ISHTAR
Giuseppe Furlani
. Fu la divinità femminile più importante del pantheon babilonese (sumero e accado), di origine veramente semitica e perciò fu una figura divina comune a tutti i popoli semitici [...] più cospicua del pantheon, assorbì nel suo carattere parecchie altre dee, segnatamente della fecondità e dee-madri.
Il culto di Ishtar era diffuso in tutta la Mesopotamia e la dea possedeva perciò templi in quasi tutte le città. La sua città santa ...
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ISHTAR
G. Garbini
− Nome semitico della sumerica Innin, Inanna (da Ninanna(k) "signora del cielo"). I. era la più importante divinità femminile mesopotamica, la cui natura e i cui attributi variarono [...] , un grappolo di datteri (cfr. A. Parrot, Le temple d'Ishtar, Parigi 1956, pp. 84-102, tavv. 36-37).
Intorno alla 'Assyrie, Parigi 1945, pp. 67-78; S. Langdon, Tammuz and Ishtar, Oxford 1914; J. Plessis, Étude sur les textes concernant Istar-Astarté, ...
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Quinto re della dinastia d'Ìsin, figlio di Ishmē-Dagan, vissuto nella Babilonia meridionale verso il 1900 a. C. A lui risale una raccolta di leggi, con introduzione ed epilogo. Gli articoli ancora decifrabili (una quarantina, pari a un terzo del testo originario) trattano della locazione delle navi, dell'enfiteusi e dei delitti concernenti gli orti, dell'occultamento degli schiavi, delle accuse false, ...
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Divinità maschile mesopotamica, di origine sumerica, che si trova associata con la dea Ishtar (v.). Dal mondo orientale è passata a quello classico con il nome di Adone (v.). Il suo nome appare originariamente [...] Ningishzida come guardiano della porta di Anu; un passo del poema di Gilgamesh dove T. viene menzionato come l'amante di Ishtar per il quale la dea avrebbe istituito lamentazioni annuali; un insieme di inni e lamentazioni) e su analogie con le figure ...
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Nelle religioni sumerica, babilonese e assira, la regina dell’oltretomba; aveva per marito Nergal. Il suo scontro con Ishtar (dea babilonese e assira, assimilata alla sumerica Inanna ➔) è descritto nel [...] Mito della discesa d’Ishtar agli inferi. ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. La Mesopotamia
Francesca Baffi
Frances Pinnock
Rita Dolce
Antonio Invernizzi
Roberta Venco Ricciardi
Carlo Lippolis
Hartmut Kühne
Gian Maria Di Nocera
Roger [...] 'età neoassira, Sin-shar-ishkun (627-612 a.C.) lo trasformò in un tempio complesso, dove si praticavano da un lato il culto di Ishtar e dall'altro quello di Nabu e della sua consorte Tashmetu. Mentre a quest'ultimo è stata data la tipica forma di un ...
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Divinità femminile fenicia e comune a tutte le nazioni semitiche. Chiamata in lingua fenicia ’Ashtart, in Siria ‛Atar‛ata, in Babilonia Ishtar, in Arabia Athtar, era la dea madre, progenitrice di tutti [...] i viventi, signora di varie città (Tiro, Sidone, Biblo, Cartagine); il suo culto comprendeva talora la prostituzione sacra. A. era anche una divinità astrale. Con A. sono state identificate l’Afrodite ...
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ADONE (῎Αδων e ῎Αδωνις; Adon e Adonis, lat. arcaico Adoneus)
B. M. Felletti Maj
Il mito di Tammuz, il dio amante della babilonese Ishtar, chiamato in Fenicia col nome generico di A., il Signore, è giunto [...] fino a noi, non solo attraverso la letteratura orientale, ma anche attraverso quella ellenica, che ne ha fissato diverse versioni e molti particolari. La penetrazione in Grecia avvenne in epoca antica, ...
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Dio babilonese e assiro del Sole. Subentra nel pantheon mesopotamico al sumerico Utu e costituisce, insieme al dio lunare Sin e alla dea del pianeta Venere Ishtar, la suprema triade astrale delle genti [...] semitiche. Era anche considerato dio della giustizia. Le sedi principali del culto erano Sippar e Larsa ...
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