῎Ακκαδ)
G. Castellino*
Città mesopotamica, capitale della dinastia di A. (circa 2350-2150 a. C.) sotto Sargon e Narām-Sin, specialmente, e per qualche [...] di A. e di Narām-Sin. Kurigalzu ci dice in un iscrizione (Cuneif. Texts, ix, tav. 3) di aver costruito alla dea manna (Ishtar) di A. il tempio per la festa dell'akītu (v. bīt akītu). Asarhaddon nel 673 a. C. ne riporta la statua dall'Elam, dove ...
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ISHCHALI
G. Garbini
ISHCHĀLĪ. − Località nell'Iraq, posta sul fiume Diyala nei pressi del Tigri.
Scavata clandestinamente nel 1929, I. fu esplorata nel 1934-35 dalla missione dell'Oriental Institute [...] cortile lungo e stretto il quale dà accesso alla cella, poco profonda ma larga; quello maggiore, dedicato alla dea Ishtar di Kiti (Ishtar Kititum), ripete lo stesso schema degli altri, presentando in più un'antecella. Nella cella era una nicchia in ...
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BARSIPPA (o Borsippa)
G. Furlani
Città sumerica e poi babilonese, sulle sponde di un canale che si staccava, a S della città di Babilonia, dall'Eufrate e ad O di un grande lago. Le sue rovine portano [...] e protetta da mattoni. Le porte erano per lo meno otto, e fra esse vanno ricordate quelle di Anu, Adad, Ea ed Ishtar. I quartieri della città erano otto, e numerosi erano i sobborghi. Il tempio principale della città era dedicato al dio Nabū ed era ...
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CIBELE (Κυβέλη, Κυβήβη; Cybele; in hittito Kubaba)
B. M. Felletti Maj
Divinità le cui origini si identificano probabilmente nella grande divinità femminile, venerata dall'epoca micenea, sia in Asia che [...] natura di divinità della riproduzione, essa venne identificata con l'Astarte dei Fenici, con l'Atargatis dei Siriaci, con la Mylitta (Ishtar) dei Babilonesi, con l'Urania (Ilat) degli Arabi. Per i Greci essa era la Μήτηρ Μεγάλη o la Μήτηρ ϑεῶν, che ...
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SIN (sumerico Suen, scritto ideogrammaticamente en.zu "signore della saggezza"; accadico Sīn)
A. Bisi
Divinità lunare venerata in Mesopotamia particolarmente dai Semiti; la sua figura si confonde con [...] signore del mese", fissa i destini degli uomini ed amministra la giustizia unitamente a suo figlio Shamash (v.); l'altra sua figlia è Ishtar (v.), sua moglie è Ningal, la "grande signora". Il culto del dio lunare da Ur, la sede più antica, dov'era il ...
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Antica popolazione semitica della Mesopotamia, che prende nome dalla città di Akkad (sumerico Agade), fondata da Sargon I nel 2300 a.C. circa e divenuta, dopo la vittoria sul re sumero Lugalzaggesi, capitale [...] che risentono dell’influenza dell’aramaico. Non si conoscono opere letterarie degli A., eccetto un poema in onore di Ishtar composto da Enheduanna.
Arte
L’arte degli A., a differenza dello stile geometrizzante sumero, sviluppa una spiccata tendenza ...
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