Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] Pirwa (il cui animale sacro era il cavallo) e Ashkashepa (il genio tutelare della porta); la hurrita Shaushka (equiparata a Ishtar) con le due paredre Ninatta e Kulitta; Arma (il dio Luna) e la dea Ishkhara (di origine siriana), ambedue protettori ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Vicino Oriente
Francesca Baffi Guardata
Stefania Mazzoni
Paolo Matthiae
Rita Dolce
Lorenzo Nigro
Caratteri generali
di Francesca Baffi Guardata
L'attività archeologica [...] gli intarsi con scena di trionfo militare del Palazzo A di Kish, quelli più recenti del Palazzo Presargonico e dei templi di Ishtar e Ninni-zaza di Mari, il celebre stendardo di Ur e quello ora di Ebla. La tradizione del mosaico a coni sopravvive ...
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Vicino Oriente antico. Architettura
Stefania Mazzoni
Architettura
La presenza di habitat diversi, contigui e facilmente accessibili ha messo a disposizione dei gruppi umani nel Vicino Oriente antico [...] templari.
Anche l'opera di ricostruzione è motivo di vanto per i sovrani. Shamshi-Adad I fa ricostruire l'Emashmash di Ishtar a Ninive, andato in rovina, dando così inizio a un'attività di pia salvaguardia e di restauro dei templi antichi. Salmanasar ...
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(accadico Tamūz) Dio mesopotamico della vegetazione. Sebbene il nome sumerico Dumu-zi-Abzu «vero figlio dell’Apsu» lo indichi come figlio di Enki (o Ea), i teologi babilonesi ne fecero il figlio di Shamash, [...] regno dell’oltretomba e la successiva resurrezione simboleggiavano la morte annuale della vegetazione, era connesso con quello di Ishtar, dea dell’amore, della quale T. era considerato amante. Figure affini a T. sono Adonio fenicio, Telipinu ittita ...
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Antico centro urbano dell’età del Bronzo, situato nella Siria del Nord, sul luogo oggi denominato Tell Mardīkh.
Nel 24° sec. a.C. E. fu la maggiore città della Siria interna. Al periodo tra il 2350 e [...] , il Palazzo arcaico, del 2200/2000-1800 a.C.). Negli stessi anni vennero costruiti il Tempio D dell’acropoli dedicato alla dea Ishtar, il Tempio B1 del dio dell’oltretomba Rashaf, il Tempio N forse del dio solare Shamash, e il grande Tempio P2 della ...
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DEA SYRIA
B. M. Felletti Maj
La Dea S., divenuta popolare in Italia attraverso i suoi erranti sacerdoti, che ne recavano l'immagine fra gli strati più umili della popolazione, là dove si trovavano mercanti [...] viii, 24 ss.), è la grande divinità femminile della Siria, Atargatis, la dea sposa di Hadad. Essa differisce dall'Ishtar babilonese, sebbene talora si confonda con la fenicia Astarte (v.). È forse di origine anatolica, quindi affine alla Magna Mater ...
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Isin
Antica città della Bassa Mesopotamia (od. Ishan Bahriyat). Sede della dea guaritrice Gula; già capoluogo di provincia sotto la III dinastia di Ur (21° sec. a.C.), alla crisi di Ur si rese indipendente [...] , si propose come erede del regno di Ur, e i suoi re (specie Ishme-Dagan) imitarono gli inni del grande Shulgi. Lipit-Ishtar emise un codice di leggi. A partire dal 18° sec. il potere declinò a vantaggio della rivale dinastia di Larsa, che infine ...
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(o Ìnnin) Divinità sumerica femminile; rappresenta il carattere fecondo della terra. La vicenda mitica principale che la riguarda costituisce una delle concretizzazioni letterarie del ciclo stagionale: [...] fine e della ripresa annua della vegetazione. In età storica il culto di I. ebbe larghissima diffusione. I Babilonesi e gli Assiri la identificarono con la loro dea Ishtar, mentre nel culto sincretistico d’età imperiale fu identificata con Venere. ...
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Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] "male di un arcobaleno" (ḪUL GIŠ.PAN) (Reiner 1995, p. 88), che richiede offerte agli altari degli dèi Ea e Ishtar. Quest'ultima, infatti, figlia di Anu, era identificata con l'arcobaleno celeste, poiché nella VI tavoletta del poema Enūma eliš ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il palazzo di Mari
Luigi Turri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dalla fine del III millennio a.C., i palazzi reali diventano il fulcro [...] tiara a luna crescente. Il re indossa un classico copricapo a calotta e una veste a balze, uguale a quella della dea Ishtar, e offre una libagione al dio, vestito invece di un abito regale. La divinità è seduta su un trono a scaglie, rappresentazione ...
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