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M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] p. del santuario dell'Imām Riżā a Mashhad; di cinque anni posteriore è la p. dell'Imāmzāda di Bābā Qāsim a Isfahan (1340; Curatola, Scarcia, 1990, p. 271).P. di formato monumentale caratterizzarono l'arte timuride. Quella del mausoleo di Aḥmad Yasavī ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Il primo periodo dell'astronomia islamica
Régis Morelon
Il primo periodo dell'astronomia islamica
Le fonti dell'astronomia araba
La [...] ragioni di tipo cosmologico.
῾Abd al-Raḥmān al-Ṣūfī (291-376/903-986) nacque a Rayy e lavorò a Shiraz e Isfahan, nell'attuale Iran. Autori successivi ci hanno trasmesso molte sue osservazioni, per esempio sull'obliquità dell'eclittica e sul moto del ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. L'algebra e il suo ruolo unificante
Roshdi Rashed
L'algebra e il suo ruolo unificante
La seconda metà del VII sec. vede il costituirsi [...] x3=10,1, e così di seguito. I primi termini di questa successione sono
[65] x1=11>x2=10,3>x3=10,1>…
Al-Iṣfahānī sceglie il valore 11 in un modo un po' diverso. Invece della funzione f ne considera una che la maggiora, cioè g(x)=(121x)1/3, e ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] ), una delle opere più celebrate e importanti della letteratura araba, composta dallo storico e letterato Abū 'l-Faraǧ ῾Alī al-Iṣfahānī (284-356/897-967), che afferma di aver impiegato cinquant'anni a scrivere i numerosi volumi che compongono l'opera ...
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ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] del libero cittadino alle sottigliezze della poesia) di Muḥammad b. Badr al-Jājarmī, un manoscritto autografo redatto a Isfahan nel 1341 (Swietochowski, Carboni, 1994).
Bibl.:
Fonti. - al-Khwārazmī, Mafātiḥ al-'ulūm [Le chiavi delle scienze], a cura ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] forse costruito a cavallo tra il periodo sasanide e i primi secoli dell'Islam è il Pul-i Shahristān sullo Zayānda Rūd a Isfahan (Pope, 19773, pp. 1226-1235).In Armenia, all'epoca dei Shaddadidi (1064-fine sec. 12°), venne costruito ad Ani un p. a una ...
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isfahan
〈-hàan〉 (o ispahan) s. m. – Nome di alcuni preziosi tappeti antichi (sec. 16°-17°) prodotti, di solito in seta, nel territorio e nella città di Isfahān (già Ispahān), capitale del regno persiano sotto Abbas I il Grande (1587-1629)....
nain
naìn s. m. – Tappeto persiano prodotto nella cittadina di Nain, posta a un centinaio di chilometri a est di Isfahan, in Iran. Il campo, che raramente ha il medaglione centrale, presenta una fitta decorazione di tipo naturalistico (alberi,...